I primi passi del Presidente della Provincia Della Bitta

Da domani in pista anche il Consiglio Provinciale

Domani martedì 21 ottobre, alle 17, è convocato il nuovo Consiglio Provinciale che si troverà un po' spaesato nell'ampio Salone del Consiglio. Sono infatti solo in 10, col Presidente e il segretario 12, che dovranno vedersela con il seguente ordine del giorno:

1. Esame della condizione della eleggibilità e della compatibilità degli eletti e convalida del presidente e dei  componenti del nuovo consiglio provinciale.

2. Giuramento del presidente.

3. Presentazione linee programmatiche relative al mandato amministrativo 2014/2018 (mandato del Presidente 4 anni. Quello dei consiglieri è di due anni. Cavolata più cavolata meno a Roma l'IG Nobel se lo sono meritato)

4. Definizione degli indirizzi generali in ordine alle nomine e alle designazioni di rappresentanti della Provincia di Sondrio presso enti, aziende e istituzioni.

5. Norme di prima operatività organi della Provincia.

Intanto vediamo i primi passi del neo Presidente

1) Della Bitta: “Così non si può continuare. nel 2015 consegneremo le chiavi”

“Il gioco delle tre carte”, tagli, tagli, ancora tagli. Come fa la Provincia a garantire i servizi?

“Tagli alle Province,“Il gioco delle tre carte del Presidente del Consiglio prosegue, dopo gli ottanta euro elargiti ai cittadini con i soldi di Comuni e Province, oggi Renzi annuncia di voler abbassare le tasse, allo stesso tempo però si prevedono ulteriori 500 milioni di euro di tagli per le nuove Province e per le Città Metropolitane d'Italia. Una contraddizione in termini che di fatto porterà gli enti a dichiarare il dissesto finanziario”.
Questo il commento del neoeletto Presidente della Provincia di Sondrio, Luca Della Bitta a poche ore dall'inizio della prima seduta dell'Osservatorio Regionale istituito in seguito all'accordo fra Governo e Regioni per monitorare l'attuazione della riforma Delrio e per aprire il confronto rispetto al trasferimento di funzioni e competenze ai nuovi enti.
“Ma di che cosa vogliamo parlare - dichiara Della Bitta - di quali funzioni o competenze se non vi saranno nemmeno le risorse per garantire gli attuali servizi”.  I conti sono presto fatti e rispetto alla Provincia di Sondrio si traducono nelle seguenti cifre.
Nel 2014 sono stati attuati 3 tipi di tagli: due in base al decreto legge 66 del 2014 per un totale di oltre 2 milioni e 600.000 euro, che dovranno essere trasferiti al Ministero dell'Interno entro il 15 ottobre, ovvero domani, e uno in base al decreto legge 95 del 2012 pari a 765.330 euro (già versati al Ministero dell'Interno). Nel 2014 dunque i tagli subiti dalla Provincia di Sondrio sono stati pari a oltre 3 milioni e 400.000 euro.
Ancora più preoccupante la situazione che si profila per il 2015. La stima - si attendono i decreti - si aggira intorno ai 4 milioni e 350.000 euro, milioni che dovrebbero, sulla scorta dei nuovi 500 milioni sottratti agli enti locali, lievitare arrivando così a 7 milioni e 400.000 euro.
“Il bilancio di Palazzo Muzio, al netto delle spese correnti, è di circa 27/28 milioni di euro - spiega il Presidente Della Bitta - il Presidente Renzi a questo punto dovrà spiegare a noi amministratori, ma soprattutto ai cittadini, come si potranno garantire i servizi minimi. Basti considerare che solo il trasporto pubblico locale ha un costo di circa 6.5 milioni di euro all'anno, non parliamo poi della manutenzione di scuole ed edifici pubblici e delle strade. Se nel 2014 è evidente una situazione di pre-dissesto – ribadisce Della Bitta - nel 2015 consegneremo le chiavi della Provincia dichiarando il fallimento.
Ma quali competenze o funzioni potranno chiedere la nuove Province alla luce di questa situazione? Ciò che più mi amareggia fra l'altro è, che ancora una volta, il Governo non faccia alcuna distinzione fra gli enti virtuosi che hanno sempre rispettato e applicato le leggi, comprese quelle irrazionali come il Patto di Stabilità (che lo stesso Renzi ha pubblicamente rinominato Patto di Stupidità), e quegli enti ai quali lo Stato (ovvero tutti noi) ha sempre colmato vergognosi buchi di bilancio. L'ho annunciato e lo ribadisco - conclude Della Bitta - il mio impegno sarà totale perché Valtellina e Valchiavenna possano raggiungere l'agognata e quanto mai meritata autonomia, ma le premesse generali sono davvero preoccupanti. Gli annunci demagogici mi spaventano ancora più dei tagli, quel che è certo però è che con i nuovi balzelli imposti da Roma i territori, privati delle risorse per garantire i servizi ai cittadini saranno sempre più periferia di un impero senza alcuna voce in capitolo rispetto a scelte e progetti strategici per il futuro del nostro Pese. I valtellinesi e i valchiavennaschi non meritano tutto ciò. Daremo battaglia fino alla fine facendo sentire la nostra voce con coraggio e determinazione. Valuteremo ogni azione possibile senza escludere scelte e iniziative radicali. Così non si può continuare”.

2) “Visita alle dighe, prosegue il dialogo per una vera autonomia”
“A pochi giorni dalla mia elezione la visita del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è un evidente e concreto segno di attenzione al nostro territorio e ad una questione, quella della gestione della risorsa acqua, che ha contraddistinto l’operato e le azioni della precedente Amministrazione, nonché il punto di partenza dell’attività che il mio governo intende portare avanti con determinazione e coraggio per concretizzare il raggiungimento di una vera autonomia”.
Questo il commento del presidente della Provincia di Sondrio, Luca Della Bitta, che ieri ha accompagnato il presidente Maroni, insieme al sottosegretario Ugo Parolo, alla scoperta del complesso sistema di produzione idroelettrica.
“Valtellina e Valchiavenna - ha ricordato Della Bitta - forniscono quasi il 50% di energia idroelettrica alla nostra regione, va da sé che il ruolo della nostra Terra si conferma fondamentale nel complessivo quadro energetico lombardo. La giornata di ieri, dunque - conclude Della Bitta - non può che essere di buon auspicio rispetto alle ormai note istanze che la Provincia ha sempre ribadito rispetto ad una fattiva partecipazione alla gestione di questa grande ricchezza di cui la nostra Terra abbonda. Il mio auspicio, quindi, è quello di poter trovare ascolto e attenzione a tele riguardo presso la Regione perché la riconosciuta “specificità montana” possa tradursi in atti concreti e strategici per il futuro delle nostre comunità”.

3) “E' tempo di agire insieme e con coraggio”
“Comprendo l'agitazione del segretario provinciale del Partito Democratico che si è reso conto di essere l'unico tra i suoi colleghi lombardi a non aver potuto festeggiare dopo le ultime elezioni provinciali. Direi 'Ambrosi stai sereno' perché il sottoscritto, insieme al gruppo consiliare che mi sostiene, è impegnato a lavorare sulla base di un programma chiaro che ha raccolto la fiducia di sindaci e amministratori della nostra provincia. Un programma ambizioso e coraggioso, che punta a risultati storici e ad aprire una nuova fase per la nostra Provincia. Un programma che mira all'autonomia, alla gestione delle nostre risorse, che intende dare risposte ai problemi del territorio. Una strada che vogliamo condividere con i tutti i soggetti della nostra Terra a partire dagli amministratori, dai partiti, dalle associazioni. In questo percorso Ambrosi deve decidere con chi stare. Se con noi che lavoriamo per dare risposte ai cittadini e per il futuro della nostra terra oppure se continuare ad alimentare sterili polemiche su posti e poltrone. Polemiche che non mi e ci appartengono e che fanno parte di una politica vecchia e per fortuna ormai lontana dalla gente. Chi vorrà portare il suo contributo a questo progetto per i valtellinesi e ivalchiavennaschi sarà il benvenuto. Per questo motivo, anche all'interno del gruppo consigliare, valorizzeremo le competenze e le capacità di ogni singolo componente. Non è davvero più tempo per i giochini tanto meno per proporre elucubrazioni su presunti retroscena. Questo è il tempo dell'azione, dell'azione coraggiosa e determinata. Un agire che, sono certo, unirà e riunirà tutti coloro che amano questa Terra e comprendono che i passaggi che stiamo affrontando possono scrivere la storia del nostro territorio.
Ciascuno dunque scelga con chi stare. Anche Ambrosi con il suo partito. Il Pd, dunque, decida se aiutarci a fare capire al Presidente Renzi che i tagli previsti a Province e Comuni sono scandalosi ed insostenibili e mettono a rischio i servizi ai nostri cittadini, la gestione delle scuole, la manutenzione delle strade, l'assistenza ai disabili e molto altro.
Scelga, insomma, se condividere con noi la richiesta ferma di gestire le nostre risorse, di poter decidere con autonomia, di diventare davvero una Provincia speciale e non solo sulla carta. Se lo farà sarà il benvenuto. Se preferirà la strada della polemica rimarrà solo. Noi stiamo con i cittadini, gli amministratori, il territorio per affrontare i problemi concreti e costruire il futuro”. Luca Della Bitta - Presidente della Provincia di Sondrio

4) “Il presidente Della Bitta rassicura i dipendenti della Provincia”
Venerdì scorso si è svolto in Provincia un incontro fra la parte pubblica, le Organizzazioni Sindacali e le Rsu della Provincia. All’ordine del giorno vi erano alcuni punti relativi alla contrattazione. Un incontro pianificato da tempo che si è svolto in un clima di grande serenità.
Il Presidente della Provincia, Luca Della Bitta, ha voluto portare il proprio saluto, cogliendo così l’occasione per confrontarsi con i sindacati rispetto al generale clima che in questo periodo regna anche fra i dipendenti di Palazzo Muzio.
“E’ stato un incontro molto utile e proficuo - spiega il presidente Della Bitta - dal quale sono emersi diversi aspetti, tutti ascrivibili, a mio parere, al generale clima d’incertezza che, in seguito alle recenti riforme, regna nel Paese, in particolare nella Pubblica Amministrazione. Comprendo - prosegue - le perplessità e le preoccupazioni dei dipendenti e dei collaboratori. Molte sono le novità che stanno generando confusione anche fra chi amministra. Il mio impegno - questa la garanzia del presidente - sarà finalizzato alla difesa dell’ente, della sua autonomia e funzionalità organizzativa. Dai primi contatti con Regione Lombardia - conferma Della Bitta - mi sento di poter rassicurare il personale escludendo particolari ripercussioni a fronte delle novità introdotte dalla riforma. Mi auguro - conclude Della Bitta - che la definizione dell’attribuzione di competenze e funzioni alla Provincia possa chiarire definitivamente la situazione. Si apre una nuova fase e chiedo a tutti i collaboratori, che con puntualità ed efficienza hanno garantito, in tutti questi anni, l’ottimo funzionamento dell’ente di condividere con la mia amministrazione questo cammino al fine di preservare l’efficienza della nostra Provincia. Il mio ringraziamento - conclude Della Bitta - va a tutti i dipendenti di Palazzo Muzio che - questo è il mio auspicio - non si lascino condizionare da uesto generale clima di pessimismo che altro non può produrre se non disaffezione e timore. Confido che, insieme e forti di un dialogo costruttivo e propositivo con Regione Lombardia, si possa mantenere in buona salute l’unico ente in grado di fare sintesi a livello territoriale, proponendo così in modo univoco e deciso presso i governi centrali le istanze di una Terra alla quale è già stata riconosciuta una propria specificità”.

E da domani anche il nuovo Consiglio Provinciale è in pista con l'augurio di riuscire a ridurre i disagi di una legge che merita la palma d'oro per essere di sicuro la peggiore legge sfornata dal Parlamento repubblicano.
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