CONSUMATORI: UNA PROPOSTA GIUSTA

Giovanni D’AGATA, del Dipartimento “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, propone la modifica dell’art. 136 del Codice del Consumo, al fine di garantire la massima autonomia ed indipendenza al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti

Il componente nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, propone la modifica dell'art. 136 del codice del consumo al fine di sottrarre la Presidenza del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, al Ministro delle Attività Produttive. L’articolo citato prevede, infatti, che il Consiglio sia presieduto dal Ministro delle Attività Produttive o da un suo delegato. Il CNCU, come è noto, ha anche il compito di erogare fondi alle associazioni aderenti, come previsto, per esempio, dal recente decreto del 28 marzo.

La necessaria modifica servirebbe a garantire l'ovvio e condivisibile obiettivo di far godere di una più ampia autonomia le associazioni dei consumatori svincolandole da qualsiasi forma - sia pur solo ipotetica - di controllo ed indirizzo politico. La proposta di modifica verrà presentata alla prossima riunione del Dipartimento “Tutela del Consumatore” al fine di una sua possibile presentazione in sede legislativa.

Italia dei Valori ritiene imprescindibile la separazione e indipendenza dei poteri quali costituzionali elementi della vita democratica.

Ciò vale ancor di più nelle democrazie avanzate dove, ai tradizionali poteri esecutivo, legislativo, giudiziario si sono aggiunti interessi complessi ed articolati, come quello delle imprese, dei lavoratori e, oggi, dei consumatori.

Interessi che, nelle democrazie liberali, trovano composizione in strutture indipendenti che dialogano con le rispettive controparti, eventualmente con l’ausilio del Governo in qualità di mediatore tra istanze contrapposte.

In Italia, non è così per quanto riguarda gli interessi, sempre più in espansione, dei consumatori, o meglio, del “cittadino-consumatore-utente”.

In attesa di più attente e profonde modifiche in tema di conflitti d’interesse, si rende quindi opportuno un primo intervento in sede legislativa in tal senso.

Giovanni D’Agata

Giovanni D’Agata
Giustizia