ISIS. Dottrina estremista ma anche disegno politico

Si chiama ISIS (Stato Islamico dell’Iraq e di al-Sham) e della sua ultima metamorfosi (lo Stato Islamico – IS) ed é a questo punto incorporato nel vocabolario dei mezzi di comunicazione, dei pubblici uffici e dei think tank di tutto il mondo. Il gruppo jihadista che sta procedendo tra l'Iraq e la Siria non rappresenta tuttavia un’innovazione all’interno della macchinosa rappresentazione sociopolitica del Vicino Oriente. Si deve risalire a circa dieci anni or sono con l’apparizione di al-Qaida in Iraq (AQI). Chi sono i jihadisti dell'IS e da dove giungono?  Qual è lo spazio occupato ed i mezzi logistici e finanziari? Cosa è il Califfato? L'IS, non è solamente composta da estremisti islamici messi in azione da una dottrina estremista ma é anche un disegno politico, che pretende di prefiggersi e per il quale lotta.

E’ stato nello scorso giugno che Abu Bakr al-Baghdadi ha gridato ai quattro venti la rinascita del Califfato da una moschea di Mosul,  ed ha anche proclamato una vera e propria rilevanza politica.  Noi occidentali però non abbiamo approfondito  l’importanza del Califfato.

Il Califfato sorge come Istituto alla morte del Profeta Maometto, con la nomina dei suoi successori designati a guidare la comunità dei fedeli (ummah). Fu un avvenimento storico quasi favoloso per l'Islam radicale, ovvero l’età d’oro dell’Islam. La caratteristica fondamentale del Califfato è quella di esibirsi come punto di riferimento per l’intera ummah senza precisi confini nazionali.

È piuttosto complicata la presenza dell'IS sul campo di battaglia. Ricaviamo da alcuni dati la strategia delle forze di al-Baghdadi che consente loro, di spostarsi prontamente sul territorio e di cambiare strategia e obiettivi nel giro di pochi giorni, anche di ore. Il gruppo possiede due roccaforti - punto strategico. Raqqa in Siria e Mosul in Iraq. Le sue principali aree di operazione restano il nord est della Siria e una lunga striscia di territori iracheni che da Niniveh e al-Anbar si estende a nord e a sud di Baghdad fino a giungere a sfiorare i confini orientali del Paese nel governatorato di Diyala. I fronti più cocenti paiono essere nell’attuale situazione la periferia di Aleppo e i territori attorno alla diga di Mosul.
(Notizie tratte in parte da notiziari ISPI) – Carlo Mola

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