PARLIAMO DI POLIGAMIA. ANCHE DI QUELLA CHE C’È IN ITALIA
Carissimi Amici,
avevo (quasi) promesso di tacere ed in fondo le emicranie da indigestione di mortadella un po’ irrancidita, mi consiglierebbero di farlo ma .. che volete, dovete scusarmi, non riesco a stare zitto, quando mi pare d’osservare, in questa ns società delle bestialità e sopratutto dei fatti che promettono male.
Sento ai TG peana perchè, d’ora in poi, i genitori potranno scegliere che cognome dare ai figli. Non ho pargoletti, la cosa mi interessa invero poco, Eliana, già femminista abbastanza arrabbiata nei “mitici” anni del ’68 mi dice “... e cosa serve ..?”.
Devo ammetterlo, resto freddo di fronte a queste modifiche d’usi plurisecolari che odorano di belle teorie ma poi ...
Comunque non è questo che mi preoccupa. Mi preoccupa assai invece che, mentre si finge di “liberare” le donne su questioni fondamentali, come il cognome dei figli, sotto sotto, zitti zitti, si inizi a pensare che “ ... in fondo, la poligamia degli islamici, in fondo, ... è un loro uso, ... una cosa in cui credono, ... perché dobbiamo loro imporre degli usi diversi ...”.
E la poligamia sarebbe una “liberazione” della donna? Vogliamo scherzare?
Ed il bello che sono gli stessi a sostenere il “cognome libero” ed i “diritti” sociali degli islamici (maschi), magari in nome del multiculturalismo!
Del resto il velo islamico, giustamente combattuto dagli stessi islamici progressisti, da noi è quasi considerato un segno di “antimperialismo”.
Così le povere ragazze islamiche che NON vorrebbero utilizzare il velo, vengono sovente ammazzate di botte da padri, mariti e fratelli “progressisti” ed “antimperialisti”, con la tacita benedizione di certa intelligentia multicultirale italica ed europea.
Che poi corre a togliere i nostri Crocifissi od ad impedire i Presepi. Chissà perchè il velo, simbolo certo religioso (e ben poco progressista) SI ed invece i NOSTRI simboli NO? Qualcuno me lo deve spiegare.
Forse che noi europei non si creda più in nulla, Grande Fratello escluso?
Sempre disponibile al dialogo.
Nemo Canetta
Nota redazionale: A proposito di poligamia vale la pena di ricordare che quando Bourghiba, il Padre della Patria della Tunisia, andò al potere le prime cose che fece furono l’abolizione della poligamia e l’istruzione obbligatoria per tutti, maschi e femmine, sino ai 16 anni con bilinguismo iniziale (arabo e francese) e successive terza lingua (inglese) e facoltà della quarta (da scegliere fra spagnolo, tedesco, portoghese e italiano). Questo per quanto riguarda la poligamia ufficiale. La poligamia reale, quella non formalizzata ma praticata, pare sia abbastanza diffusa anche in Italia…
Quanto alla questione del velo, dei Crocifissi e dei Presepi la risposta, duplice, é semplice. Da un lato il frutto di un anticlericalismo talora espliciro ma talora latente. Dall'altro un inconsapevole complesso di inferiorità che si manifesta facendosi artificialmente forza con l'imposizione. Per gli autentici laici, quelli che di complessi non ne hanno, Presepio sì Presepio no, Crocifisso sì Crocifisso no, non c'é problema. (Il discorso vale simmetricamente per gli autentici credenti).