Greenpeace chiede una legge europea contro il legno illegale
 Greenpeace, insieme a Wwf e Fern, 
 ha presentato una bozza di Regolamento europeo per bloccare 
 l’importazione in Europa di legno illegale, proposta sostenuta 
 da 150 associazioni in tutto il mondo.
 La proposta è una risposta al Piano della Commissione denominato 
 Flegt, il cui primo pacchetto di misure sarà discusso al 
 Consiglio dei ministri dell’Agricoltura del 21 dicembre.
 “Abbiamo redatto noi la bozza di Regolamento per spingere l’Ue a 
 prendere misure concrete per fermare la distruzione delle 
 foreste causata dall’esportazione illegale di legname, un 
 commercio del quale l’Unione è chiaramente responsabile. Si 
 calcola che sia di origine illegale il 50% del legname tropicale 
 importato nell’Ue, fino al 25% di quello importato dalla Russia” 
 spiega Sergio Baffoni di Greenpeace.
 La proposta di Greenpeace e delle altre associazioni prevede il 
 riconoscimento del taglio illegale come crimine ambientale e 
 introduce sanzioni nel caso di contraffazione di documenti che 
 certificano la legalità del taglio.
 Propone anche criteri di sostenibilità da sviluppare con i Paesi 
 produttori di legname e la loro progressiva integrazione nelle 
 leggi per garantire il consumatore sulla provenienza sostenibile 
 del legno.
 “L’Ue dovrà anche affrontare altri crimini legati al commercio 
 di legname illegale, come la corruzione e il riciclaggio di 
 denaro sporco” spiega Baffoni.
 La flotta macedone catturò un pirata e lo portò davanti ad 
 Alessandro Magno perché lo giudicasse. Alessando Magno gli 
 chiese: “Con che diritto infesti i mari?”. 
 E il pirata: “Con lo stesso tuo. Con la differenza che io lo 
 faccio con una nave e mi chiamano pirata. Tu lo fai con una 
 flotta e sei chiamato re”.
 (aneddoto citato da Sant’Agostino), 
Gabriele 
 Salari
 GdS 30 XII 04  
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