Recensione del libro di Maria De Falco Marotta: Religioni Culture Dialogo
Questo
 lavoro è diviso in tredici capitoli. I 
 primi tre  ci
 offrono un carrellata della posizione dei principali filosofi
 greci e cristiani e delle correnti di pensiero moderno rispetto
 alla religione, seguito da una sintesi sulla fenomenologia e del
 fatto religioso. 
Il
 capitolo 4 è dedicato alle religioni tribali e primitive che
 contano ancora oggi 231 milioni di fedeli attraverso il mondo,
 particolarmente in Asia ed in Africa. Queste religioni hanno i
 loro dogmi, i loro culti e la loro morale e si basano
 soprattutto sulla tradizione orale, contrariamente alle grandi
 religioni che sono il giudaismo, il cristianesimo, l'islam, l'indouismo,
 il buddhismo, il taoismo, il confucianesimo e lo scintoismo.  
L'autore
 ci presenta separatamente queste religioni in modo sistematico:
 denominazione, simbolo, diffusione storia, dottrina culto,
 morale, libri sacri ed infine,un' accorta antologia. A queste
 grandi religioni vengono ad aggiungersi le sette con un accenno
 alle matrici da cui derivano. 
È
 l'argomento conclusivo del lavoro ed è interessante per il
 fatto che ci offre non solo una visione di insieme sui numerosi
 movimenti di pensiero religioso, ma anche politici. 
Quest’ultimo
 capitolo dimostra che l'uomo non si accontenta di essere
 sistemato in una corrente maggioritaria ambientale; continua la
 sua ricerca  di un
 ideale che coincide con la realtà necessariamente mutevole,
 senza per questo poter sfuggire all'ascendente di un ordine e di
 una gerarchia che possa guidarlo. L'uomo resta così diviso tra
 il suo individualismo ed i suoi istinti sociali. Uscito appena
 da una gabbia, cerca di chiudersi in un'altra che non è
 necessariamente meno costrittiva della precedente ma che gli
 procura il sentimento dell'avere scelto liberamente. E talvolta,
 questa avventura religiosa si rivela fatale, suicida, stesso nei
 paesi che si dicono civilizzati, come fu il caso degli adepti
 del Tempio solare. 
Questo
 obbliga la società ad intervenire per proteggere i suoi membri
 dalle derive religiose., senza dimenticare, tuttavia, che anche
 le grandi religioni possano essere tanto fatali, non solo sul
 piano di gruppuscoli, ma sul piano planetario, quando i politici
 se ne accaparrano per farne uno strumento di propaganda come ciò
 avviene oggi: è il caso del cristiano Bush, dell'ebraico Sharon
 o del musulmano Bin Laden.L'umanità è carente nel trovare la
 sua felicità, e corre lei stessa alla sua perdizione? 
Il
 lavoro di Maria de Falco Marotta è una vera enciclopedia.
 Evidentemente, non poteva essere esauriente su tutti i punti, ma
 ha il grande merito di aprirci gli orizzonti religiosi che
 inglobano oggi il nostro mondo. E' un panorama chiaro su un
 argomento complesso, pieno di curiosità che c'incita ad andare
 più profondamente nelle nostre ricerche ed nel nostro
 domandarci sulla  conoscenza
 e sulla diversità.
 
 Sami ALDEEB
 GdS 10 VII 2004 - www.gazzettadisondrio.it
