VIRUS (3.3) "MFE, virus nazionalista" e nostra nota sull'Europa che non esiste

Dal Movimento Federalista Europeo
“Comprendiamo che l’emergenza coronavirus stia mettendo sotto pressione le istituzioni e la stessa comunità scientifica, alla ricerca di un difficile equilibrio tra le prioritarie ragioni di salute pubblica e la necessità di non mettere in ginocchio il sistema sotto il profilo economico, sociale e di immagine internazionale, tuttavia gli attacchi all’Europa che spesso si mescolano nel discorso pubblico sono del tutto ingiustificati e figli del pessimo vezzo di scaricare immaginarie colpe sull’Unione Europea quando il fronte interno entra in crisi, con ripercussioni importanti sulla coscienza civile dei cittadini”. Lo afferma Giorgio Anselmi, Presidente nazionale del Movimento federalista europeo, che ha appena rilasciato una dichiarazione in merito (Covid-19 e virus nazionalista, www.mfe.it).

“Chi interviene accusando l’Europa di essere assente o di mancare di capacità di coordinamento dimentica, o non sa, che l’Unione Europea non ha competenze in materia sanitaria, che restano saldamente nelle mani degli stati nazionali e nel caso dell’Italia anche delle regioni – aggiunge Luisa Trumellini, Segretaria nazionale –. È fuorviante pertanto accusare l’Europa di colpe che non ha. È evidente che emergenze sanitarie globali come la presente dimostrano una volta di più che serve una gestione europea dei problemi: chi si dichiara europeista, invece di sparare ad alzo zero sull’Europa, dovrebbe favorire il processo di trasferimento delle competenze e delle relative risorse dagli Stati agli organismi europei. Il che concretamente significa lavorare per la costruzione degli Stati Uniti d’Europa”.

“La Conferenza sul futuro dell'Europa, che si aprirà il prossimo 9 maggio, è l'occasione per mettere anche questo tema al centro del dibattito”, conclude Giorgio Anselmi, “a condizione che non si voglia ridurre la Conferenza ad un esercizio di confronto sterile, che porti ad un maquillage dei Trattati, ma che si ponga l’obiettivo di far nascere un'Europa federale, come la pensavano i Padri fondatori. Se alcuni Stati membri non accetteranno questo progetto, è arrivato il tempo che i Paesi decisi a condividere una parte della loro sovranità in quei campi non più gestibili a livello nazionale vadano avanti, creando all’interno del quadro comunitario un nucleo integrato politicamente su basi federali”.
29 febbraio 2020"

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Nostra nota
Per l'esattezza l'U.E, ha un “governo” costituito da un membro ogni Paese cui vengono affidate le competenze esclusive. La 63enne cipriota Stella Kyriakifes è l'attuale “Commissario alla “Salute e Sicurezza alimentare”. Con tutto rispetto a lei osserviamo per inciso che anche senza particolari competenze “specifiche” esiste il comparto della “Salute” appunto affidato a quello che rappresenta un Paese minuscolo. Il territorio di Cipro è infatti circa uguale di quello della sola provincia di Bergamo, e per abitanti ne ha meno della somma di quelli di Sondrio, Brescia, Bergamo. E sappiamo tutti come lassù conti il Paese e l'autorevolezza personale dei Commissari.
Secondariamente vediamo non aspetti formali ma quelli sostanziali di cui del resto oggi abbiamo la dimostrazione visto che la Presidente della Commissione, cioè del “Governo europeo”, si è decisa – meglio tardi che mai ma comunque assai tardi  - di nominare una speciale task force con il compito di occuparsi di tutti i problemi connessi con il virus. Con quel che capitava in Cina e poi da noi e in Sud Corea era evidente il clima da tsunami destinato  a sconvolgere, e speriamo non a travolgere, la vita comunitaria. E l'Europa, tanto per non cambiare e per non smentirsi, non c'era e se c'era dormiva. La sveglia solo, - quale coincidenza! - quando quella bestia di virus s'è messa a parlare anche tedesco e francese.
Quanto alle considerazioni generali con le esortazioni e gli auspici non si va avanti e rischia di essere così, con possibilità di fratture, anche domani per la semplice ragione che per cambiare occorrono decisioni unanimi, finora dimostratesi una chimera.
(a.f.)

Aggiungiamo la riproposizione di un precedente nostro articolo:
Paradossalmente.
Coronavirus è preso sul serio in Europa. La nuova Presidente Ursula Von der Leyen ha convocato (1) la Commissione, cioè il Governo d'Europa per esaminare la situazione (2) del virus italiano. Ha svolto una dettagliata relazione su quanto fatto (3) e su quanto in programma (4) il Commissario alla Salute autorevolissimo perchè tedesco (5) che poi ha coraggiosamente deciso di visitare (6) l'Italia così invaso da questo virus (7) tornando a Bruxelles subito per varare una sporta di provvedimenti sanitari (8) ed economici (9).
L'Europa con l'adesione di altri 27 Paesi dimostra così (10) di essere particolarmente vicina all'Italia che ricambia esprimendo commovente gratitudine e imperituro ricordo.
Esaminiamo la verità punto per punto:

1.   Falso. Nessuna convocazione
2.   Falso. Nessun esame
3.   Falso. Nessuna relazione su quanto fatto perchè fatto niente
4.   Falso. Nessuna relazione su quanto in programma perchè siamo a zero
5.   Il Commissario non è tedesco bensì di Cipro, Repubblica che ha circa gli abitanti della provincia di Bergamo. Stella Kyriakides, 54enne psicologa, è deputata a Nicosia. Obiettivamente sarebbe altra cosa se Commissario fosse veramente tedesco/a
6.   Falso se ne sta lassù e se vien via l'Italia la vede dall'alto in aereo quando va a casa
7.   Falso. L'Italia non è “invasa” da questo virus che riguarda 10 Comuni su 7904
8.   Falso. Tutti i provvedimenti presi dall'Italia
9.   Falso. Tutti i provvedimenti in preprazione da parte dell'Italia
10  NO.    L'Europa sta dimostrando non di esserci vicina ma di essere lontana come la Luna (384.400 km medi) se non addirittura come il Sole (150 milioni di km)

Non, quindi, commovente gratitudine ma imperituro ricordo sì, di un'Europa con le mani in mano come niente fosse successo o stesse succedendo.
Del resto pecunia non olet, ma di e su questo si dirà.

GdS

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