Uscito il DPCM. Province: cosa cambia. Cittadini fregati

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 settembre 2014 . Criteri per l’individuazione dei beni e delle risorse fi nanziarie,umane, strumentali e organizzative connesse con l’esercizio delle funzioni provinciali”.
Due le cose che ci interessano. La prima i soldi, la seconda il personale. Intanto, personale opinione ma realistica, l'idea che si ha è che in sostanza il provvedimento sia stato redatto pensando soprattutto al passaggio tra le Province e le nuove aree metropolitane. Lo dice la norma secondo cui la Provincia tiene una quota di risorse per svolgere funzioni fondamentali in relazione ai rapporti attivi e  passivi  oggetto  della  successione
Per quanto ci riguarda la Provincia continuerà a svolgere quello che faceva prima nei settori previsti come da tabella successiva. Due le variabili. La prima riguarda le materie che restano una volta dedotte da quella sinora svolte quelle definite dalla nuova normativa, materie che dovrebbero andare, secondo i dilettanti allo sbaraglio padri di questa pseudoriforma, o ai Comuni o alle Regioni. La seconda le risorse. Non ci sono per fare semplicemente quello che veniva fatto prima e siccome il personale non si tocca, salvo la possibilità di spostarlo, come si fa a scegliere dove tagliare? Si può, per fare un esempio, tagliare corse di bus, ma il personale resta e il risparmio è quello minore, il carburante. Si possono tagliare i capitoli dei sistemi bibliotecario e museale ma il grosso, le spese del personale, restano. Eccetera. Vediamo cosa dovrebbe cambiare, in attesa, fra l'altro, del definire il quadro delle funzioni già in precedenza delegate dalla Regione.

Il nuovo dal 1 gennaio 2015
La Legge 56/14 assegna alle Province funzioni fondamentali
AMBIENTE: Pianificazione territoriale, tutela e valorizzazione dell’ambiente;
TRASPORTI E VIABILITA’: Pianificazione dei trasporti, costruzione e gestione strade provinciali
SCUOLA: Gestione dell’edilizia scolastica e programmazione provinciale della rete scolastica (si veda in calce – x -)
ASSISTENZA AI COMUNI: Assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, raccolta ed elaborazione dati
PARI OPPORTUNITA’: Controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità
D’intesa con i Comuni interessati, Stazione Unica Appaltante, monitoraggio dei servizi e organizzazione di concorsi e procedure selettive.
La Legge 56/14 stabilisce che debbano mantenersi in capo alle Province quelle funzioni collegate alle fondamentali e decide che le altre funzioni vadano riorganizzate.
Stato e Regioni sono chiamati a stabilire quali siano e a chi assegnarle e hanno il compito di ‘riordinare‘ le funzioni delle province.

Oggi e fino al 31.12
Fino al 31 dicembre 2014 le Province sono tenute ad esercitare le funzioni assegnate dalle Leggi statali e delegate dalle Regioni. Per macro-aree sono:

TRASPORTI: Viabilità provinciale, gestione del trasporto pubblico locale provinciale.
AMBIENTE: difesa del suolo, organizzazione dello smaltimento rifiuti, disciplina delle acque, caccia e pesca nelle acque interne, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, Protezione Civile.
SCUOLA: gestione delle scuole superiori, programmazione dell’offerta formativa (si veda in calce – x -)
TERRITORIO: programmazione territoriale ed urbanistica
SVILUPPO ECONOMICO: agricoltura, industria, commercio e artigianato
LAVORO: gestione dei centri per l’impiego
FORMAZIONE PROFESSIONALE : programmazione e gestione
CULTURA: Gestione biblioteche, musei e pinacoteche, valorizzazione dei beni storici, artistici e attività culturali
TURISMO, SPORT E TEMPO LIBERO: promozione, valorizzazione e organizzazione delle attività
SOCIALE: sanità, assistenza all’infanzia, disabili e altri servizi sociali
ASSISTENZA AI COMUNI: servizio tecnico amministrativo.

Ignoranza 1
Si noti l'ignoranza abissale di quanti sostenevano che le Province erano Enti inutili, che non facevano niente.

Ignoranza 2
Si noti l'ignoranza abissale di quanti giustificavano la soppressione delle Province, che ci sono ancora, con il risparmio, un risparmio che si è visto non ci sarà

Ignoranza 3
E poi l'ignoranza abissale sui conti. Il costo annuale della Pubblica Amministrazione è di € 827,175 miliardi e così diviso: 69,3% Stato - 19,9 Regioni - 9,5 Comuni - 1,2 Province  (10mld e 350). Sono intervenuti sul parente povero. Già, ma si doveva dare in pasto alla platea qualcosa. Le Province servivano allo scopo. Alla faccia dei cittadini, almeno di quelli che hanno bisogno dei servizi.

La perla.
Il DPCM arriva ora sulla Gazzetta Ufficiale, dopo due mesi dal varo e mesi da quando se ne discuteva. Ebbene all'articolo due, comma secondo si legge: “...province, anche quelle destinate a trasformarsi in città metropolitane, effettuano, entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale , una mappatura dei beni e delle risorse connesse a tutte le funzioni, fondamentali e non, alla data di entrata in vigore della legge...”. Dilettanti allo sbaraglio! Ma non si vergognano a dare 15 giorni di tempo? Risponderebbero che devono fare così perchè le scadenze al 31.12 sono ormai vicinissime. E allora perchè prima si è dormito? In parte per incapacità ma in parte anche per uno sconquasso anche tecnico prodotto da una ignoranza collettiva e da una conduzione alla Carlona dei problemi che ha portato non alla soppressione delle Province – che ci sono ancora e che che poi si chiameranno Enti di area vasta con il criterio però che se non è zuppa è pan bagnato – ma dei servizi. Il massimo. Cittadini fregati.
GdS
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- x - Esempio: Scuola
La funzione scuola assegnata alle Province si traduce nella gestione ordinaria e messa in sicurezza delle oltre 5.100 scuole superiori italiane in cui studiano 2 milioni e 500 mila studenti . Vuol dire:
Pagamento affitti per le sedi scolastiche
Spese per riscaldamento, utenze elettriche, telefoniche, acqua
Pulizia e manutenzione aree verdi
Piccola manutenzione
Acquisto arredo scolastico
Acquisto materiale laboratori
Acquisto materiale palestre
Assistenza e trasporto alunni disabili
Opere di messa in sicurezza: smaltimento amianto, adeguamento normative antincendio, presidi per disabili, ripristino elementi strutturali deteriorati
Investimenti: costruzione

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