Ponte di Genova e MES: cvd

Il ponte di Genova
La Ministra delle Infrastrutture De Micheli (PD) ha deciso: il ponte ex Morandi va consegnato alle società dei Benetton in quanto tuttora concessionarie. Decisione avversatissima dai M5S ma, rebus sic stantibus inevitabile. Non è pensabile infatti che l'autostrada arrivi sino all'imbocco del ponte e lì cambi gestione per riprenderla dopo poco più di un km. Non entriamo comunque nel guazzabuglio decisionale di questi giorni con al centro quella revoca che pare questione di vita o di morte per i grillini.
Ci riferiamo alla comunicazione, a sorpresa, della Ministra, seguita a minuti dalla reazione ufficiale dell'on. Crimi che ha riproposto ipso facto la questione revoca.
Immediatamente dopo è girato l'interrogativo se il Premier fosse a conoscenza o meno.
a)  Secondo logica politica il Premier avrebbe dovuto essere informato. Se non lo fosse stato sarebbe non solo una scorrettezza ma anche a un macigno politico per ragioni più che evidenti
b)  Se lo era stato volere o volare è il Premier ad avere politicamente sbagliato.
In altri tempi la politica avrebbe richiesto ben altri etici comportamenti.

MES
Da mesi si discute sul MES. La decisione di massima, dietro le quinte come la gran parte delle importanti decisioni europee, è stata già concordata da Gualtieri e fin dalle battute iniziali del consesso europei per cui esso il PD battersi a favore nonostante siano contrari o grillini e le opposizioni.
Perchè diciamo che si tratta di scelta acquisita? Per la dichiarazione, al termine del primo incontro dei 27, del Ministro olandese, sintetica ma eloquente: “sono soddisfatto”. Se lo è lui ahimè non c'è da esserlo noi.
GdS

Politica