RECENSIONI CINEMA BASIC

Uno straordinario (ancora una
volta) John Travolta, carismatico, mimico, ironico, che veste i
panni di un agente DEA chiamato ad investigare sulla morte di
alcuni membri di un commando militare d’elite.


La sceneggiatura ed i dialoghi campeggiano su tutto il resto in
un crescendo di emotività, e l’interpretazione di Travolta
rende, in un continuo e piacevole duetto con la protagonista
femminile Connie Nielsen (“The hunted” e “Il gladiatore”), ancor
più teso e riuscito questo splendido thriller investigativo, nel
quale ormai l’ex ballerino del sabato sera ha trovato nuovo
terreno fertile (ricordiamo i recenti “la figlia del generale”
ed “Unico testimone”).


Data la presenza di Samuel L. Jackson, sempre deliziosamente
sopra le righe, parte della critica non ha resistito nel
paragonare questo ultimo lavoro di John McTiernan (“Predator”,
“Die hard” e “Caccia ad ottobre rosso”) al film cult “Pulp
fiction”, considerando il primo di gran minore intensità
rispetto all’opera di Tarantino; tuttavia si ritiene qui che sia
necessario, onde poter definire il valore di un titolo
cinematografico, relativizzarne i contenuti riconducendoli al
tipo di opera cui appartiene, ed all’interno di una virtuale
categoria – legal thriller -, si considera quest’opera
decisamente ben riuscita (non si può del resto paragonare
Pavarotti quando canta “nessun dorma” a quando canta “Certe
notti”).


Un plauso infine a due attori non protagonisti che hanno
regalato anch’essi una buona prova: Giovanni Ribisi e Brian Van
Holt.
Mirko Spelta

               

Per comunicazioni all'autore della recensione:

               
ginodilegno@inwind.it



GdS 18 VII 2003 
www.gazzettadisondrio.it

Mirko Spelta
Società