Sondrio. Dopo la P2 ora la P3

A proposito dei costi della politica. E poi "o tempora, o mores"

Gratis

A  Roma si discute di soldi ai deputati. Là, in conseguenza di quel che era venuto fuori nelle Regioni, hanno stabilito una regola. Tutti gli incarichi devono essere gratuiti, tranne che nei Comuni, nelle Regioni, in Parlamento. Debbono, di conseguenza, appartenere alla P3. non si tratta di uno sviluppo della ben nota P2 bensì il tris di categorie a cui deve per forza di cose appartenere chi vuole gestire uno dei diversi incarichi pubblici a livello periferico (Consorzi, Enti vari, Aziende speciali e via dicendo), addirittura pagando di tasca propria l'assicurazione!
Oggi la vita amministrativa è diventata, o meglio l'han fatta diventare, altro che UCAS (UCAS=il ben noto ufficio complicazioni affari semplici!). Alle ragioni naturali si aggiungono quelle artificiali. Poi ci sono le ragioni degli scontenti, in qualche caso a ragione, in molti no, che solitamente trovano grande spazio sulla stampa. Stampa sempre prodiga in fatto di spazio concesso alle critiche o alle denunce, quasi sempre molto molto parca se critiche o denunce si rivelano infondate. E non è finita per via della facilità con cui si tira in ballo la Magistratura caricandola di ulteriori gravami perchè non ha abbastanza cose da fare e quasi sempre di gran lunga più importanti dei mal di fegato di chi prende carta e penna, scrive e spedisce.
In particolare chi guida questi soggetti pubblici, e in parte anche i suoi collaboratori, deve dedicare del gran tempo all'attività. Gratis. Ecco quindi, tranne pochi volonterosi missionari laici, la necessità dell'appartenenza alla P3.

La P3

Che è questa P3? Semplice, la PPP, iniziali di Possidente, Pensionato, Parassita.

--- Indichiamo con Possidente chi ha sostanze e reddito tale che può permettersi di dedicare anche tutto il suo tempo all'Ente affidato alla sua guida. C'è chi ci tiene per il prestigio sociale, per il ruolo nella comunità.
--- Poi abbiamo il Pensionato. Ha il suo reddito, non ha niente da fare e quindi può permettersi di dedicare anche tutto il suo tempo all'Ente affidato alla sua guida. Anche qui c'è chi ci tiene per il prestigio sociale, per il ruolo nella comunità.
--- Poi abbiamo quello che abbiamo definito Parassita. Ha un buon 'reddito' che gli è assicurato dal suo 'datore di lavoro'. Questi ha per interessi suoi la voglia di inserire sua persona di fiducia dentro questo o quell'Ente. Ci sono notizie, ci sono anticipazioni. Ci sono interrelazioni con altri Enti, Comuni, ex-Province, Regione, Roma. Dell'Ente e dei suoi problemi al Parassita non gliene frega niente ma siccome gli Importa la fonte del suo reddito ci mette anche un certo impegno.

Tre figure senza concorrenza. La Costituzione nella parte non toccata dalla Riforma resta, con la P3, inapplicata. Rileggiamo l'articolo 3:
“TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITÀ SOCIALE E SONO EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e L'EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI ALL'ORGANIZZAZIONE POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE DEL PAESE.”
La commessa, l'avvocato, l'idraulico, il geometra, l'hostess, l'accompagnatrice, il barbiere, il vigile urbano, il calciatore, il gelataio, la pasticcera, l'elettricista, la cassiera, il vignaiolo, il caricatore d'alpe, la badante ed altri simili potrebbero avere capacità e competenza per svolgere un determinato incarico (ricordiamo, tempo fa, un signor vicesindaco di Sondrio con i baffi; operaio e terza elementare). O hanno alle spalle l'eredità dello zio d'America se non sono pensionati o 'venduti', oppure allargano le braccia all'invito di assumere un certo incarico perchè diventa oggettivamente impossibile. E l'Ente viene così a perdere potenzialità che assicurerebbero migliori risultati. Ma la gente queste cose non le segue e quando ne scoprirà la validità sarà troppo tardi.

Senatori al verde

Nel prossimo Senato ci andranno Sindaci e consiglieri regionali. Se non vogliono perder colpi nei Comuni o nelle Regioni, questi senatori dovranno limitare l'assenza e quindi andare a Palazzo Madama, come tutti dicono, un giorno alla settimana. Demagogicamente gratis. Rebus sic stantibus senza nemmeno il rimborso per il viaggio, per l'autobus, per la prima colazione, per la seconda e per il pranzo serale. Follia, ma comunque c'è un aspetto di una gravità enormemente maggiore. I senatori faranno rapide apparizioni a Roma, presenza del tutto insufficiente per seguire l'ordinario lavoro. E allora? Allora al Senato domani rimproveremo quello che oggi rimproveriamo all'Europa. Bruxelles è piena di burosauri che passano al setaccio e maltrattano quel che i vari Paesi fanno. Il lavoro del Senato domani lo manderà avanti la struttura. Per bravi che siano – quelli del Senato lo sono – i funzionari si sostituiranno ai politici peraltro neppure, come invece finora, eletti dal popolo ma scelti dai Partiti. Il colmo è che si presenta questo aspetto come un grande risultato.

Per finire

Non resta che fare un salto all'indietro, a quasi 2079 anni fa, quando in Senato uscì dalla bocca di Cicerone una frase milioni di volte poi per ogni dove ripetuta: “o tempora, o mores" e cioè  “che tempi, che costumi”
GdS

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