CONDOLEEZZA RICE DA’ RAGIONE ALLA GAZZETTA DI SONDRIO

Secondo lei "in Irak commessi errori a migliaia"

In un articolo dal titolo “Rice ammette: in Irak commessi errori a migliaia” Roberta Miraglia, inviata de “Il Sole – 24 Ore” a pagina 4 del quotidiano finanziario riporta le affermazioni del Segretario di Stato Condoleezza Rice, quella che potrebbe anche diventare la prima donna-Presidente degli Stati Uniti.

Non si è affatto tirata indietro, dato che leggiamo espressioni del tipo “Gli Usa in Irak hanno commesso errori. A migliaia” anche se poi difende la linea di Bush dicendo che l’obiettivo strategico, la cacciata di Saddam e del suo regime, era del tutto giusto.

Salva Bush ma, di fatto, non Rumsfeld. E’ il Segretario alla Difesa il principale imputato non solo degli analisti ma anche della pubblica opinione statunitense e, probabilmente, anche di qualcuno all’interno dell’Amministrazione Bush.

Se sono stati commessi “migliaia di errori” ci saranno bene i responsabili, soprattutto, anche se non solo, dentro al pentagono.

Quando venivano dal nostro continente inviti alla cautela sprezzantemente Rumsfeld fece conoscere il suo parere. Secondo lui a parlare “era la vecchia Europa”. Prodi, allora Presidente della Commissione europea, solitamente non proprio facilissimo alle battute, ne coniò una calzante: “no, è la saggia Europa che parla”.

Questione di cromosomi.

Tempo fa in un nostro articolo uscimmo con questa battuta “Bush si è impantanato in Irak perché non aveva letto La Gazzetta di Sondrio e si è fidato di Rumsfeld!”. Allora avevamo scritto che le nostre riserve, le nostre critiche, le nostre negative previsioni (avremmo preferito prendere un abbaglio!) non erano motivate come tante altre da un antiamericanismo così diffuso specie a sinistra.

Noi scrivevamo “da amici degli americani” e ritenendo che tocchi in primo luogo agli amici richiamare all’ordine o comunque alla ragionevolezza chi sta uscendo dal seminato. Il risultato è stato quello che la futura prima donna-Presidente degli Stati Uniti ha detto: migliaia di errori (anche se, ovviamente, ha cercato di temperare con l’opinione che comunque il regime di Saddam andava dissolto).

Il patrimonio di solidarietà, in gran parte sincera, per gli Stati Uniti per l’11 settembre, è stato, anche questo, anzi di più, dissolto come il regime di Saddam. Sprecato.

Il terrorismo, che in Irak non albergava e che da Saddam non aveva aiuti di sorta, c’è ancora.

Una pre-guerra civile infuria tra Sciti e Sunniti.

Il governo “democratico” è tanto democratico che ancora adesso non sono riusciti a mettersi d’accordo nonostante le pressioni americane e non solo.

I Palestinesi, già eredi degli antichi Filistei e quindi cromosomicamente non proprio in idilliaci rapporti con gli Ebrei, votano e a chi consegnano il Governo? Ad Hammas, all’ala oltranzista e terrorista.

Stati Uniti ed Europa cosa fanno? Bloccano gli aiuti ai Palestinesi. Israele è soddisfatto per la mossa ma è una mossa dal corto respiro per due ragioni. O da un lato si esaspera la situazione (senza aiuti tanta gente non prenderà lo stipendio ma non se la prenderà con Hamas bensì con l’Occidente) con le conseguenze del caso, oppure lo stesso Hamas busserà alla porta dei Paesi arabi. Un po’ di petrodollari per non avere grane, e senza condizionamenti…

Potremmo poi inoltrarci sul versante economico-finanziario, ma anche dentro le cose interne degli USA per completare un quadro desolante.

C’è una novità, una grande novità: questa dichiarazione – ripetiamo - del la futura prima donna-Presidente degli Stati Uniti. Ammettere miglia di errori è un passo importante in quanto può consentire perlomeno di non farne altri. Nel cambio di strategia, e di tattica, ci sarebbe qualcosa da fare subito, non alla carlona (e cioè alla Rumsfeld per intenderci) ma con le opportune intese anche con gli Sciti: un passo verso i Sunniti, anche magari con la liberazione, se occorre con l’esilio, se non di Saddam quantomeno di altre figure a cominciare da Terek Aziz.

Ci vorrebbe la saggezza europea – sembra che Condoleezza Rice ne abbia a sufficienza – in un mix con il pragmatismo arabo. GdS

GdS
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