Bicentenario
  Nel 1805, nasceva a Como Santo Garovaglio, illustre botanico, professore 
 dell’Università di Pavia, fondatore del “Laboratorio di Botanica 
 Crittogamica” il primo nel suo genere, divenuto poi “Laboratorio 
 Crittogamico Italiano” . A Santo Garovaglio si deve pure 
 l’introduzione, nelle Università italiane, delle Cattedre di 
 “Farmacia”. cosa avvenuta grazie anche alla partecipazione di 
 alcuni suoi colleghi.
 Una certa attenzione gli è stata recentemente dedicata in 
 Austria, grazie ai suoi studi, in particolare: Muschi 
 dell’Austria inferiore, Muschi rari della provincia di Como, 
 Lichenes provinciae comensis et Vallis Tellinae. Catalogo di 
 alcune Crittogame raccolte nella provincia di Como e nella 
 Valtellina, Como, 1837.
 Il Garovaglio fu pure, dal 1852 al 1882, direttore dell’Orto 
 Botanico di Pavia, precedentemente istituito per volere di Maria 
 Teresa nel 1773, nell’ambito del generale rinnovamento di quella 
 Università; a questa istituzione, tuttora esistente, lasciò un 
 fondo di 6000 volumi riguardanti la botanica.
 Morì nel 1882. Fu praticamente il primo a dedicarsi a una 
 catalogazione sistematica delle specie botaniche della zona 
 Como-Sondrio, sulla scia di Giuseppe Filippo Massara (1792- 
 1839) che pubblicò Prodromo della flora valtellinese, Sondrio, 
 1834, seguito poi dal Canonico Martino Anzi (1812-1883), nativo 
 di Bormio di cui l’opera più importante fu Catalogus Lichenum 
 quos in provincia Sondriensi et circa Novum-Comum collegit et in 
 ordinem systematicum digessit Como, 1860 ( Edizione anastatica 
 Litografia F.A.R.A.P., San Giovanni in Persiceto,) e da Massimo 
 Longa ( Bormio 1854-1928) alunno di quest’ultimo. Si deduce che 
 la Valtellina abbia una bella tradizione negli studi botanici 
 culminata nel 1974 con l’istituzione del Museo Civico di Storia 
 Naturale di Morbegno, visitabile anche in forma virtuale al sito 
 internet www.wwmm.org .
 Como, che pure ha una grossa tradizione in materia, basti 
 ricordare Giuseppe Comolli autore di: - Flora comense disposta 
 secondo il sistema di Linneo [...] Como, Ostinelli, 1834 (7 
 volumi), per ora, oltre alla via a suo tempo dedicata a Santo 
 Garovaglio, celebra il bicentenario solo con le rassegne 
 gastronomiche, curate dall’Accademia della Arte e dei Commerci 
 S. Giuliana (attualmente in corso la quarta edizione di “Polenta 
 e..” ospitata provvisoriamente sul sito www.francescorusca,org) 
 nelle quali è ricordato pure un poco noto, architetto comasco 
 rinascimentale: il Padre Gesuita Giovanni Maria Bernardoni (Como 
 1541- Cracovia 1605) e l’archeologo Alfonso Garovaglio (Cantù 
 1820-Milano 1905) che verrà ricordato anche dal Museo Civico di 
 Como, al quale lasciò circa mille reperti egizi.
Oscar Tajetti
 
 GdS 28 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it
