NUOVA LETTERA APERTA AD UN AMICO RIFORMISTA ...

Soprattutto sull’Afghanistan

Carissimo amico della sinistra riformista, più volte abbiamo parlato e discusso sulla politica dell’attuale governo italiano. Ed ho notato la tua perplessità di fronte a parecchie scelte di Roma. Il governo è chiaramente dominato da due anime che – scusa la spietatezza – sono in conflitto su quasi tutto. Politica economica, politica estera, stato sociale, immigrazione ed altro ancora. La sinistra estrema guarda sovente – e lo dice apertamente – a modelli da Sud America. Del resto i Comunisti Italiani non intrattengono forse cordialissimi rapporti con una delle ultime dittature marxiste “vecchio stile”, quella del Leader Maximo cubano?

Ora ci risiamo: la politica estera sta portando il governo ad un passo della crisi; Verdi e Comunisti Italiani (e pure Rif. Comunista ma con un po’ più di diplomazia) vogliono il ritiro dall’Afghanistan.

Si dice che è una ritorsione per l’autorizzazione all’ingrandimento della Base USA di Vicenza. Scuse, null’altro che scuse! Intanto la cosa non ha senso: se si deve restare, si resta, altrimenti si torna a casa. Che c’azzecca Vicenza con le nostre scelte della lotta al terrorismo? Ma non basta. Tu, carissimo amico riformista, sai benissimo, come sappiamo tutti, che il programma dell’Unione prevedeva il ritiro dall’Irak (per il vero già deciso dal Berlusca). Nulla si diceva sull’Afganistan, certo per “tener tranquilla” la parte moderata dalla sinistra che non avrebbe certo gradita una simile decisione. Ed allora? Il fatto è che la sinistra radicale – e lo dice – vuole una “discontinuità” con la politica estera dell’Italia. E non solo con la politica del Berlusca ma pure quella del precedente governo di centrosinistra. Ché D'Alema regnante, inviò aerei e truppe a salvare gli albanesi kossovari, non propriamente gettando fiori sull’esercito serbo. Del resto la missione in Afghanistan fu votata dal centrodestra, ma con l’appoggio di larga parte della sinistra moderata, Margherita e DS compresi. É proprio contro questa politica che tuonano i Pecorari ed i Diliberti (e, meno rumorosamente, pure i Bertinotti). Si vuole spostare l’asse della politica italiana, economica, estera ed interna (vedi problemi con l’immigrazione) su posizioni della sinistra radicale, posizioni ben diverse da quella della sinistra occidentale ed europea.

Perchè, strano che nessuno lo ricordi chiaramente, neppure nella destra, in Afghanistan, ci stiamo come N.A.T.O. SU MANDATO ONU, tutto diverso rispetto all’Irak. A quei tempi si disse, da parte della sinistra “.. l’ONU non ha dato un mandato ...”. In Afghanistan lo ha dato. Ma ai Pecorari ed ai Diliberti, che sotto sotto rimpiangono i bei tempi dell’URSS, ciò non interessa. ONU o no, tutti a casa! E non interessa loro neppure la posizione del resto dell’Europa. Ed anche qui fatico a comprendere perché voi riformisti (e nemmeno il centrodx) non mettiate in chiaro che, in Afganistan, vi sono truppe di quasi tutti i Paesi europei, oltre USA, Canada, Australia, ecc. Ad esempio vi sono stati gli Austriaci, nonostante la loro neutralità. Ma il mandato ONU conta di più. O i Francesi, che pure furono contrari all’intervento in Irak. Per non parlare dei Tedeschi il cui governo ROSSO-VERDE inviò massicciamente truppe a Kabul: il maggior contingente europeo. Ma i Verdi tedeschi, al potere, dimostrarono di essere un vero partito di governo, non solo un movimento di pura ideologia. Al punto che NON chiusero le centrali nucleari germaniche e fecero costruire la TAV persino attraverso Parchi Naturali. Ben comprendendo che con la pura ideologia non si va da nessuna parte. I nostri Pecorari sono di tutt'altra pasta, invece ...

Ed allora, se l’ONU VUOLE che si stia in Afghanistan, se l’EU appoggia l’intervento, se ad esso partecipano pure Paesi assai critici con la politica USA nell’area, Francia e Germania in testa, perché noi dobbiamo tornarcene a casa? Questa NON è una posizione di sinistra, è una posizione chiaramente anti Occidentale, fortemente anti USA ed ovviamente pure anti NATO e, neppure tanto nascostamente, pure anti EU. Alla faccia di tante promesse di moderazione in politica estera del Mortadella! Che poi fa l’offeso se il Berlusca dice che l’attuale governo è nelle mani di partiti anti USA ed anti Occidentali. E quanto sopra non dice nulla al nostro Mortadella? Come può un presidente del Consiglio ammettere che, CONTRO una sua decisione, giusta o errata che sia – confermare l’allargamento della Base USA a Vicenza – manifestino ben 3 Ministri del suo governo? Ma che razza di governo è, che manifesta contro se stesso?!?

Infine, carissimo amico riformista, come ben sai noi italiani siamo già guardati con molta perplessità, all’estero. Di noi, tutti si fidano poco. Come ebbi a dirti, sovente mi sono sentito dire “..voi iniziate sempre le guerre con un alleato e le terminate con il suo avversario ...”. Chiaro riferimento alla prima ed alla seconda Guerra Mondiale.

Sembra strano ma certe cose restano profondamente incise nella storia, assai di più di quanto si creda. Di recente leggevo una rivista militare francese, schieratissima su posizioni governative. E quindi nettamente anti-intervento in Irak. Scrivevano del nostro contingente in quel Paese. Con malcelata ironia e sopratutto bollando con pesante sarcasmo i nostri governi, specie quello di sinistra, che “... come sempre fanno i nostri vicini transalpini, non si capisce mai cosa vogliano fare ...”. Hai capito? I Francesi non erano per l’intervento ma non apprezzano certo i governi che pencolano oggi a sinistra, domani un po’ più a destra. Senza chiarezza. Nella malaugurata ipotesi che noi ce ne andassimo, unici tra gli europei, dall’Afghanistan, pagheremmo una simile decisione con un crollo ulteriore di credibilità. Del resto già oggi cosa possono pensare, a Bruxelles ma pure a Parigi, Berlino, Mosca o Pechino, di un governo di un Paese, il cui Ministro degli Esteri e Vice Premier dice “...non ce ne andremo assolutamente, sarebbe un grave errore ...”, quando nel suo stesso governo ministri e segretari politici di partiti della coalizione affermano il contrario? E nel frattempo il Mortadella tace ... oppure afferma di “..non essere informato ..” od evita di prendere posizione. All’estero i Premier, pure mettendosi in gioco, decidono. In Italia no.

Ognuno ha il governo che si merita!

Nemo Canetta

ndr: questo scritto é di molti giorni fa, pervenuto solo ora. Lo pubblichiamo integrale anche perché i problemi restano

Nemo Canetta
Politica