CON I DICO IL GOVERNO CERCA ROGNE MA NON PUO’ FARNE A MENO

"Panem et Circenses" – Convessione inevitabile – Come metterla con l’ala sinistra? – La soluzione Decimo Giunio Giovenale – La tragedia delle sinistre: un rospo dietro l’altro – Il contentino dei DICO

"PANEM ET CIRCENSES".

"Panem et Circenses". L’espressione si adatta perfettamente alla manifestazione di Vicenza, manifestazione della base Prodiana, nel senso che è quella che ha votato l’attuale Presidente del Consiglio, “contro” la nuova base americana. Quella base che è stato Prodi con il suo Governo ad autorizzare anche se Fassino ha tentato il salvataggio in corner dicendo che sono stati solo onorati gli impegni assunti dal Governo precedente (non è così ma transeat…).

CONCESSIONE INEVITABILE

E’ evidente che la concessione era inevitabile per molte ragioni e tenuto in particolare conto che in sostanza si tratta di una specie di rione-satellite, sia pure cintato, per insediamenti civili.

LO SGARBO? NO. La prima delle ragioni non era lo “sgarbo” agli USA, al di là di quello che si dice e delle apparenze di fatto già sfrattati dalla base marittima della Maddalena in Sardegna. Se fossero stati loro a scegliere di andarsene non si capisce come mai stessero spendendo soldi per costruire varie strutture (e il bello, assurdo, è che toccherà a Pantalone, cioè a tutti noi, intervenire per i guai economici che ne conseguiranno a cominciare dalla disoccupazione di chi lavorava e lavora tuttora nella base.

IL RISCHIO DEL TRASFERIMENTO TOTALE. La prima delle ragioni era il rischio che la base se ne andasse in Germania dove avrebbero fatto ponti d’oro perché la decisione USA era quella di unificare i vari insediamenti. Quindi non solo il nuovo ma con il trasferimento di tutto l’esistente, a partire di quello che c’è ormai da oltre mezzo secolo. Sarebbe partita cioè la maggiore azienda di Vicenza e una mazzata avrebbe subito anche l’indotto.

Concessione quindi inevitabile.

COME METTERLA CON L’ALA SINISTRA?

Il problema era come metterla con tutta l’ala sinistra della coalizione di maggioranza. Inutile il primo tentativo di dare “la colpa” al Governo precedente. Quasi fanciullesco il tentativo successivo di dare “la colpa” al Sindaco di Vicenza di Forza Italia.

Governo e maggioranza in una angolo con un problema quasi insolubile.

LA SOLUZIONE: DECIMO GIUNIO GIOVENALE

Ecco l’idea venuta a qualche cultore dei classici latini, conoscitore delle satire di Decimo Giunio Giovenale, gloria Aquinate della Ciociaria, l’autore del diffusissimo detto Panem et circenses, “l’espressione (Wikipedia) ”che rappresentava un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico; un vero bozzo/strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse, che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo”. Un vero e proprio transfer, psicologicamente efficacissimo: la distrazione dell’attenzione dall’oggetto (il SI alla base deciso dal Governo) per cui l’obiettivo, di fatto, non è più il NO alla base e quindi il far cambiare idea al Governo ma il successo della manifestazione contro la base. Risultato politicamente di rilievo ma certificazione della sconfitta dei “contras”.

LA TRAGEDIA DELLE SINISTRE. UN ROSPO DOPO L’ALTRO

La vera tragedia delle sinistre, verdi compresi, è che debbono per forza chinare il capo e ingoiare un rospo dietro l’altro, al massimo con qualche protesta o con qualche atto di nessun effetto pratico come ad esempio l’assenza dei Ministri “sinistri” dalle sedute del Governo.

- Via dall’Afghanistan. Ci siamo. Anzi il Ministro della Difesa Parisi ha detto che se ne riparlerà non fra sei mesi ma nel 2011. Non abbiam dato i caccia e qualche reparto speciale che ci chiedevano, ma è la risposta che già aveva dato Berlusconi in quanto è bene che altri Paesi che pure sono nella NATO facciano la loro parte. Parisi però ha dovuto dare almeno un C-130 da trasporto e due ricognitori. Sinistre out.

- Legge Bossi-Fini sull’emigrazione. Doveva essere spazzata via. Non se ne è ancora parlato. Sinistre out.

- Droga. Si doveva cambiare tutto. NN. Sinistre out.

- Pensioni. Legge Maroni e scalone. NN. Sinistre out.

- TAV. Si farà. Alla faccia delle Sinistre out.

Realista Diliberto: non sono autolesionista. In altri termini: ingoiamo i rospi per non ingoiare il più grosso: il ritorno di Berlusconi.

IL CONTENTINO DEI DICO

Ecco perché il tema delle unioni di fatto che avrebbe dovuto essere prerogativa del Parlamento e quindi iniziativa della maggioranza, magari alla Camera dove i numeri sono tranquillizzanti per l’Unione, è invece stato assunto e varato dal Governo. Quello che succederà dopo è problema dei Gruppi Parlamentari. “Io” – dirà Prodi, “ho fatto quel che dovevo fare facendo uscire la proposta da Palazzo Chigi”. Lui con il suo contentino dei DICO ha incastrato nuovamente le Sinistre dopo aver ibernato in più occasioni i riformisti e anche dopo aver illuso, in più di una circostanza qualcuno dell’opposizione che non ha capito la situazione. Prodi infatti dura e sembra anche destinato a durare, salvo incidenti di percorso, perché a tanti va bene così, sia pure per le ragioni più diverse, talvolta opposte. Questo in attesa del Partito Democratico carta-jolly per Prodi. Se si fa è lui il principale beneficiario. Se non si fa è per difetto dei potenziali contraenti che ovviamente non possono rompere per superiori ragioni, mediatore il jolly-Prodi. Sullo sfondo poi il Congresso dei DS che non è certo di routine.

Luca Alessandrini

Luca Alessandrini
Giustizia