Centro-destra all'opposizione (salvo una situazione paradossale)

Chi più ne ha più ne metta
(Alberto Frizziero) Ci riferiamo alle proposte di superamento della crisi in tal grande numero da far pensare ad analoga situazione quando ci si avvicina a un evento importante nel calcio. Almeno dieci milioni sono quelli che indossano l'abito e il ruolo di allenatori della nazionale, sparsi per bar, luoghi di lavoro, piazze, treni dei pendolari, fedeli sul sagrato dopo Messa, ognuno appunto con la sua proposta. Oggi non di calcio ma di politica. Anzi, di una quasi  politica.
Visto che non è proibito dare un giudizio, anzi è gratis darlo, aggiungiamo il nostro, lineare, semplice.

Quesito di base: si va al voto o no?
Induttivamente:
Se si vota, rebus sic stantibus, stravince il centro-destra che addirittura, salvo tonfi nella gestione di Governo, allunga lo sguardo oltre la prima legislatura. Non ce n'è per nessuno. I Grillini, dopo TAP, TAV ed altro nella migliore delle ipotesi la conserverebbero ma realisticamente ridurrebbero la loro forza. Il PD continuerebbe nella sua diaspora interna con conseguente indebolimento esterno. Leu, sostanzialmente il settore ortodosso ex PCI a suo tempo dato al 7% e da personaggi autorevoli al 17% non ha niente da guadagnare, obiettivo il 3%, lo stesso degli europeisti.
Sarebbe dunque il momento di una sorta di unione sacra – ma laica – all'insegna, per dirla con Grillo del 'fuori i barbari', l'invettiva coniata da Giuliano Della Rovere, noto come Papa Giuliano secondo e di carattere simile al comico ligure.

Come?
Tutti insieme avendo come bandiera il Presidente Conte. Ci sono fonti di grattacapi. PD e Grillini se ne sono dette, e fatte, di tutti i colori, Renzi e Di Maio in primis. Il segretario Zingaretti non ne vorrebbe sapere perchè sarebbe “il sistema per far arrivare Salvini al 50% (conta meno, pur essendo un bel bastone fra le ruote, lo scontro violentissimo fra lui e la Sindachessa di Roma terzo incomodo il Ministri dell'Ambiente. Attriti anche PD-Leu. Guai sì ma non da paragonarsi a Salvini, in definitiva.

Tutto chiaro
Tiriamo allora le somme.
Renzi il più gasato contro il voto. Ha una predominanza interna al PD sia al Senato che alla Camera, ritorna in circolo ed evita l'emorragia di parlamentari a lui vicini che avrebbe se ci fossero le elezioni. Zingaretti non può far altro che adeguarsi. Leu e europei non chiedono di meglio. Grillini ringraziano per il salvagente chiedendo in cambio solo il voto-bandiera della eliminazione di 345 parlamentari. Quelli che invece ci sono ancora sotto sotto ovviamente sono contro il voto dato che ne manderebbe a casa parecchi. E poi qualcuno accarezza l'idea di un governo temporaneo ma addirittura di finire normalmente la legislatura. Va infatti tenuto conto che la gestione governativa sarebbe al 90% in mano al PD che sa governare lasciando al M5S che non sa ancora governare solo qualche contentino d'immagine. M5S che in questo modo nel tempo quasi sparirebbe assorbito per gran parte dal PD. Fisiologico cannibalismo politico

Già, ma Salvini?
La situazione politica nazionale è di una evidenza palmare.
ma
la situazione parlamentare è di una evidenza palmare.
Non può lui, non possiamo noi, pensare che il Presidente della Repubblica dica di no a chi dovesse arrivare con una maggioranza alle spalle. Vero che in base a sondaggi ormai attendibili il Paese è con lui e con il centro-destra ma i gruppi parlamentari no.

Paradossale
Dopo aver depositato la sfiducia la Lega non dovrebbe votarla. Mossa tattica ma che potrebbe avere carattere sostanziale. Periodo ipotetico del terzo tipo

Ruolo del centro-destra
Il centro-destra deve abbandonare l'idea, almeno nel breve tempo, di andare a Palazzo Chigi.
Deve consolidare il consenso nel Paese e per questo l'unica via è quella di puntare approfonditamente sui contenuti in stretto raccordo con la “società civile” in particolare con il mondo della produzione. Poi e con una politica coordinata con le autonomia regionali e locali. Se non lo fa spazio non ce ne sarà. Se lo fa è solo questione di tempo il passare all'incasso anche perchè non mancherebbero problemi all'interno della nuova maggioranza.

Prosit
L'immagine rende l'idea della situazione

 

Alberto Frizziero
Politica