PD; a Roma imparino da Sondrio

Lettera di un 'compagno' demoralizzato

Riceviamo:

Renzi ha festeggiato il decimo compleanno del PD con una cerimonia alla quale non sono stati presenti molti autorevoli orfani. Glieli ricordo io: Occhetto, D'Alema, Fassino, Franceschini, Bersani, Epifani. Nello stesso periodo i capi di Forza Italia sono stati Berlusconi, Berlusconi e ancora e sempre Berlusconi. Della Lega Bossi e Salvini. Alleanza Nazionale fino a quando c'è stata Fini e poi Fini e ancora Fini.
Occhetto se ne è andato. D'Alema se ne è andato. Bersani se ne è andato. Epifani se ne è andato. Con loro se ne è andato un grande patrimonio di idee, di esperienza, di impegno, della tradizione. Berlusconi forse no perchè il centro destra dove ancora compattarsi ma Grillo sì; lui ringrazia.
Con loro sono spariti i compagni della nostra roccaforte di Sesto San Giovanni (Breda, Marelli, Falck), i portuali di Genova, gli operai del Lingotto di Torino, quelli dell'Alfa di Arese, gli imborghesiti dell'Emilia-Romagna. Cascano le braccia al punto che se fossi un praticante dovrei andare ad accendere candele su candele davanti a quello che penso sia stato il primo vero compagno della storia per la sua apertura ai deboli che dovrebbe essere il primo e principale punto della nostra azione politica. Senza un miracolo io ed altri compagni, che però non lasceremo nostro Partito, pensiamo che sarà difficile rimontare in tempi brevi.
Siamo in un periodo di grande batoste elettorali in tutta Europa. Volete seguire questo andazzo con i sacrifici che il capitalismo finanziario ci impone? La sinistra sbrindellata non vince. Se non si riducono le tasse non vince. Se Geltiloni fa quello che ha detto, approvazione dello jus soli contro il volere di gran parte dei connazionali, altra batosta. C'è bisogno di prendere esempio da quello che succede dove i compagni non giocano a chi si divide di più e così le elezioni le vincono.
L'esempio viene a Sondrio dove la 20 anni ininterrottamente (non ininterrottamente - ndr ) la sinistra vince. Non solo non si deve fare a Sondrio quello che fanno a Roma ma addirittura si deve dire ai compagni di Roma di copiare i nostri di Sondrio.

Un compagno del '59

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