ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) UN UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO 2) AUMENTO IRAP E IRPEF

L'UOMO GIUSTO

Il Professor Paolo De Castro, tecnico prodiano pugliese e salentino, è stato ministro agricolo nel primo governo Prodi, prima di essere sacrificato, per esigenze di coalizione, per fare spazio al verde Pecoraro Scanio. Il suo ritorno è stato salutato con un generale apprezzamento da parte degli addetti al settore. Infatti in agricoltura c’è necessità di un ministero condotto in modo professionale e competente. L’agricoltura non può attendere. A mio modesto parere è l’uomo giusto al posto giusto. Penso, difatti, che potrà essere un ottimo ministro essendo, tra l’altro, molto esperto di politica economica agraria. Credo abbia una buona visione sui più realistici orizzonti possibili per l'agricoltura italiana. Del resto che De Castro abbia i numeri per fare bene il suo lavoro è fuori di dubbio, lo ha già svolto alla grande a fine secolo scorso e non c’è motivo per pensare che non si ripeta. De Castro è un profondo conoscitore dei problemi dell’agricoltura italiana ed europea e personalità di elevato spessore politico e tecnico. Saprà senz’altro ancora una volta fornire un apporto significativo al rilancio e allo sviluppo del settore. A lui si chiede che si dia finalmente vita alla Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale che nella precedente legislatura, dopo esser stata annunciata, è stata accantonata. Il comparto agroalimentare ha bisogno di accelerare ulteriormente con un processo di rinnovamento strutturale che ha ormai un solido riferimento istituzionale nel tavolo agroalimentare e che ora necessita di essere supportato da una forte iniziativa riformatrice a livello comunitario e da una politica economica di largo respiro a livello nazionale. Non voglio, comunque, dimenticare l’ex ministro Alemanno, che è stato molto apprezzato anche per il fatto di aver osteggiato gli OGM in modo indipendente dalla stessa maggioranza di cui faceva parte, aprendo anche a destra un fronte nella lotta agli OGM. Inoltre si è dato da fare molto per il settore del biologico, dei prodotti di qualità, che sono quelli che danno reddito alle zone marginali e quindi mantengono i piccoli agricoltori nelle campagne e contemporaneamente si collegano alle tradizioni rurali italiane, anche considerando che l'arrivo degli OGM ora come ora significherebbe dipendenza dal potere straniero delle multinazionali delle sementi.

2) AUMENTO IRAP E IRPEF

Scrivo dopo aver letto che il Lazio è tra le sei regioni per le quali scatterà l'aumento automatico dell'Irap e dell'Irpef regionale alle aliquote massime. Il provvedimento è previsto in Finanziaria per chi ha superato il tetto di spesa sanitaria e non ha adottato misure di contenimento. Insieme alla nostra regione, l'adeguamento riguarda Liguria, l'Abruzzo, il Molise, la Campania e la Sicilia. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha fatto sapere che l'aumento dell'addizionale Irpef regionale e dell'Irap -che toccano il tetto massimo previsto dalla legge- deriva da norme previste dalla Finanziaria approvata nella passata legislatura, dato che queste non sono decisioni prese dell'attuale coalizione governativa ma dinamiche insite nella legislazione vigente. Sembra anche che sia, comunque, previsto un sistema per ridurre la spesa sanitaria. A questo punto io, ciellino, "romano de' Roma" e da anni residente al Lido di Ostia - dove adesso, al posto dell'attivo Bordoni abbiamo come mini-Sindaco lidense il veltroniano Orneli- cosa mi debbo ora attendere, dato che ho saputo che il tetto e' stato sforato anche da altre regioni, che però hanno adottato misure correttive e che, quindi, per loro non scatteranno gli aumenti automatici d'imposta?

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