IL DISEGNO DI LEGGE SULLE COPPIE DI FATTO INTRODUCE QUALCOSA DI “PERICOLOSAMENTE ALTERNATIVO” ALLA FAMIGLIA

Dibattito aperto - Sostiene il Servizio Informazione Religiosa della Chiesa (SIR)

ROMA, mercoledì, 14 febbraio 2007 -La “Radio Vaticana” riferisce che secondo il Servizio Informazione Religiosa della Chiesa (SIR), il disegno di legge del Governo italiano sul riconoscimento delle coppie di fatto introduce qualcosa di “pericolosamente alternativo” alla famiglia; “in gioco c’è il valore e il senso, e in prospettiva la stessa definizione di famiglia, come vincolo stabile tra un uomo e una donna”.

La proposta del Governo “introduce in realtà qualcosa di sostanzialmente diverso, e di pericolosamente alternativo, alla famiglia così come è definita nella Costituzione”.

Si tratta di “scegliere nuovamente come esclusivo il modello costituzionale e rifiutare una inaccettabile deriva omeopatica, cioè per piccole dosi, verso qualcosa d’altro”.

“Significa anche promuovere e valorizzare, coerentemente con la Costituzione, i diritti di tutti”, sottolineando che si deve “salvaguardare la famiglia, rifiutando coerentemente ogni mediazione al ribasso, ogni tentativo surrettizio significa mettersi sulla retta strada di un diritto coerente con la vita e la realtà sociale, con le attese concrete della gente”.

Se infatti in un’ottica di salvaguardia “potranno trovare spazio tutti i diritti”, essi dovranno essere “chiaramente gerarchizzati e precisamente determinati, senza confusioni inaccettabili”.

Dire che ogni strada surrettizia non è accettabile, conclude la nota, “non significa combattere nessuna battaglia di retroguardia, ma è un modo per affermare precisi punti di riferimento per continuare a crescere”.

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Giustizia