Tredici baite bruciate ad Arale (Tartano). Da ricostruire con la solidarietà valtellinese
 
 Sono bruciate 13 baite in Arale, 
 Comune di Tartano.
 La nota in argomento inviata al Presidente BIM, al Sindaco di 
 Tartano e al Presidente della Comunità Montana di Morbegno:
 "L’incendio delle 13 baite in Arale ha un significato che va ben 
 oltre lo stesso danno economico in sé. 
 Lo si può vedere come un doppio simbolo:
 1) da un lato il venir meno di un presidio del e nel territorio, 
 quel presidio che riempie le relazioni, che si ripete 
 sistematicamente nei convegni, che è conclamato da tutti ma che 
 poi sul piano concreto trova una molteplicità di bastoni fra le 
 ruote del carro;
 2) sotto un profilo generale Tartano è stato il simbolo della 
 dura vita di montagna. Migliaia di volte è stato citato il passo 
 del compianto Ministro Vanoni, poco prima della sua improvvisa 
 scomparsa al Senato quando ricordava al Parlamento i suoi 
 montanari di Tartano dei quali lo Stato si ricorda solo per la 
 cartolina-precetto e per la cartella delle tasse.
 Quest’incendio delle 13 baite ha fatto venire in mente 
 l’incendio in Valfurva cui il M.° Mario Testorelli ha dedicato, 
 in un libro, un significativo ricordo. Ebbene in tale occasione 
 – cito a memoria – era intervenuto personalmente il Re con un 
 contributo di 10.000 lire.
 Il Sindaco di Tartano ha dimostrato la sua volontà di andare 
 incontro ai concittadini, non però sul piano economico perché le 
 sue casse sono vuote.
 Ci sono altre casse che sono piene, ahimè con soldi in banca, 
 quelle del BIM, Ente nato per la solidarietà fra i Comuni e le 
 loro popolazioni.
 Ebbene, signor Presidente, porti all’attenzione degli organi 
 dell’Ente la proposta di un intervento, ovviamente d’intesa con 
 il Comune e la Comunità Montana interessata.
 C’è da fare subito il progetto, d’intesa con i cittadini 
 interessati, per potere intervenire questa stessa estate, senza 
 dover aspettare la prossima, e farlo correre evitando lungaggini 
 dell’iter burocratico. Un incarico entro questo mese renderebbe 
 possibile – se non si perde tempo e se non si comincia con i se 
 e i ma e magari anche con “beghe da successione” o simili, 
 talora frequenti nei nostri paesi, l’approvazione del progetto 
 entro la fine di maggio, eventualmente utilizzando lo strumento 
 dell’ordinanza “per la rimessa in pristino”.
 I lavori potrebbero essere fatti quest’estate stessa.
 Un simbolo. Un simbolo della capacità dei valtellinesi.
 L’intervento. Fra BIM, Comunità Montana, eventuali contributi, 
 anche modesti, degli altri 24 Comuni del mandamento, andrebbe 
 reperita la somma necessaria per consentire l’edificazione al 
 rustico, lasciando poi ai proprietari l’onere del solo 
 completamento.
 Per evitare possibili obiezioni s’intende che un intervento di 
 questo genere, espressione-simbolo della solidarietà riveste per 
 sua natura carattere di eccezionalità e quindi non deve 
 costituire precedente".
Alberto Frizziero
PS. Il BIM deve destinare nelle prossime settimane circa 
 35 miliardi di vecchie lire, arrotondando 15 del 2002 e 20 del 
 2003. L'ultimo bilancio approvato vedeva sovracanoni introitati 
 per circa 10 miliardi. Cifra inferiore a questa quella assegnata 
 alle Comunità Montane. Se si vuole i soldi ci sono.
 Gds - 8 IV 03 - 
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