Elezioni. La riconferma di Della Vedova era (quasi) certa. Oggi è "possibile"

L'altro ieri, 3 gennaio 2018 per Della Vedova (quasi) confermato  con una precisazione chiara -: “La nostra non è una notizia captata dalle segrete stanze romane, né uno scoop di quelli da 'effetto annuncio' o minestrone di pettegolezzi politici. La riconferma di Benedetto della Vedova, senza fatti nuovi è (quasi) scontata”.

Ieri, 4 gennaio 2018
La riconferma di Benedetto Della Vedova, visti i fatti nuovi, non è più “(quasi) scontata”.

Analizziamo il percorso seguito.

Fase prima, quella dell'incertezza. E' in campo Emma Bonino con il suo patrimonio di credibilità a sinistra fiancheggiata dal segretario Radicale Riccardo Magi e  dal Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova nato a Sondrio, cresciuto aTirano, residente a Milano (un punto a suo favore questo ruolo ufficiale).

Fase seconda con una mina sul percorso: le firme da raccogliere per presentare i candidati. Un obbligo che non hanno i Partiti rappresentati in Parlamento. Norma pedestramente anticostituzionale ma intanto c'è e non può non essere applicata. Un punto a sfavore pressochè esaustivo,

Fase terza: Confronto-trattativa con il PD. Si apre una prospettiva.

Fase quarta-a. Discorso chiuso. Esame della situazione e conferenza stampa clamorosa. La Bonino: “Andiamo da soli al voto”. Suicidio elettorale ma grande valore simbolico sotto il profilo politico. Le quotazlonl di Della Vedova per i più da considerarsi azzerate.
Fase quarta-b ma da noi vista diversamente. A nostro avviso a questo punto era quasi fatta per il suo ritorno in Parlamento e ne dimostriamo la ragione. Abbiamo parlato di suicidio politico. Se la cosa andasse avanti così il PD pagherebbe un prezzo molto pesante, e lo sanno tanto è vero che da diversi settori interni sono venuti incitamenti a trovare una soluzione. Il PD non avrebbe scelta. La via dell'intesa non è peraltro ardua e l'intesa comprenderebbe anche la rappresentanza. A questo punto Della Vedova e per il ruolo svolto e per l'esperienza di Governo sarebbe (quasi) certo.

Fase quinta. Le cose cambiano radicalmente e le fa cambiare Bruno Tabacci - che in Valtellina ricordiamo in quanto nel 1987 nominato Presidente della Regione proprio il giorno prima che cominciasse la terribile calamità -. Presidente del “Centro Democratico” che non ha l'obbligo di raccogliere 25.000 firme in quattro e quattrotto come gli altri Partiti risolve la situazione concedendo alla Bonino il collegamento. Centro Democratico e +Europa dovranno ora singolarmente vedersela anche col PD per la necessaria alleanza.

E dunque Della Vedova? Torniamo alla incertezz, sia pure non nelle stesse dimensioni, perchè occorre passare ai numeri e per Collegi e per loro potenzialità.

Conclusivamente diciamo che la riconferma passa da certa a possibile anche se gli auguriamo che da possibile nei prossimi giorni ridiventi certa.
a.f.

 

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