Festa della mamma. Le mamme del mondo 2016

La mamma, in tutte le culture globali, per quanto l’uomo cerca di tenerla al “guinzaglio”, è sempre la preferita. Se non altro che per almeno nove mesi, porta il pargolo/a nella sua pancia che diventa più preziosa degli ultimissimi modelli tecnologici per preservare e far crescere la vita.
Infatti, se leggiamo di qua e di là, ci rendiamo conto come la mamma, come l’amore, la passione, l’odio e la guerra è da sempre stato uno dei temi più cari per gli artisti di tutto il mondo. Poeti e scrittori hanno spesso scritto rivolgendosi alle loro madri, oppure le hanno racchiuse in struggenti e ascoltatissimi versi sotto la più alta forma della poesia. Le possibili citazioni sono talmente tante che c’è da perdere la testa. C’è poi da dire che vi sono le musiche o canzoni, dipinti, sculture, film… e tutto ciò che l’affetto e la fantasia per ringraziarla, sono innumerevoli come è impossibile quantificare l’amore dei figli-e.
La storia di questo a prima celebrazione della Festa della Mamma anche se profana risale al lontano 1956, organizzata da Raul Zbellissimo giorno dedicato alla mamma.
Sin dall'antichità le origini di questo evento pare fosse legato alle religioni politeiste che durante la primavera celebravano la divinità della terra e quella della fertilità. Nella civiltà greca adoravano Rea, madre dell'arte tessile mentre gli antichi romani veneravano Cibale, la grande madre, nonché la Dea della natura e degli animali.
Circa le tradizioni italiane, laccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con i floricoltori. L'anno seguente fu Don Otello Migliosi a imitare la ricorrenza, facendola diventare religiosa, dandole così un energico valore in più ma solamente nel 1958 però fu istituzionalizzata in calendario, ma non con data fissa. In Italia coincide annualmente con la seconda domenica di maggio così come il resto del mondo e dunque in questa occasione i bambini offrono regali, disegni o altri lavoretti che realizzano a scuola, da regalare alle proprie mamme in segno della loro tenerezza e amorevolezza verso la persona più importante della vita, semplicemente la mamma.

Le poesie
Le Mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto, luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.( Rainer Maria Rilke)
La madre
La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre (Victor Hugo)
La mamma
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola. ( Ada Negri).
La madre
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro ( Giuseppe Ungaretti).
La Madre celeste
Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti si’, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz’ali( Dante Alighieri).

Lettera Alla Madre
Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d’amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che
portavano mandorle
e arance, alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze, di sale,
d’eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, all’ironia che hai messo sul  mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l’orologio in cucina che batte
sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante ,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater ( Salvatore Quasimodo).
Preghiera alla madre
Madre che ho fatto
soffrire
(cantava un merlo alla finestra, il giorno
abbassava, sì acuta era la pena
che morte a entrambi io mi invocavo)
madre
ieri in tomba obliata, oggi rinata
presenza,
che dal fondo dilaga quasi vena
d’ acqua, cui dura forza reprimeva,
e una mano le toglie abile o incauta
l’impedimento;
presaga gioia io sento
il tuo ritorno, madre mia che ho fatto,
come un buon figlio amoroso, soffrire.
Pacificata in me ripeti antichi
moniti vani. E il tuo soggiorno un verde
giardino io penso, ove con te riprendere
può a conversare l’anima fanciulla,
inebriatasi  del tuo mesto viso,
sì che l’ ali vi perda come al lume
una farfalla. È un sogno
un mesto sogno; ed io lo so. Ma giungere
vorrei dove sei giunta, entrare dove
tu sei entrata
— ho tanta
gioia e tanta stanchezza! —
farmi, o madre
come una macchia della terra nata
che  in sé la terra riassorbe ed annulla( Umberto Saba).

Tra le altre innumerevoli proposte culturali, scegliamo alcuni film da guardare assieme alla mamma
1. Perché te lo dice mamma. La mamma protagonista di questa divertente commedia è la bravissima Diane Keaton, che non riesce proprio a resistere dalla costante tentazione di intromettersi nella vita delle 3 figlie, fino al punto di mettere un annuncio per trovare marito alla più piccola. Un film spassoso per riflettere con leggerezza sul rapporto, a volte simbiotico, che le mamme cercano di instaurare con i figli.
2. Mamma mia! Le più scatenate potranno godersi insieme l’adattamento cinematografico di uno dei più famosi musical di sempre. La mamma in questione è Meryl Streep, ex figlia dei fiori proprietaria di un hotel in un’isola greca che ritroverà il suo grande amore grazie all’intervento della figlia decisa a conoscere il suo vero padre.
3. Tutto su mia madre. La pellicola di Almodòvar, vincitrice di un premio Oscar, è la storia di una madre che perde il figlio diciassettenne e che decide allora di ritrovare il padre del ragazzo, ovvero un transessuale che si fa chiamare Lola. Un film che racconta con il caratteristico tratto del grande regista spagnolo la forza, a volte sorprendente, di una madre.
4. I ragazzi stanno bene. Qui le mamme sono due: Annette Bening e Julianne Moore, una coppia gay che entra in crisi quando i figli adolescenti decidono di far richiesta alla banca del seme per conoscere il loro vero padre. Un film che mostra, con trovate ironiche e momenti toccanti, tutta la difficoltà di essere madri. Al di là di qualsiasi stereotipo.
5. Il più bel giorno della mia vita. Protagonista del film è la grande Virna Lisi, vedova e madre di tre figli con i quali ha un rapporto in apparenza sereno ma in realtà piuttosto complesso. Ognuno di loro è infatti alle prese con problematiche e difficoltà particolari che finiscono per intrecciarsi con il rapporto a volte ingombrante con la madre e il suo passato.
6. Un giorno per caso. Una mamma single, la famosa Michelle Pfeiffer, non sa dove lasciare il figlioletto per presenziare all’appuntamento di lavoro più importante della sua carriera. L’aiuto arriverà dall’incontro con un papà scapolo molto affascinante, George Clooney, che, a dispetto delle apparenze, si rivelerà anche l’uomo perfetto.
7. Ma come fa a far tutto? Protagonista una Sarah Jessica Parker mamma e moglie divisa tra carriera e famiglia e alle prese con i comuni pregiudizi a riguardo. Un film che affronta in toni leggeri il tema delicato e importante delle mamme che lavorano.
8. Qui dove batte il cuore. Natalie Portman è una diciassettenne povera e incinta che viene abbandonata dal suo compagno. Rimasta sola con il suo piccolo troverà però il calore di una vera famiglia grazie all’intervento di una coppia di anziani e di altri “provvidenziali” personaggi.
9. La prima cosa bella. Micaela Ramazzotti è una mamma esuberante, caotica e piena di allegria: il film racconta, attraverso i ricordi del figlio, la difficoltà di un rapporto con una madre mai completamente compresa.
10. Mia madre. Il film di Nanni Moretti presenta una Margherita Buy nei panni di una regista che deve fare i conti con la malattia della madre e soprattutto con il rapporto conflittuale che la lega a lei, tra ricordi, sogni e realtà.
E poi? Ci sarebbero i meravigliosi dipinti, le canzoni, le barzellette….

Auguri di vero cuore da chi è mamma e chi lo sarà. Questo è il legame più forte tra le generazioni di ieri e di domani.

Maria de falco Marotta & Team.