NOVEGRO, IRAK E D’ALEMA

A proposito del prossimo ritiro dei nostri soldati

NOVEGRO, IRAK E D’ALEMA

Mi reco sempre, 2 volte all¹anno, a Militalia, a Novegro, ove si

tengono le fiere "minori" di Milano, per contattare venditori di libri rari sulla Grande Guerra, dare un¹occhiata a divise, soldatini ed armi romane e medioevali in mostra. Penso lo sappiate: ci sono gruppi di antichi Legionari, di sondati di Napoleone e via di seguito ...

Sabato 27.5 faceva caldo ed io ed Eliana ci siamo concessi una birra. Di fianco a noi un gruppetto ostentava magliette con un tricolore italico, non senza stella rossa, e la scritta "partigiani sempre". Accento ¬ guarda caso ¬ emiliano. Ci sono pure loro, quelli che ricostruiscono le battaglie partigiane ma ¬ inutile negarlo ¬ le bandiere con il fascio, la croce uncinata ed i ritratti di Mussolini sono di gran lunga più diffusi.

Mentre sorbiamo la nostra birra, ecco apparire, in perfetta uniforme, buffetterie complete, armi (finte) imbracciate, 2 "figuranti" che paiono arrivare direttamente dall¹Irak. Persino nelle mosse e nelle movenze.Benché io ed Eliana si sia tutt¹altro che contrari agli USA ed Alleati in Irak la cosa ci ha colpito, sfavorevolmente colpito. Non si gioca alla guerra, specie a 30 o 40 anni! Personalmente credo che per decenni, forse per secoli, forse per tutta la durata dell¹Umanità come la conosciamo, la guerra sarà un pedaggio da pagare alla natura umana

... ma giocarci, questo no! Nello stesso momento in cui i 2 "figuranti" giocavano, in Irak soldati Usa ed Italiani, GB e Polacchi, Baltici e Rumeni, Giapponesi ed Olandesi, per non dire di altri, rischiavano la vita, nel tentativo ( forse illusorio)

di ristabilire un minimo di convivenza in quel Paese.

Non si gioca su queste cose ! Forse si può giocare agli antichi

romani, forse ai "Napoleonici", non all¹Irak!

Ma oggi, su Teletex, leggo che il ns Ministro degli Esteri D¹Alema, che chi mi legge ben sa essere tra i politici della sinistra che stimo maggiormente, affermare che il ritiro dall¹Irak avverrà "secondo quanto promesso in campagna elettorale" e che, di conseguenza, anche per motivi di

sicurezza, il Governo "non crede opportuno un dibattito".

Lo immagino bene! Come potrebbe, in neoministro Bonino, il cui

partito al tempo dell¹intervento USA in Irak manifestava, sventolando bandiere a stelle e strisce, per approvare l¹intervento, non arrossire di fronte a questa fuga? E gli amici riformisti che sul loro omonimo giornale scrissero, in quei giorni "noi eravamo contro la guerra ma ora non si può avere incertezze, siamo con gli Usa" come potrebbero giustificare i loro scritti?

Sia ben chiaro: non voglio affermare che la guerra dell¹Irak fu

giusta ed opportuna, forse (forse) lo potremo giudicare tra 20 o 30 anni. Ma so che il Governo Berlusca aveva previsto il rientro, graduale, entro fine 2006. Che fretta c¹era? Perchè "scappare" alla Zapatero? Per dare un contributo elettorale all¹estrema simistra che sempre aveva detto "via subito dall¹Irak" e che, neppure tanto nascostamente, "tifava" per la "resistenza" irakena. Tutti possono ben comprendere che rientrare a giugno od a dicembre, cambia poco. Ma il messaggio è chiaro: in Italia sono al potere forze antiOccidentali, anti USA, anti GB ed anti NATO, non per nulla le stesse forze già fanno pressing per rientrare pure dall¹Afghanistan. E qui casca l¹asino, perchè in Afghanistan la NATO ci sta per mandato ONU, e ci stanno

pure (ed in forze) Francesi, Tedeschi e Spagnoli, cioè Paesi o che non sono andati in Irak o che se ne sono andati. Ma la nostra sinistra estrema, che pare avere il controllo dell¹attuale maggioranza (non per nulla hanno avuta la presidenza della Camera ..!), vuole anche il rientro dall¹Afghanistan, per

avviare l¹Italia su di una politica, anche estera, da SudAmerica (non per nulla sono filo-castristi!).

Perchè mi sono venute in mente queste cose, a Novegro?

Perchè come ci sono persone che "giocano alla guerra" senza avere la minima idea di cosa sia realmente la guerra, ci sono pure, dall¹altra parte, politici e movimenti che "giocano ai pacifisti", che si immaginano che ritirandoci dall¹Irak la guerra civile, gli attentati, i massacri di civili inermi, finiranno! O che dicono che bisogna ritirarsi non perché è giusto o perché serve a qualcosa ma perchè " lo abbiamo promesso in campagna

elettorale "!

Anche loro giocano, giocano con le bandiere arcobaleno, con gli

slogan, con le belle frasi. Mentre nel resto del Mondo si muore, dal Darfur alle Filippine, dal Nepal al Sudan meridionale, dalla Columbia alla Palestina/Istraele (solo per citarne alcuni).

Ma il politico italico preferisce giocare ...

Nemo Canetta

Nemo Canetta
Politica