Un Leone d’oro alle “pecore” di Ang Lee

Il vincitore - Il film Brokeback Mountain - Scheda tecnica - Domande e risposte - Curiosità - Chi è Ang Lee


Il vincitore

Il Leone d’oro della 62.ma Mostra dell’Arte cinematografica di
Venezia, è il film Brokeback Mountain di Ang Lee, il regista
cinese nato e cresciuto a Taiwan e trapiantato in America da
molti anni.

Nel suo film c’è una scena spettacolare: uno sterminato gregge
di pecore che ascende il pendio di Brokeback Mountain al
tramonto.

Cosa simboleggiano, l’umanità globalizzata contemporanea che
s’infila nel supermarket della cultura e “compra” quello che il
dio denaro gli consiglia: adulterio, pedofilia, omosessualità,
lesbismo e quant'altro solletica i suoi istinti più perversi,
magari con una spruzzatina di spirituale, proprio per non
dimenticare che l’Occidente è tale per il cristianesimo?

Nella Bibbia c’è scritto: Non potete servire Dio e il denaro(Cfr.:
Luca 16, 13), invece alla 62.ma Mostra si sono proiettati film
confezionati ad arte per spillare quattrini dalle tasche di
quanti ancora pensano che il cinema sia qualcosa di “elevato”
per far crescere i valori antichi e sempre attuali quali la
solidarietà, l’amore, la giustizia, l’onestà, l’amicizia, la
fede e così via.

Sì, di questi se ne parla , ma solo per strizzare qualche
lacrimuccia dai nostri aridi occhi, così tanto per
tranquillizzare la “coscienza” che c’è e morde( eccome) per la
nostra fragile attenzione ai problemi laceranti di tanta umanità
che soffre.

Se fosse stato per noi, quest’anno non avremmo assegnato il
Leone d’oro. L’avremmo rinchiuso in una gabbia ben lontano dai
fragori e tuoni che avrebbe suscitato una simile scelta.

Ma, almeno, una volta tanto, si sarebbe dato un calcio al dio
denaro che ride, ride tanto di noi.


Il film Brokeback Mountain


Tratto dall'omonimo racconto del premio Pulitzer Anne Proulx, il
film è ambientato nell’estate 1963, a Signal, nello Wyoming.

Due giovani cowboy, Ennis Del Mar e Jack Twist vengono assunti
come pastori dal rancher locale, Joe Aguirre e spediti a
pascolare le pecore sulla montagna di Brokeback. Diventano
presto lealmente amici, data la vita rude che fanno. La
solitudine, poi, li fa diventare “intimi”. Alla fine
dell'estate, lasciano Brokeback per avviarsi ognuno sulla
propria strada. Ennis sposa Alma, dalla quale avrà due figlie.
Jack, in Texas, impalma la regina del rodeo, Laureen con la
quale ha una buona intesa sia familiare che commerciale. Hanno
anche un figlio.

Dopo quattro anni, Ennis riceve una cartolina di Jack che lo
informa di una sua visita in Wyoming. I due si riabbracciano
inventando scuse con le rispettive mogli e decidono di
continuare a vedersi in segreto per molti anni, fedeli alla
passione che non li ha mai abbandonati. Dato i tempi e la morale
vigente in America, la lunga relazione finisce tragicamente. Di
fatto Ennis viene informato che a Jack è capitata una
“disgrazia”( lo fanno fuori per la sua omosessualità).


Scheda tecnica


Titolo: Brokeback Mountain

Anno: 2005

Nazione: Stati Uniti d'America

Distribuzione: BIM

Durata: 134'

Genere: drammatico, sentimentale

Regia: Ang Lee


Domande e risposte


Ang Lee, il regista originario di Taiwan ormai americanizzato da
Hollywood, vincitore del Leone d'oro, a guardarlo in faccia, non
lo diresti che sia felice: è imperturbabile.

-
Che valore ha per lei questo premio dopo quelli che ha ricevuto,
compreso l'Oscar?

Sono cresciuto in Asia e per noi cineasti asiatici questa Mostra
è stata molto importante(difatti Muller che n’è un conoscitore,
ha allestito quasi una Mostra parallela sul cinema asiatico). Ci
ha regalato tanti premi. E' stata di grosso sostegno ai film
taiwanesi. E anche alle altre opere asiatiche. Per me, si tratta
di un premio di grande prestigio anche perché viene dalla Mostra
più orientata verso gli autori, rispetto agli altri festival del
mondo. E' la prima volta che vengo a Venezia e ricevo subito il
Leone d'oro. Difficile dire quanto sono orgoglioso. Dopo due
film importanti, ho scelto di farne uno più piccolo che mi
commuovesse. E' un film che ha molte vibrazioni. Si parla di
omosessualità ma questo non è il primo pensiero che viene in
mente guardando il film.

-
Quando ha capito che aveva vinto, cosa ha provato?

Negli anni ho cercato di imparare a bloccare l'entusiasmo.
Soprattutto quando ci sono solo voci. Nei giorni scorsi, ho
cercato di carpire qualcosa dai volti della giuria. Ma non ho
potuto intuire nulla. Sono ripartito per il Canada e appena sono
arrivato in albergo, mi hanno richiamato da Venezia: mi hanno
detto 'forse è il caso che torni'. Ecco, questo è il vestito che
avevo a Toronto. In aereo, mi sono detto: forse ho vinto
qualcosa. Ma l'unica cosa a cui tengo è che il film piaccia alla
gente.

Tornando al film, in che modo ha diretto il suo cast?
Considerando anche che le tematiche che affronta non sono
proprio hollywoodiane.

Non ho pensato a Hollywood o non Hollywood. Ho pensato
all'umiltà di porsi davanti ad una storia del genere. Volevamo
solo fare un film il più sincero possibile verso il nostro
cuore. Un film il più onesto possibile.

Perché girare un film ambientato proprio durante gli anni 60'?

Diciamo che ambientandolo negli anni 60', ci siamo evitati degli
ostacoli. Poi, chiaramente, eravamo anche "costretti" dal libro.
In esso la storia è inserita negli anni 60', e così abbiamo
fatto noi col film.

Come ha fatto, una persona culturalmente asiatica come lei, ad
aver trattato ed affrontato una narrazione e una sensibilità
così occidentale?

Non ho avuto difficoltà a descrivere una storia d'amore come
questa. Perché l'amore è universale. La più grande difficoltà è
stato invece il tocco western. Per uno straniero è molto
difficile avere un approccio con un genere tipicamente americano
come il Western.

-
Che cosa ne pensa dell'omofobia?

Penso che quando si parla d'amore, non c'entra se è omosessuale
o eterosessuale. Tutti noi abbiamo voglia di romanticismo. Di
liberare questo romanticismo. Quindi Brokeback mountain è un
film universale sull'amore. E noi dobbiamo lottare contro
l'omofobia, e promuovere un grande sentimento come l'amore.


Curiosità


Tanti dicono che Brokeback Mountain è una storia d'amore tanto
forte quanto contrastata che esprime bene il clima di un'epoca,
quella del Dopoguerra, quando parlare di omosessualità era quasi
impossibile. Per quanto riguarda i cowboy, ci sono parecchi
studi sulla loro conquista del West e narrano che
l'omosessualità non era l'eccezione ma la norma. Ovviamente non
vi era alcuna accettazione di questa realtà( come accade oggi
nel mondo arabo). Non a caso nel film c'è una fortissima
violenza del mondo circostante nei suoi riguardi.

L’epopea dei cowboy, è uno dei massimi fenomeni che esprimono il
machismo, e “smitizzarlo”, come ha fatto Ang Lee, non si sa
quanto verrà tollerato dagli americani.

Tra l’altro, il cinema cinese ha festeggiato i 100 anni e a
Venezia. Mueller, che ha studiato in Cina e parla correntemente
mandarino e cantonese, ha allestito una Mostra che guarda ad
Oriente. Del resto i film asiatici, cinesi in particolare, hanno
negli ultimi anni ricevuto premi nei maggiori festival del
mondo, da 'Addio mia concubina' di Chen Kaige premiato a Cannes
nel '93 a 'Peacock' premiato a Berlino.

Il film di apertura di Venezia, fuori concorso, è stato il
kolossal 'Seven Swords', del regista di Hong Kong Tsui Hark,
girato nella regione cinese dello Xinjiang. Un film da 18
milioni di dollari. L’evento è stato celebrato con una cena
luculliana e fuochi d'artificio, sulla spiaggia dell'Excelsior(
i 100 anni del dragone cinese e i 62 della Mostra).


Chi è Ang Lee


Nato a Pingtung, nell'isola di Taiwan, il 23 ottobre 1954, Ang
Lee si è diplomato al National Taiwan College of Arts di Taipei
nel 1975, e successivamente si è trasferito negli Stati Uniti,
dove ha studiato regia teatrale all'Università dell'Illinois, e
produzione cinematografica alla New York University. Mentre
frequentava la NYU, Ang Lee ha collaborato come assistente
operatore al film Joe's Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads
(1983).

Dopo il diploma, Ang Lee ha iniziato a scrivere sceneggiature, e
nel 1992 ha realizzato il suo primo film, Tui shou (Pushing
Hands), una commedia sul gap culturale e generazionale di una
famiglia di cinesi che vivono a New York. L'anno successivo ,
gira Il banchetto di nozze (1993), che vince l'Orso d'oro al
festival di Berlino, e nel 1994 realizza Mangiare, bere, uomo,
donna, prodotto a Taiwan. Con Ragione e sentimento (1996),
tratto dal romanzo di Jane Austen e sceneggiato dalla
protagonista Emma Thompson, Ang Lee ottiene ugualmente un grande
successo e una lunga serie di riconoscimenti.

Seguono, poi altri film che ricevono, a livello internazionale,
lusinghiera accoglienza, come

Tempesta di ghiaccio (1996), ritratto dolente e critico
dell’America all’epoca del Watergate, il western anomalo
Cavalcando col diavolo (1999), La tigre ed il dragone (2000)
tratto da un romanzo di Wang Du Lu pubblicato all’inizio del
secolo scorso. Il film ottiene grande popolarità, a tal punto
che diviene il più enorme incasso della storia per un film non
in lingua inglese. Gran parte del boom è dovuto alle
affascinanti coreografie del maestro Yuen Wo Ping autore delle
sequenze di combattimento di Matrix (1999). La pellicola vince
Oscar e Globo d’oro come migliore film straniero.

Filmografia

Brokeback Mountain (regista) Ang Lee 2005 Hulk (regista) Ang Lee
2003 La tigre e il dragone (regista) Ang Lee 2000 Cavalcando col
diavolo (regista) Ang Lee 1999 Tempesta di ghiaccio (regista)
Ang Lee 1997 Ragione e sentimento (regista) Ang Lee 1995
Mangiare bere uomo donna (regista) Ang Lee 1994 Il banchetto di
nozze (regista) Ang Lee 1993

Maria & Elisa
Marotta


GdS 10 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Maria & Elisa Marotta
Società