USA: SANITÀ PUBBLICA O PRIVATA?

"La gente non vuole che i burocrati governativi si intromettano nel rapporto fra medico e paziente". Chi parla è il direttore di sondaggi repubblicani Tony Fabrizio. La frase non fa altro che ripetere lo slogan della destra per colpire le "malefatte" del ruolo governativo nella sanità.

Si tratta di una piccola parte della campagna per cercare di deragliare la proposta del presidente Obama di offrire agli americani un'alternativa governativa alle assicurazioni private. Ecco cosa aveva cercato di fare Bill Clinton durante il suo primo mandato presidenziale negli anni 1990. Le lobbie delle compagnie di assicurazioni private riuscirono a massacrare la proposta e silurarono i piani di Clinton.

Molto è cambiato negli Stati Uniti negli ultimi venti anni e l'idea del governo che partecipi nel sistema sanitario non fa più tanta paura. Le compagnie di assicurazioni si sono rese conto del problema ed hanno deciso di tentare di prevenire l'opzione pubblica sulla sanità. Un gruppo di rappresentanti delle aziende di sanità private ha scritto una lettera al presidente Obama suggerendo metodi per ridurre i costi della sanità di 2500 dollari annui per ogni famiglia. Si tratta di una proposta significativa. I dettagli non sono ancora completamente noti ma i risparmi avverrebbero mediante una campagna di prevenzione, l'eliminazione di esami medici non necessari, e l'incremento della tecnologia per ridurre i costi burocratici, ecc.

Il messaggio sembra essere motivato dalla paura che l'opzione di sanità pubblica di Obama possa eliminare il monopolio delle ditte private. Si sa già che un sistema di sanità pubblica costerebbe di meno come dimostrano i sistemi di Medicare e Medicaid che forniscono servizi di sanità agli anziani e ai poveri. Non si tratta di un piccolo gruppo di persone ma di ottantatré milioni di americani che usufruiscono di questo sistema di sanità governativa. Ci sono poi quarantasei milioni di americani che non hanno nessun diritto alla sanità mentre il resto della popolazione, centosettantuno milioni, ha assicurazione privata che pagano da se stessi o gli viene fornita dai loro datori di lavoro. Se l'opzione pubblica di Obama dovesse divenire realtà le compagnie di assicurazione dovrebbero ovviamente competere con un sistema governativo e ciò ridurrebbe i loro profitti.

Per cercare di combattere l'opzione pubblica di Obama le lobbie delle ditte private di assicurazione hanno anche iniziato una campagna pubblicitaria contro i sistemi di sanità governativa. Richard Scott, noto per avere sponsorizzato gli annunci contro gli Swift Boat Veterans for Truth contro John Kerry nell'elezione presidenziale del 2004, ha iniziato una serie di annunci mediatici per dimostrare che la sanità pubblica stile canadese ed europeo non funziona. Il problema per Scott è che era stato trovato colpevole di frode quando nel 1997 era l'esecutivo di un'azienda di assicurazioni private.

Scott non rappresenta il volto pulito dell'assicurazione privata. Infatti, sarebbe difficile trovare un buon rappresentante del privato di questi giorni. Dopo due decadi di attacchi repubblicani al sistema governativo come rappresentante del male, gli americani si sono resi conto che il privato non offre tutte le soluzioni. Il crollo di Wall Street ha aperto gli occhi a tutti che investire le pensioni nella borsa equivale al gioco d'azzardo. Ecco perché l'idea dell'ex presidente George Bush di privatizzare il social security era già stata rifiutata dagli elettori americani. Per quanto riguarda la reputazione delle ditte di assicurazione non ci vuole molto a pensare alla AIG la cui bancarotta è stata evitata solo grazie al salvataggio del governo.

Inoltre gli aumenti dei costi esorbitanti delle assicurazioni ed il fatto che il sistema privato non riesce a coprire tutti i cittadini hanno fatto ripensare al sistema di sanità governativo come l'unica alternativa.

Obama ha detto che non ha nessuna intenzione di creare un sistema che costringa le aziende private di assicurazione a chiudere baracca. Sfortunatamente le aziende di assicurazioni private vedono la sanità come qualcosa che uno compra e quindi la meta principale è il loro profitto. La sanità invece è un diritto umano come si vede in Canada ed in molti Paesi occidentali. Gli Stati Uniti sono indietro in questo aspetto. Si spera che Obama tenga duro e imiti i Paesi avanti a noi.

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com), PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc.) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
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