I politici più in vista che ci hanno fatto compagnia nel 2021

Ce n'è per tutti, dice Maria, ma uno in particolare. Quale?

(Maria de falco Marotta)   Un altro anno è passato in compagnia del Covid-19, tra incertezze, paure, resilienza. Ma  si conclude con nuovi dubbi, sia sanitari sia politici per la scadenza del mandato di Sergio Mattarella al Quirinale e quindi la relativa tenuta del governo, qualora a salire al Colle fosse Mario Draghi.  Chi sono i politici/e che, per forza e novità, si sono distinte/i?

Mario Draghi che ha saputo subito conquistare la fiducia degli italiani, senza troppe chiacchiere e facendosi vedere pochissimo per la TV (meno male!)
Giuseppe Conte che è stato un premier prima ben voluto ma che ora fatica a prendere un posto istituzionale in mezzo ai litigi dei 5 Stelle.
Francesco Paolo Figliuolo, il giovane generale alpino criticato per indossare le sue vesti d’ufficio, ma che ha preso in mano la campagna vaccinale che sta portando a termine senza tentennamenti.
Giorgia Meloni, a capo di Fratelli d’Italia, che scegliendo di stare all’opposizione del governo si è accreditata come leader che sta portando in alto nei sondaggi il suo partito, ma- spesso non sa neanche quello che dice (per esempio, un patriota per l’Italia.Che ridere!!!)
Matteo Salvini, segretario della Lega, che invece ha visto i consensi calare e si è trovato ad affrontare scontri interni al suo partito. Sembra una vespa che ha pronto sempre il pungiglione e stufa.
Renato Brunetta, che è ritornato ad essere ministro della Pubblica amministrazione e ha messo in atto scelte per il personale che ancora fanno discutere, ma merita un applauso per cercare di raddrizzare la burocrazia.
Enrico Letta, che ha preso le redini del Partito democratico dopo Zingaretti e che ora si trova a dover definire ancora un’identità specifica al suo partito, che però si attesta primo nei sondaggi.
Carlo Calenda che con la sua Azione e la sua candidatura a sindaco di Roma ha raggiunto un ottimo successo nella capitale, e ora cerca di ritagliarsi un ruolo stabile sul piano nazionale.
Luigi Di Maio che da ministro degli Esteri ha gestito gli appuntamenti chiave dell’anno, dal G20 alla Cop26.Ha quasi fatto dimenticare che è dei 5 Stelle.
Roberto Gualtieri, che dopo aver lasciato l’incarico da ministro a Daniele Franco ha cominciato la sua avventura da parlamentare vincendo al Collegio 1 di Roma il seggio lasciato da Gentiloni, per poi diventare a ottobre sindaco di Roma. E speriamo che tolga di mezzo davvero l’ignobile immondizia che aveva fatto denigrare Roma da capitale d’Italia ad un paesino abbandonato negli Appennini.
Silvio Berlusconi, poverino di nuovo in ospedale per la sua salute che dà seri problemi non solo alla sua famiglia piuttosto numerosa tra veri e falsi congiunti che  lavora alacremente e  seriamente per la sua candidatura a Capo dello Stato( impossibile per la sua convulsa vita sentimentale).
Noi tutti/E , ci auguriamo che l’Italia sia degna di ammirazione, come quella che tutto il mondo prova per Lei per i numerosi elogi e medaglie conquistate nei vari campi del sapere culturale (scienza e sport) e che non si abbarbichi a questo o quello piccola/o politico che la farebbe sprofondare nel suo bel mare che la circonda tutta come in un abbraccio senza fine.

Maria de falco Marotta
Politica