Dai nostri senatori. 1. Del Barba (Enti Locali) - 2. Crosio (Zone di confine)

Del Barba
DL ENTI LOCALI, DEL BARBA: IL GOVERNO PREMIA I COMUNI VIRTUOSI
Dai nostri Comuni importanti spunti per il decreto-legge sugli Enti locali

“Una delle misure più importanti contenute nel decreto legge sugli enti locali, appena approvato dal Governo, ha radici valtellinesi: è stato grazie alla collaborazione con alcuni Comuni della provincia, in particolare Morbegno e Bormio, che abbiamo sottoposto al Governo una proposta per premiare i Comuni virtuosi.” ha dichiarato il senatore Mauro Del Barba, a seguito dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto-legge “Enti locali” e delle disposizioni ad esso correlate in materia di finanza comunale. “Alla luce di un recente pronunciamento della Sezione Autonomia della Corte dei Conti, i Comuni venivano obbligati a concorrere alla riduzione della spesa pubblica non solo attraverso il divieto di aumentare la spesa per il personale, ma anche attraverso l’obbligo di non aumentare l’incidenza di questa spesa sul totale delle spese correnti. Questo significava che i Comuni virtuosi, capaci di intervenire con efficacia sulla spesa per acquisto di beni e servizi riducendo gli sprechi, si sarebbero trovati più penalizzati rispetto a quelli che invece non erano stati capaci di eliminare gli sprechi: un cortocircuito insostenibile.”

“Grazie alla nostra segnalazione e al pronto intervento del Governo, che l'ha accolta immediatamente e si è attivato per verificare come intervenire con rapidità, il decreto legge enti locali ha posto fine a questo paradosso. Ora i Comuni potranno tranquillamente assumere nuovo personale, nel rispetto delle normative vigenti.” ha spiegato il senatore morbegnese, che da quando è stato eletto senatore - attraverso un confronto attivo e attento con tutti i soggetti territoriali - si è fatto promotore di molti interventi legislativi che prendono spunto da problematiche e proposte locali. “Il Governo Renzi sta completando, con convinzione e coraggio, il passaggio dalla spesa storica (caratterizzato dai finanziamenti a pioggia, motivati su quanto è sempre stato elargito in passato) alla spesa standard (basato sulle reali necessità degli enti locali e su un costo “definito” centralmente, da aggiustarsi secondo specifiche esigenze dei territori, in particolar modo quelli montani): è un punto di svolta per il nostro Paese, ancora più significativo perché ottenuto in un periodo di crisi e coerente con le riforme che si stanno attuando, a partire da quella costituzionale."

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Crosio
Relazioni fra Italia e Svizzera, il senatore Crosio: «Serve una lobby dei territori per tutelare gli interessi delle zone di confine» «È fondamentale che i territori confinanti si parlino tra loro e che perfezionino accordi su argomenti di interesse comune, anziché delegarli ai governi centrali. Serve una lobby dei territori per bloccare, se necessario, norme la cui applicazione sarebbe problematica in contesti peculiari. Il caso del Ticino è esemplare: impiega 60 mila nostri lavoratori ed è nostro interesse che l’economia funzioni. Proprio da parte italiana sono però giunte richieste per modificare l’accordo con la Svizzera che riguardano provvedimenti assunti dal cantone stesso, come il casellario giudiziario, il blocco dei ristorni e il registro delle imprese. Difficilmente il canton Ticino accetterà e questo bloccherà l’accordo». Gli incontri organizzati nell’ambito della visita a Roma di una delegazione del Gruppo di amicizia Svizzera-Italia, che si sta concludendo in queste ore, sono stati l’occasione per un confronto sulle relazioni economiche fra i i due Stati. Il senatore Crosio, rappresentante della Lega Nord nel gruppo di amicizia italiano, ha sollevato la questione con l’ambasciatore svizzero a Roma Giancarlo Kessler e con i rappresentanti del Parlamento. «Più che sull’accordo di cui si parla da almeno un anno ma la cui ratifica pare molto lontana - continua il senatore Crosio -, ho voluto soffermarmi sui rapporti fra i territori, lontani dai rispettivi governi centrali e, per questo, spesso ignorati. Roma e Berna fanno ciò che devono perché ci sono due Stati interi da tutelare, spetta ai territori farsi portavoce dei rispettivi interessi e negoziare le decisioni che possono lederli». «Per noi zone di confine è troppo importante avere un’interlocuzione diretta con il Ticino - conclude il senatore Crosio -, allo scopo di affrontare le tematiche che ci riguardano più da vicino. Roma ha priorità diverse dalle nostre, per questo motivo dobbiamo agire come territori tutelando i nostri interessi, in caso contrario saremo costretti a subire decisioni assunte da chi non conosce le singole realtà e ragiona in termini generali.»

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