Calcio: il caso Genoa (e Venezia). La volta buona per fare piazza pulita
 
 Una cosa allucinante
 Il mondo del calcio é stato scosso dalle indiscrezioni di stampa 
 secondo cui la magistratura, quella vera non quella sportiva, 
 avrebbe appurato casi di scorrettezze, per usare un eufemismo: 
 Tutto sarebbe partito da una indagini sul calcio-scommesse 
 arrivando molto più in là. Si dice anche oltre un singolo caso, 
 quello da settimane su tutti i giornali, e cioé il Genoa-Vanezia.
 La cosa, comunque la si guardi, appare allucinante.
 Genoa-Venezia e scommesse 
 clandestine
 Se la si considera sotto il profilo delle scommesse clandestine 
 non sembra che fosse la partita di maggior spicco. Genoa primo 
 in classifica con la necessità di vincere per andare in Serie A. 
 Venezia in fondo alla classifica, già retrocesso e vicino al 
 fallimento. Per il mondo clandestino il colpo sarebbe stato, e 
 che colpo!, quello di far perdere il Genoa, non di farlo 
 vincere.
 Genoa-Venezia e promozione 
 in A
 Se la si considera sotto il profilo della promozione in bilico, 
 vale un discorso analogo, perché per vincere a marassi il 
 Venezia avrebbe dovuto tirar fuori quello che non é riuscito in 
 tutto il campionato neppure nelle più favorevoli circostanze!
 Qualcuno potrebbe pensare però ad una spinta al Venezia per 
 metterci un impegno particolare. Poniamo che un ricco fan di 
 altre squadre in ballo per la promozione stanziasse di tasca sua 
 un milione di €uro da dare ai giocatori del Venezia in caso di 
 loro vittoria. Non sarebbe il massimo ma neppure uno scandalo 
 visto e considerato che i giocatori, almeno in teoria, il loro 
 massimo debbono darlo in ogni incontro. E poniamo il caso della 
 necessità di una sorta di legittima difesa... Di romanzo in 
 romanzo chissè dove si andrebbe a finire.
 Se qualcosa c'é stato 
 provvedimenti severissimi
 Stiamo ai fatti:
 Se viene appurato che qualcosa c'é stato - e vale in questo caso 
 come in qualsiasi altro. E' la volta buona per iniziare e fare 
 piazza pulita! - provvedimenti severissimi. Squalifiche a vita 
 per le persone, siano essi giocatori, dirigenti, tizi ad altro 
 titolo, e divieto di ingresso negli stadi e a qualsiasi 
 manifestazione calcistica. Per le società estromissione delle 
 stesse da ogni campionato. Acquisizione dei titoli sportivi da 
 parte della Federazione e loro riattribuzione a precise garanzia 
 a nuove società con persone affidabili che diano precise 
 garanzie.
 Moralizzazione a tutto 
 campo
 Si aggiunga infine la necessità di una moralizzazione per quanto 
 riguarda i compensi, a livello di capogiro. I contratti 
 dovrebbero passare in Federazione che dovrebbe poter trattenere 
 per sé una quota consistente. E per quanto riguarda le società e 
 i procuratori che si occupano degli interessi dei giocatori, 
 trasparenza totale e sanzioni severissime nel caso di deviazioni 
 dalla via maestra.
Luca Alessandrini
 
 GdS 30 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it
