LA PROPOSTA DEL MINISTRO GENTILONI PER UNA NUOVA LEGGE SULLE TV: CHE FRETTA C’ERA DI PRESENTARLA BEN SAPENDO CHE CON LA FINANZIARIA, E ANNESSI, TRA I PIEDI SI ANDRA’ ALLE CALENDE GRECHE? VIENE UN DUBBIO

In questi giorni in cui stradomina il dibattito sulla Legge Finanziaria e annessi ecco che a sorpresa il Ministro Gentiloni tira fuori dal cappello la proposta di una nuova legge sulle TV, che in particolare spedisce nel cielo, ovvero nel digitale, Rete 4 e una Rete RAI. A questo proposito molto sottile l’ironia di Casini che ha suggerito di mandare sul digitale la prima rete RAI…

La proposta non ha nessuna possibilità seria di essere approfondita in Parlamento a breve termine, e questo un attento come Gentiloni lo sapeva benissimo.

Ci viene un dubbio che esprimiamo invitando però il Ministro Gentiloni, se le cose non stessero così, a inviarci pure una motivata smentita cui daremo ovviamente ampio spazio.

Il dubbio è quello venuto a tanti, ovvero che se il leader dell’opposizione premesse sull’acceleratore in funzione anti-Finanziaria potrebbe scontarla sulle TV. O, viceversa, possibili intese sulle TV con un atteggiamento più morbido sulla Finanziaria.

Inizialmente, a caldo, Berlusconi aveva reagito duramente ma poi il dibattito si è assopito. Se per caso doveva essere un siluro ad alto potenziale sembra come quel siluro spedito a Savona da un sommergibile francese e finito, anziché contro una nave, ad arenarsi sulla sabbia.

In effetti i problemi della Finanziaria vanno ben oltre e, per quanto riguarda la TV, gli italiani si sono già chiaramente espressi in un Referendum, il Parlamento non è così rigido per cui di tempo per arrivare al voto sulla legge ce ne vorrà. E in Senato per una legge su cui non vi sia un largo accordo è difficile che il provvedimento passi, salvo che venga posta la fiducia. Ma la fiducia in questa materia (!) pensiamo che il Presidente della Repubblica non lo consentirebbe.

Amarilli

Amarilli
Politica