Torna in campo la DC. Con quali prospettive?
 IL COMUNICATO 
 DELLA DC PROVINCIALE
 La Democrazia Cristiana di 
 Valtellina e Valchiavenna ha diffuso giovedì 4 u.s. il seguente 
 comunicato:
 "Mercoledì 3 dicembre la Democrazia Cristiana di Valtellina e 
 Valchiavenna, alla vigilia del Congresso nazionale della DC che 
 ha sede nello storico Palazzo di Piazza del Gesù, ha fatto il 
 punto in un incontro di carattere provinciale, presenti anche 
 amministratori e amici che hanno ricoperto in passato importanti 
 incarichi istituzionali e politici di tutte le zone della 
 provincia.
 - E’ stata ribadita la fedeltà ai valori che furono alla base 
 della nascita della DC e del suo determinante contributo alla 
 ricostruzione e allo sviluppo del Paese, nonché, per quanto ci 
 riguarda, ad un significativo, grande, sviluppo della provincia.
 - E’ stata esaminata l’attuale situazione provinciale, in 
 particolare i problemi aperti con relative prospettive, 
 individuando alcune linee che un apposito gruppo di lavoro 
 approfondirà nelle prossime settimane per tradurle, in tempo 
 breve, in un documento programmatico in cui verranno 
 analiticamente affrontati i problemi della provincia nei diversi 
 settori.
 - E’ stata confermata, sul piano politico, una linea autonoma di 
 centro pur nel rispetto di tutte le altre posizioni 
 coerentemente con i valori professati, fra cui quello 
 fondamentale del vivere democratico con il libero confronto 
 delle idee. Confronto che, nei problemi cardine della nostra 
 gente, deve tendere alla sintesi per avere negli scenari 
 sovraprovinciali la massima autorevolezza.
 - E’ stata definita la linea da seguire in occasione delle 
 prossime elezioni amministrative, con posizioni autonoma di 
 centro per le elezioni provinciali e articolata per quelle 
 comunali secondo il ruolo sempre avuto dalla DC come Partito 
 delle Autonomie Locali. Una linea che, attuando il principio 
 della politica come servizio, non mira a posizioni di potere ma 
 guarda ai contenuti privilegiando il metodo della partecipazione 
 più ampia possibile di valtellinesi e valchiavennaschi al 
 governo della nostra provincia. Al riguardo nel prossimo 
 incontro, a breve, verranno esaminate e discusse le proposte 
 programmatiche, le scelte delle persone, le linee operative.
 La Democrazia Cristiana di Valtellina e Valchiavenna rivolge un 
 appello ai tanti democratici cristiani, ma anche ad altri che 
 condividono i principi enunciati, di contribuire alla 
 realizzazione di un disegno organico di sviluppo della 
 provincia, senza nostalgie né fughe in avanti, senza mire di 
 potere né tempi predefiniti, ma con il comune impegno di rendere 
 un servizio alla nostra gente.
 Per eventuali contatti: 
dcsondrio@email.it ".
IL SIGNIFICATO
 Sulla stampa il capoverso è stato considerato l’annuncio della 
 presentazione di un proprio candidato per la Presidenza della 
 Provincia e di una lista autonoma. Probabilmente è una lettura 
 giusta perché altrimenti non si spiegherebbe la posizione 
 diversa nelle comunali. Il termine usato nel documento lascia 
 infatti intendere una grande libertà di movimento nei Comuni, 
 rispetto alla scelta del centro e in autonomia per le 
 provinciali.
 La DC è così la prima forza politica che prende posizione a 
 quattro-cinque mesi dalle elezioni.
 Nessuna reazione ufficiale nel mondo politico. Quelle ufficiose 
 vanno dallo scetticismo di alcuni alla presa in considerazione 
 da parte di altri, quelli che ritengono che se non ci fosse alle 
 spalle qualcosa non ci sarebbe stata una presa di posizione così 
 netta.
 Fa pensare il passaggio ove si puntualizza che non vengono 
 ricercate posizioni di potere. Sbagliamo a interpretarlo come il 
 rifiuto preventivo ad accordi con gli altri schieramenti che 
 normalmente prevedono una presenza negli organi di governo?
QUALI LE 
 PROSPETTIVE?
 Ma quali sono allora le prospettive di questa DC che proprio in 
 questi giorni sta celebrando a Roma il suo Congresso nazionale?
 “Ci basterebbe un consigliere provinciale” si è lasciato 
 sfuggire, sempre ufficiosamente, uno degli esponenti di questa 
 “rinata” Democrazia Cristiana, perché l’obiettivo è importante e 
 nessuno pensa che debba essere raggiunto domattina. “Ci sono 
 idee e uomini. Il consenso bisogna meritarselo. Lo sappiamo e 
 sappiamo anche cosa si deve fare per questo. Stiamo lavorando 
 sodo e non abbiamo fretta. La fretta è nemica del bene”. Ma i 
 nomi? “Ce ne sono e di intercambiabili per capacità e 
 competenza, tali da dare garanzie di affidabilità agli 
 elettori”. E i rapporti con gli altri Partiti? “Massimo rispetto 
 per tutti. Non siamo né saremo contro nessuno. Ci interessa solo 
 come viene affrontato questo o quel problema”. 
 Ma non è antistorica una posizione di centro quando si vota con 
 il maggioritario? “Diciamo che è scomoda per chi tende al 
 potere. Per chi fonda la sua azione politica sui valori e dunque 
 con impegno di servizio stare al centro significa anticipare il 
 futuro. C’è grande voglia di centro dopo aver visto che il 
 maggioritario porta allo scontro permanente tra due federazioni 
 di Partiti, ciascuna delle due sovente in difficoltà nel trovare 
 intese interne”.
 Fine della conversazione. Il rimando è fra poche settimane con 
 il programma “che non sarà solo il programma per 
 l’Amministrazione Provinciale ma molto più ampio”.
 E’ la prima volta che non riusciamo a vedere il bandolo della 
 matassa.
 Siamo fuori dagli schemi abituali. Può essere un rischio. Può 
 essere una chanche importante. Può cambiare niente. Può cambiare 
 parecchio se molti democratici cristiani ritiratisi dalla vita 
 politica seguono l’esempio di chi sta ridando vita alla DC.
 Diamo l’appuntamento ai lettori fra qualche settimana per 
 poterne capire di più.
IL CONGRESSO 
 NAZIONALE
 Intanto abbiamo ricevuto da Roma, con preghiera di 
 pubblicazione, il comunicato conclusivo relativo al Congresso 
 nazionale. Il testo:
 "Il XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, svoltosi 
 a Roma nei giorni scorsi, ha eletto pressochè all’unanimità (con 
 il 95 per cento dei voti a scrutinio segreto) il dott. Giuseppe 
 Pizza, di Roma, nuovo Segretario politico nazionale della D.C. - 
 Pizza succede al cervignanese Angelo Sandri che ha retto la 
 Segreteria nazionale della D.C. dal giugno del 2002, fino alla 
 celebrazione del Congresso.
 E’ anche stato eletto il nuovo Consiglio nazionale della 
 Democrazia Cristiana composto da 160 consiglieri nazionali.
 Quattro le liste di candidati al Consiglio nazionale della 
 Democrazia Cristiana che sono state presentate.
 La lista numero 1, con capolista il Roberto Pepe (Napoli), ha 
 eletto 96 consiglieri nazionali D.C. - La lista numero 2, con 
 capolista Angelo Sandri (Udine), ha eletto 25 consiglieri 
 nazionali D.C. - La lista numero 3, con capolista l’On. Santi 
 Nicita (Siracusa), ha eletto 22 consiglieri nazionali D.C. - La 
 lista numero 4, con capolista l’On. Mariano Coco (Catania), ha 
 eletto 17 consiglieri nazionali D.C.
 Il nuovo Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana si 
 prevede possa essere convocato a Roma nei primi giorni del 2004 
 (si iapotizzano le giornate del 10 ed 11 gennaio) per adempiere 
 alle varie incombenze ed in primis alla elezione della nuova 
 Direzione nazionale della D.C.
 Giuseppe Pizza è nato a Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio 
 Calabria) il 21 dicembe 1947, ma da vari anni ormai vive e 
 lavora a Roma.
 Pizza ha alle sue spalle una lunga ed intensa vita politica, 
 svoltasi sempre all’interno della Democrazia Cristiana. 
 Nell’ambito della D.C. infatti ha ricoperto numerosi incarichi 
 di prestigio, tra cui quello di Delegato nazionale del Movimento 
 giovanile della Democrazia Cristiana, negli anni che vanno dal 
 1970 al 1975. A quell’incarico subentrò, dopo il 1975, l’attuale 
 Segretario nazionale dell’UDC Marco Follini.
 Giuseppe Pizza ha ricoperto inoltre numerosi altri rilevanti 
 incarichi di partito ai massimi livelli ed in particolare è 
 stato componente della Direzione nazionale della Democrazia 
 Cristiana e componente della Giunta esecutiva nazionale della 
 D.C. con le Segreterie politiche rette dall’On. Arnaldo Forlani 
 prima e dal Sen. Amintore Fanfani poi. Giornalista, iscritto 
 nell’elenco pubblicisti, ha diretto numerose riviste del partito 
 tra cui “Italia cronache”, settimanale della Democrazia 
 Cristiana che pubblicava all’epoca all’incirca 70.000 copie. 
 Ha fatto parte anche del Comitato italiano giovanile per le 
 relazioni internazionali, organismo che raggruppa esponenti dei 
 Movimenti giovanili di tutti i partiti dell’arco costituzionale.
 Ultimamente Giuseppe Pizza ha ricoperto l’incarico di Presidente 
 nazionale della Democrazia Cristiana, con la Segreteria politica 
 retta dal cervignanese Angelo Sandri, contribuendo notevolmente 
 al rilancio del partito ed alla sua riorganizzazione su tutto il 
 territorio nazionale.
 Nell’iniziare il suo nuovo e prestigioso mandato di Segretario 
 politico nazionaled ella Democrazia Cristiana Giuseppe Pizza ha 
 voluto ringraziare i delegati al XIX Congresso nazionale della 
 D.C. per la fiducia - pressochè unanime - riposta nella sua 
 persona, assicurando altresì il suo massimo impegno per poter 
 ridare alla Democrazia Cristiana il ruolo che le spetta nello 
 scenario politico italiano ed internazionale.
 La Democrazia Cristiana - ha dichiarato il nuovo Segretario 
 nazionale della D.C. - intende continuare e rafforzare la sua 
 presenza politica nella società italiana. 
 La volontà di migliaia di iscritti democratici cristiani, il cui 
 numero è in forte e costante aumento, non può essere così 
 clamorosamente vilipesa, ignorando e calpestando un diritto 
 costituzionalmente garantito qual è quello della partecipazione 
 alla vita politica militando nel partito in cui un qualsiasi 
 cittadino crede e intende riconoscersi. E’ una battaglia di 
 civiltà e di democrazia che vogliamo combattere fino in fondo!".
 Fin qui il comunicato. Ci si chiede quale sarà la linea che la 
 nuova dirigenza seguirà.
 Luca Alessandrini
 GdS 8 XII 03  
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