I nostri due senatori ci dicono la loro, Del Barba e Crosio

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1) Senatore Del Barba
"Oggi tantissimi italiani non pagheranno la tassa sulla prima casa: oltre 19 milioni e mezzo di famiglie risparmieranno una media di quasi 200 euro e non dovranno pagare questa tassa, che gravava per i 3/4 su persone con reddito annuo inferiore ai 28.000 euro." ha dichiarato il senatore PD Mauro Del Barba in occasione del 16 giugno, data che negli anni passati era stata simbolo della scadenza della prima rata del pagamento per la TASI, la tassa sui servizi indivisi. "Si tratta per lo più di lavoratori dipendenti e pensionati (oltre il 75%) e di un 15% di lavoratori autonomi, a cui questa misura consente una riduzione netta delle tasse da pagare: parliamo di  più di 3 miliardi e mezzo in tutt'Italia, pari a oltre 600 milioni solo in Lombardia. Sono tasse che non verranno sostituite da altri balzelli, perché sarà lo Stato a ripianare quanto dovuto ai Comuni e impedire l'aumento di altre imposte."
"Quella del Partito democratico è una precisa volontà politica: creare con le riforme le condizioni per favorire il ritorno degli investimenti e nel contempo diminuire le tasse su tutti i fronti, per rendere maggiormente vantaggioso investire, far ripartire di conseguenza l'occupazione e ripristinare le possibilità di ascensore sociale alle classi più deboli a cui la crisi ha negato anche questa speranza." ha continuato il senatore morbegnese. "Mentre si continua a voler raccontare un paese in declino e oppresso dallo Stato "avido di tasse", la realtà ci riporta a cifre ben più positive: la diminuzione stabile dell'IRPEF sulle fasce di reddito più basse, con le 80 euro mensili che alleviano le imposte agli italiani per 10 miliardi l'anno, la soppressione dell'IMU agricola e sugli imbullonati per un ulteriore miliardo, il taglio dell'IRAP sul costo del lavoro stimato in 5,6 miliardi, il superammortamento per gli investimenti che a fronte di sgravi fiscali da misurare nel 2016 sta già portando una ripresa nel settore, la decontribuzione per i neoassunti con contratti stabili che ha alleggerito il costo del lavoro per 1 miliardo e mezzo nel 2015 e lo farà per 3 miliardi e 885 milioni nell'anno corrente."
"Un piano di riduzione delle tasse già attuato e che continuerà inesorabile, reso possibile da una revisione della spesa pubblica e un efficientamento della pubblica amministrazione e il cui unico obiettivo rimane quello di far ripartire gli investimenti, consolidare la ripresa, creare posti di lavoro e riportare equità tra gli italiani. I risultati cominciano arrivare: aumento del PIL, più lavoro, più spesa pubblica e privata per investimenti, più fiducia da parte dei consumatori e degli investitori." ha concluso l'esponente dem "Non c’è equità senza lavoro e non c’è lavoro senza investimenti. Non possiamo essere credibili verso chi vuole investire se non sappiamo abbassare le tasse mentre lo fanno. Per continuare a recuperare gli investimenti, ci siamo fatti carico della “questione fiscale” del nostro paese: abbiamo riconosciuto che le tasse sono troppo alte e abbiamo deciso di cominciare la più grande azione di taglio degli ultimi quindici anni. L’abbiamo fatto come una forza progressista, che guarda innanzi tutto al lavoro e ai suoi frutti: questa è la natura del Partito Democratico."
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2) Senatore Crosio
Appalti pubblici, il senatore Crosio: «Le grandi opere si possono iniziare e finire senza irregolarità. Copiare l’esempio virtuoso della Valtellina» Eliminare la concentrazione dei poteri, garantire la pubblicità e la trasparenza delle procedure, rendere pubbliche le situazioni di illegalità. Queste, in sintesi, le richieste al Governo contenute nella mozione sulle misure contro i fenomeni di corruzione negli appalti pubblici, presentata ieri pomeriggio in Senato dalla Lega Nord con prima firma del valtellinese Jonny Crosio, risultata la più votata, all’unanimità da tutta l’aula, tra le cinque illustrate da altrettanti gruppi parlamentari. Nel suo intervento in aula, sia in discussione generale che per la dichiarazione di voto, il senatore Crosio ha citato l’esempio virtuoso della provincia di Sondrio: «Abbiamo la prova che le grandi opere si possono realizzare. Se condotti con serietà e impegno, i lavori iniziano e finiscono regolarmente: l’abbiamo fatto per la legge Valtellina e per il primo tratto della nuova statale 38, lo stiamo facendo per la tangenziale di Morbegno». Il senatore Crosio ha citato il famoso editoriale, pubblicato sul Giornale del 24 luglio 1987, in cui Indro Montanelli invitava lo Stato a dare i soldi, mille miliardi di lire, ai valtellinesi: “Sono gli unici che sanno come spenderli per le loro valli e che forniscono garanzia di non rubarli”. Ma c’è un problema di regole in un sistema che ha mostrato tutta la sua inefficacia. «I tentativi del Governo di arginare la corruzione dilagante si sono rivelati velleitari - sottolinea il senatore Crosio -, perfetti per la politica fatta sui giornali che piace tanto a Renzi, ma completamente inadatti. Altro che slogan e proclami, qui servono concretezza e pragmatismo. Se imprese e professionisti italiani che vengono premiati all’estero per professionalità ed efficienza non riescono a lavorare qui, vuol dire che il sistema non funziona. Con questa mozione come Lega Nord evidenziamo come serva una sinergia fra amministrazioni centrali territoriali con piani d’azione che comprendano ispezioni, inchieste e, nell’eventualità, commissariamenti. Soprattutto non vanno lasciate sole le amministrazioni locali che non hanno le risorse umane né economiche per contrastare questo fenomeno. Vogliamo che gli Enti locali continuino ad essere protagonisti del loro futuro, coinvolti nelle opere che lo determineranno. Il tentativo del Governo di escludere i territori e di svuotare le amministrazioni locali attraverso il referendum ci preoccupa molto, e dovrebbe preoccupare tutti i cittadini, perché allora tutte le decisioni passeranno sopra le loro teste e le responsabilità non saranno più di nessuno».

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