45 anni fa la marcia verde su territori che sono Regno del Marocco

Strategia solidale: Medicinali d'urgenza a 15 Paesi per lotta contro Covid19

All’alba del 6 novembre 1975, un corteo di 350.000 marocchini si ritrovo’ nel deserto sahariano per una marcia che durò diversi giorni. Il Sovrano Hassan II intendeva liberare il Sahara marocchino dalla presenza spagnola, come aveva promesso a suo padre, all’indomani dell’Indipendenza del Marocco. Un atto pacifico e civile che voleva dimostrare la piena sovranità di uno Stato su di una regione da sempre facente parte del Regno del Marocco.

Oggi il Marocco e il suo sovrano non solo correttamente si trovano a riaffermare i principi che portarono alla decisione pacifica del compianto Re Hassan II ma anzi attraverso un intelligente progetto di regionalizzazione vogliono fare dell’intero Regno un zona di sviluppo e progresso per tutta la regione del Nord Africa.

Oggi il Marocco grazie allo status di cooperazione avanzato riconosciuto con l’UE da un lato e con gli Stati Uniti d’America dall’altro è una Nazione destinata ad essere un ponte tra mediterraneo, Europa e America.

Sostenere il Marocco, vuole dire aprire una nuova pagina nella storia delle relazioni economiche, politiche e sociali dell’africa settentrionale, Europa e degli Stati Uniti d’America.
Per questo credo che la politica italiana debba seriamente riflettere sull’importanza dell’unità nazionale marocchina.

Difendere l’unità nazionale del Marocco, appoggiare nel suo progetto di “ammodernare nella tradizione” lo Stato marocchino significa appoggiare la Pace, il progresso e lo sviluppo non solo del popolo marocchino ma anche di tutta la regione.
L’Italia deve fare una chiara scelta di campo e dare il suo pieno appoggio a S. M. Mohamed VI incrementato la cooperazione internazionale, lo sviluppo economico di questo Paese e sostenere la piena sovranità nazionale nel Marocco nelle sedi internazionali.
Difendere l’unità nazionale del Marocco, vuole dire riaffermare i valori pacifici che furono alla base della “Marcia Verde”, difendere la stabilità di una Nazione, pacifica, aperta e pluralista.

Fatta questa doverosa premessa passo ad analizzare il discorso che Sua Maestà Mohammed VI ha fatto in occasione del 45° anniversario della "Marci Verde" , un anniversario contratti dalla crisi pandemica del Covdi 19 ma , allo stesso tempo da alcune importanti conquiste per il Marocco.

Come sempre Sua Maestà ha dimostrato di essere profondamente legato al suo popolo e da statista quale è , comprende appieno il sentimento del popolo. La "Marcia Verde" fu atto di patriottismo, di attaccamento alla Nazione, ai suoi valori più profondi e reali. Ma fu un atto anche spontaneo nel quale nel solco della tradizione marocchina che vede il popolo legato alla Monarchia e quest'ultima interprete dei valori del popolo . Possiamo dire che Sua Maestà Hassan II continuò l'opera del suo avo e che la "Marcia Verde" fu la continuazione della "Rivoluzione del Re e del popolo" che anni prima aveva portato all'indipendenza il Regno.

Ma proprio perché atto spontaneo lo spirito della "Marcia Verde " denota il suo carattere autenticamente popolare . Questo spirito si è dimostrato vincente nella prima fase del confinamento dovuto all'emergenza del Covid 19 , quando il Sovrano , con lo stesso spirto patriottico e volontario . Nel quale popolo e Sovrano hanno agito con cuore solo ed una anima sola, una emergenza che ha visto unito lo Stato ai cittadini responsabilizzando i singoli nel quadro di un nuovo e rinnovato "contratto sociale" .

La prima fase dell'emergenza pandemica è stata vissuta con quello stesso patriottismo e senso di volontariato che animarono la "Marcia Verde" . La stesso slancio patriottico ma mai nazionalista che ha spinto il Sua Maestà non solo ad occuparsi del proprio popolo ed essere alla testa della Nazione in un momento di crisi sanitaria ma che ha dimostrato la generosità del Regno nei confronti di altre Nazioni con  l’invio di aiuti medicinali d’urgenza ai 15 paesi africani nella lotta contro Covid19, nella fattispecie Burkina Faso, Camerun, le Comore, Congo, Swaziland (Eswatini), Guinea, Guinea-Bissau, Malawi, Mauritania, Niger, Repubblica democratica del Congo, Senegal, Tanzania, Ciad e Zambia.

Sua Maestà Mohammed VI, nella nuova lotta contro un occupazione non territoriale , ma in una crisi sanitaria, si è messo a capo del Suo popolo come suo Padre, guadando i marocchini in modo spontaneo e patriottico nella guerra contro la pandemia.

Marco Baratto
Forum Lombardia Marocco

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