PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: MAGGIORE EFFICIENZA E MENO BUROCRAZIA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge per ridurre e rendere certi i tempi dell’azione amministrativa e diminuire il peso della burocrazia su cittadini e imprese. In particolare, il provvedimento prevede:

- che le amministrazioni siano tenute a definire e rendere pubblici i tempi per la conclusione di una pratica;

- che, qualora non lo facciano, i termini siano ridotti a 30 giorni (oggi 90);

- che i tempi massimi non possano comunque superare i 90 giorni, fatte salve le eccezioni previste dalla legge o da appositi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri;

- che le amministrazioni misurino i tempi effettivi e predispongano ogni anno dei piani “taglia tempi”. Le amministrazioni inadempienti sono tenute al risarcimento del danno provocato dal mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento e sono sanzionate per il ritardo mediante una “multa” a favore del cittadino. La misura della “multa” e le modalità di pagamento verranno

stabilite con un regolamento adottato su proposta del Presidente del Consiglio e con regolamenti di regioni, province e comuni.

I gestori pubblici e privati di servizi di pubblica utilità (come acqua, luce, telefono) sono tenuti a corrispondere agli utenti un indennizzo automatico e forfettario in caso di mancato rispetto degli standard di qualità e quantità definiti e pubblicati nelle carte dei servizi. L’indennizzo potrà anche essere detratto dalla bolletta.

NLG

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Giustizia