IN QUESTO TERREMOTO MANCA QUALCOSA. DI IMPORTANTE 12.5.30.61

In questa disgraziata vicenda di un terremoto che, non contento dei lutti e delle rovine lasciate alle spalle continua a tenere la gente sulle spine, in particolare con quel fango che vien dal profondo a svolgere il ruolo proprio dei carboni ardenti, c'è qualcosa che manca. Non ci riferiamo a tutto quello che serve a chi ha perso la casa o anche l'ha ancora ma comprensibilmente se ne sta alla larga.

Manca l'alimento dello spirito.

Si può essere credenti e non credenti ma il trovarsi insieme nei momenti o tragici, o drammatici, o anche solo difficili in una processiopne, in una Messa all'aperto, in una novena, aiuta a portare il pesante fardello che opprime pensando a quello che è successo e che ancora sta succedendo. Per qualcuno sarà la preghiera a dare speranza. Per altri cui la fede nulla dice l'essere comunità è comunque elelemento di consolazione, di aiuto per guardare avanti.

Nel ricordo del parroco di Rovereto, frazione di Novi, Don Ivan Martini, corso e sacrificatosi nella sua Chiesa, un edificio che aveva 558 anni, per salvare la statua della Madonna, in quegli attendamenti di fortuna oggi casa di tanti, non è possibile trovare un angolo dove collocare, non importa se piccola o grande, una Madonna della speranza?

GdS

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