Prossime elezioni comunali a Sondrio. Sindaco chi dopo Molteni?

4 settembre, data importante
Se scriviamo nei giorni di ferragosto programmandone la pubblicazione per le 8.40 di lunedì 4 settembre una ragione c'è, anzi due. Partiamo dalla seconda, quella, per così dire, di costume. 4 settembre, Santa Rosalia, come si chiamava la chiesetta nella via omonima di Chiavenna un tempo eretta con il contributo – e una reliquia – dei nostri emigranti a Palermo. Quel che conta è che il giorno 4 è un lunedì, da cui l'idea di programmare la pubblicazione per le 8.40.

1.  Perchè mai quest'orario? Semplice.
Sono tanti/e quelli che vanno al lavoro alle 8.30.Il tempo di assestarsi, di aprire il computer, di vedere le novità.
Fra questi tanti ce ne sono di quelli che non sono attratti dai Social ma preferiscono con i fatti le analisi dei fatti. Non le battute o i giudizi in un fiat ma la più impegnativa fatica di una lettura ragionata.
Fra questi una parte sceglie il nostro giornale. Possono interessare più o meno i nuovi articoli, possono essere condivisi o no ma c'è per questa categoria un punto fermo. E noi pubblichiamo prioritariamente per loro. Non i picchi di visite per l'episodio ma un'adesione costante per la linea del giornale. Per la linea, non necessariamente per le posizioni o per i contenuti

2.   Perchè la pubblicazione il 4 settembre e non subito, appena completato l'articolo?
La ragione è semplice. Inizia settembre, c'è ancora la coda nelle presenze turistiche. Questa coda si prosciuga ancora arrivando alla prima settimana utile di settembre. Il primo lunedì, appunto il 4 settembre che è anche, di fatto per chi si intende di queste cose, l'inizio della fase elettorale che si concluderà in primavera.
Ci interessa Sondrio, in primis perchè è la nostra città, secondariamente perchè parlare di elezioni, e fare previsioni, nello scacchiere  nazionale è come voler parlare dei pinguini di Askelu e sulla possibile loro diffusione. Seguendo le cronache quotidiane e volendone fare una sintesi bisognerebbe usare quel termine che (dal 1811) fino al 13 maggio 1950 aveva individuato il Comune di Castelsilano, termine sostituito dopo una quasi sommossa popolare comprensibilmente stufa di chiamarsi in quel modo. Ma a Roma è così.

Veniamo dunque a noi
Il 4 settembre si avvia la fase preelettorale. Non ci sono segni visibili. Non è come le stagioni che hanno precise date di inizio o come la stazione spaziale che passa sulla nostra testa con precisione assolta di giorni, ore, minuti, secondi, centesimi, millesimi e così via. L'inizio di questa fase è nelle cose e negli uomini. Lo si può vedere facendo un cammino a ritroso. Partiamo dalle elezioni amministrative per l'elezione del nuovo Sindaco. Nuovo perchè è finita per legge l'era Molteni (salvo due, pur improponibili, casi che vedremo) e quindi necessita passare ad altri il testimone.

Calendario elettorale
Diciamo fine marzo 2018 la presentazione delle candidature a Sindaco e delle liste. Se non ci sono deroghe legislative per la raccolta delle firme diciamo che verso il 10 15 di marzo i giochi dovrebbero essere fatti con tanto di sottoscrizione da parte dei candidati, Sempre a ritroso ora tocca alle liste per la cui formazione è però necessario sapere chi è il candidato Sindaco. A  metà febbraio max dovrebbe iniziare il 'reclutamento' il che significa che max a fine gennaio deve esserci il candidato Sindaco.
Consegue che la fase preelettorale che inizia lunedì 4 settembre si conclude venerdì 22 dicembre. Periodo natalizio per tradizione fino all'Epifania, sabato 6 gennaio. Lunedì 8 gennaio inizio campagna elettorale, prima parte, quella cioè di preparazione operativa.
A che pro questo excursus pluri-ebdomadario?
Domanda centrata e risposta lapidaria. Questa passeggiata virtuale sul calendario è quella che dovrebbe compiere chi vuol vincere le elezioni. La Stua di Palazzo Pretorio è destinata ad allontanarsi progressivamente per chi del calendario illustrato non tiene conto. La vittoria dipende ovviamente anche da altri fattori, ne parleremo, ma vale l'espressione matematica della “condizione necessaria ma non sufficiente”. In altri termini il rispetto del calendario è condizione essenziale, tanto più che questa volta da una parte manca la popolarità di Molteni mentre dall'altra è indispensabile un processo di costruzione ex novo.

Ancora Molteni se...
Sgombriamo il campo dalle due ipotesi 'improbabili' cui dianzi si è accennato. Esisono due possibilità, tecnicamente parlando, che Molteni possa candidarsi e, se votato, dedicarsi per un ulteriore quinquennio alla guida del Comune. La prima: la sfiducia da parte del Consiglio Comunale:
La seconda: le sue dimissioni. In entrambi i casi verrebbe il Commissario per la gestione corrente e per indire la consultazione elettorale. A questi punto non ci sarebbe più la continuazione dei due mandati alle spalle con il nuovo dopo la parentesi commissariale. Ipotesi tecnicamente possibili ma politicamente ed eticamente improponibili e persino controproducenti.

Diogene
Ergo, come Diogene e la sua lampada a ricerca dell'uomo così deve andare la ricerca senza, questa volta, la lampada. Non è infrequente che discutendosi 'di uomo' ovvero ricercando possibili figure si abbiano richiami ai programmi. Poteva avere una logica questo discorso quando c'erano i Partiti con divisioni nette, con Sindaci e Giunte di nomina consiliare, con competenze e risorse che mettono gli uni e gli altri in posizioni programmaticamente similari.
L'uomo. Non molto tempo fa abbiamo letto di possibili candidature di Provera e Sertori ovviamente sul versante di centrodestra. La cosa non ha avuto seguito perchè tanti, forse tutti, hanno condiviso quel che avevamo subito scritto e cioè che quella previsione era infondata.
1.  Prima ancora di accostarci ai riflessi politici di una simile candidatura fa premio la considerazione che lui dovrebbe scegliere fra lo scenario internazionale nel quale ancora si muove e il nostro scenario ristretto tra la Cappelletta della Cà Bianca e la Sassella. Per quanto riguarda il secondo, ne abbiamo già scritto allora. 2.   2.   Prima ancora di accostarci ai riflessi politici di quest'altra candidatura fa premio la considerazione che lui dovrebbe scegliere fra lo scenario nazionale nel quale opera in virtù del prestigioso incarico di responsabile della Lega per gli Enti Locali (Regioni comprese) e il nostro scenario ristretto tra la Cappelletta della Cà Bianca e la Sassella.
Stop, palla al centro. Chi si contende la prima, gettata in alto dall'arbitro? I nomi.

1.   Partiamo da sinistra. Quasi assodato che non vi saranno distinzioni, pur con liste diverse, sul candidato-sindaco. Già, ma chi? Scontato che vorrà dire la sua il Sindaco uscente, come tale, per un'ovvia esigenza di continuità politica ed amministrativa. Il pensiero, detto questo, va consequenzialmente alla Giunta attuale e in primis all'attuale Vicesindaco Iannotti per due concorrenti ragioni. Una quella per il ruolo svolto in questi anni, da Vice. La seconda perchè in diverse manifestazioni ufficiali lo abbiamo visto con la fascia tricolore a rappresentare Città e Comune. Una candidatura alternativa? Da persone vicine alla attuale Amministrazione si sussurra un secondo nome, quello dell'assessore al bilancio Busi, amministratore discreto dedito al suo ruolo con sobrietà ed efficienza. Un terzo nome, ma in subordine rispetto ai precedenti, potrebbe esserci passando in rassegna i consiglieri – meglio le consigliere – e loro esperienze politiche. Così non fosse, cercando all'esterno sarebbe come cercare un ago  in un pagliaio.

2.   Passiamo ai M5S. Corsa a sé di fatto senza possibilità, visti i precedenti sia in città che in provincia. Le ragioni che li premiano in campo nazionale mancano in buona parte qui dove complessivamente non si può non parlare di buona amministrazione, quantomeno sotto il profilo etico pur nelle differenze politiche e amministrative. Potranno però dire la loro nel caso, probabile, di ballottaggio.

3.   Arriviamo al centrodestra. Si è dimostrato in più occasioni che il dr. Molteni, salvo forse l'ultima tornata non ha mai vinto pur risultando eletto. Per un motivo o per l'altro nelle quattro occasioni che hanno portato o riportarlo nella Stua di Palazzo Pretorio è stato il centrodestra a spappolarsi riuscendo – Nobel dell'autolesionismo – a finire in minoranza pur avendo in città una sicura maggioranza politica. Senza lo spappolamento non sarebbe bastata a Molteni la sua personale popolarità.
Questa volta sembra che ci sia qualcosa di nuovo con la formazione di un unico gruppo consiliare, “Uniti per Sondrio” dai quattro precedenti. Non basta per vincere, è necessaria anche la Lega e qui nascono le difficoltà per le reciproche differenziazioni. Dicevano alcuni, dichiaratisi “stufi di perdere”, che o la capiscono che va scelto un candidato-Sindaco che piaccia a tutti gli interessati, con liste separate, oppure “perdere per perdere voteremo M5S. Il punto quindi è la scelta del candidato. Improvvisare non si può perchè il Comune di Sondrio richiede alla sua guida non solo competenza ma anche sensibilità politica nella accezione più ampia del termine.

4 settembre, pronti via!
Un dato comunque è certo. Chi parte prima un certo vantaggio lo ha anche solo sul piano pratico acquisendo consensi con l'offrire candidature nella/e liste elettorali. Abbiamo in precedenza definito un calendario di massima. Il voto sembra lontanissimo mancando al voto il 4 settembre ben 270 giorni circa. Per chi vuol vincere, chiunque sia, se lo ritiene lontanissimo corre un grosso rischio concedendo un vantaggio all'avversario (sempre che anche quello non pecchi di imprevidenza...).
f.
 

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