SOCIETA': MENO MEDICINE: CURARSI E CURARE CON L'IPNOSI



La medicina odierna, scossa nel profondo da una viva esigenza di rinnovamento, va chiedendo sempre più insistentemente a scienze e discipline diverse da quelle sulle quali si è fondata in passato, i mezzi per progredire al di là della pura.indagine macro e microscopica, che pur è sempre utile, su strutture e funzioni organiche. Tra le discipline in grado di dare un valido contributo alla vera conoscenza dell'uomo, sia sano che malato, (uomo concepito sempre come unità inscindibile di psiche e corpo in stretto rapporto di azione e reazione col mondo che lo circonda), e quindi anche in grado di migliorare le possibilità terapeutiche, c'è sicuramente l'ipnologia, cioè lo studio scientifico dell'ipnosi. 

Questo studio consiste nell'indagine il più possibile critica sui fenomeni che permettono l'insorgenza dell'ipnosi e il suo stabilizzarsi così che essa possa essere utilizzata a fini conoscitivi e pratici. 

Oggi anche per me parlare d ipnosi è più facile rispetto a qualche anno fa perché la gente comincia a capire che essa non deve essere associata al magico e allo spettacolare in quanto di questi aspetti non ha nulla: essa è una branca della scienza con effetti rigorosamente misurabili 

L'ipnosi può essere considerata come un processo di apprendimento a sviluppare molteplici capacità che, ampliando le dimensioni dell'uomo, possono essere utilizzate per diversi fini in campo medico: di profilassi, di diagnosi di terapia. Questo potenziamento delle capacità umane deve avvenire in conformità con determinati principi e ad opera di adeguati stimoli soprattutto visivi ed auditivi.

Attraverso l'ipnosi si impara a sviluppare un particolare stato psicofisico diverso sia dal sonno che dalla veglia che permette un nuovo stato di coscienza e un nuovo modo di funzionare dell'organismo. L'ipnosi è un susseguirsi dI processi mentali che sfociano in effetti corporei; è un insieme di fenomeni neurologici, biochimici elettrici, psicologici e sociali che può migliorare funzioni già latenti dentro di noi. Questo concetto è molto importante: l'ipnosi aiuta a scoprire e fa affiorare ciò che già abbiamo dentro di noi attraverso degli stimoli opportuni (ad esempio attraverso la voce del medico che ci guida). Gli studiosi definiscono lo stato di ipnosi come il "quarto stato dell'organismo" che si differenzia dagli altri tre stati nei quali l'uomo, come l'animale, viene a trovarsi: lo stato di veglia (I stato), quello di sonno non REM, vale a dire lo stato nel quale si dorme ma non si sogna (II stato) e quello di sonno REM, del quale è tipica l'attività onirica (III stato). Il paziente viene poi portato a 

questo IV stato dall'ipnologo che può modulare la permanenza del soggetto in esso attraverso varie tecniche. Gli effetti ipnotici possono realizzarsi sia durante l'ipnosi, nel momento in cui gli stimoli vengono dati, sia dopo la loro cessazione. Effetti semplici sono ad esempio la pesantezza e l'immobilità di un arto; effetto più complesso è l'abolizione,della sensibilità al dolore. Se la procedura è corretta gran parte delle funzioni dell'organismo può essere modificata sempreché, ovviamente, vi sia da parte del paziente una sufficiente disponibilità. Possono essere ridotte, abolite o, invece, esaltate l'attenzione e la memoria, l'emotività può essere notevolmente influenzata, la percezione dei sensi essere modificata e così pure il tono e la motilità muscolare, le funzioni cardiovascolari e circolatorie; nell'ambito delle funzioni gastrointestinali si può condizionare la produzione di acido gastrico e di pepsina; anche il metabolismo appare modificabile. 

Importanti fenomeni indotti che coinvolgono sia la psiche che il corpo sono la cosiddetta regressione di età e le emozioni indotte. Per regressione di età si intende il rìtorno del paziente a periodi già passati della sua vita, per cui il suo comportamento può ridivenire identico a quello da lui tenuto nell'epoca alla quale è stato riportato. In questo modo si possono affrontare e risolvere traumi che, avvenuti precedentemente, hanno condizionato in seguito dolorosamente il paziente. Evocare e riconoscere vuol dire ridimensionare, razionalizzare e sciogliere definitivamente il nodo al quale risalgono tutti i problemi. Tra le numerosissime regressiorii di età indotte, la più curiosa è forse quella riferita da Erich Fromm che riguarda un giovane di origine giapponese ventiseienne nato e sempre vissuto in California, fatto regredire ad età inferiore ai quattro anni, che spontaneamente ed ínaspettatamente cominciò ad usare la lingua giapponese che credeva di non conoscere e che, appena nato, aveva sentito da un nonno giapponese per pochi mesi. Come già detto gli effetti inducibili in ipnosi con opportuni stimoli verbali possono comparire anche dopo la cessazione di questa, a distanza di tempo. La loro realizzazione presuppone che i suggerimenti dati non siano in contrasto con lo schema anatomofisiologico, psicologico e morale del paziente. Valida sempre è la conclusione che l'ipnologo "non ha altro potere di quello che gli permette l'ipnotizzato".

Il grado di ipnotizzabilità, cioè la suscettíbilità a sviluppare l'ipnosi è un tratto caratteristico della personalità di ognuno di noi e varia da individuo ad individuo, dipendendo anche dalle circostanze e dal rapporto che si crea con lo specialista. Non dipende dallo scetticismo o dalla totale fiducia e dal desiderio di abbandonarsi, non è cioè una predisposizione conscia, legata ad una precisa volontà, ma è una predisposizione inconscia, che si rivela quando il terapeuta mette in atto le proprie tecniche.

L'impiego dell'ipnosi tocca campi molto diversi: da quello dello studio della personalità in psicologia a quello propriamente terapeutico, In particolare in affezioni gastrointestinali come l'ulcera o la sindrome del colon irritabile, nelle allergie e in molte malattie della pelle come dermatiti, verruche, eczemi, psoriasi; nel controllo del dolore, in molti problemi di tipo sessuale come frigidità, vaginismo ed impotenza. Essenziale è l'ipnosi nella lotta contro l'alcool ed altre dipendenze come quelle da droghe, dal cibo, dal gioco d'azzardo in quanto rafforzando la volontà dell'individuo lo aiuta a mante- nere i propri propositi. Dal momento che abbassa il livello dell'ansia, è particolarmente efficace nella cura della nevrosi, dell'insonnia, delle fobie e, poiché incrementa le proprie motivazioni, migliora le capacità di concentrazione e di memoria, consentendo al soggetto di porsi in uno stato di sicurezza e autonomia in ogni situazione relazionale e in ogni momento in cui siano richieste determinazione ed assoluta tranquillità, come nell'affrontare un esame, nei colloqui di lavoro e nelle gare sportive. Ci sono infatti dei "mental training" (allenamenti mentali) che permettono di sviluppare l'autoipnosi, cioè la capacità di programmare da sé con l'aiuto del terapeuta i fenomeni tipici dell'ipnosi indotta. Ad esempio uno sportivo, nei momenti critici, attraverso un rituale di comportamento fissato con lo specialista (la ripetizione di certe parole o di certi gesti), in autoipnosi raggiunge lo stato di massima lucidità e di concentrazione che gli consente di evocare e quindi ripetere le sue migliori prestazioni. 

Qualunque sia la diagnosi e quindi la finalità da perseguire, l'impiego dell'ipnosi da sola o associata ad altri mezzi, presuppone sempre uno o più accurati colloqui preliminari col terapeuta per consentire di stabilire un rapporto "autentico" di fiducia in cui vengono date le informazioni sull'essenza e sui fini del trattamento che sono quelli di fornire una migliore qualità di vita, indirettamente attraverso il rilassamento, direttamente inducendo specifiche capacità di controllo del dolore sia somatico che psicogeno. 

Il colloquio è fondamentale in quanto ogni terapia ipnotica è predisposta ed attuata "su misura" per ogni paziente, quello che gli americani chiamano tailoring; non esistono schemi fissi e regole rigide, il medico basa le sue scelte sul modo di essere del paziente, sulle sue risposte, interagendo con lui. 

Nel suo inconscio ogni individuo, come dice Milton Erickson, eccelso psicanalista ed ipnologo americano, nostro grandissimo maestro, ha tutte le potenzialità per essere un individuo maturo ed autonomo; se queste, non emergendo, causano sofferenza e disagio, si può intervenire, restituendo la piena coscienza di sé, con una terapia ipnotica che non si serve di farmaci ma quasi esclusivamente della parola, mezzo suadente e potente che, come diceva Gorgia da Leontini già nel V secolo avanti Cristo, "è un gran dominatore che, con un corpo piccolissimo ed invisibilissimo, divinissime cose sa compiere: riesce infatti a calmare la paura, ad eliminare il dolore, ad invitare alla gioia e ad ispirare la pietà". 
Vittorio Proh

(x) Vittorio Proh nasce a Sondrio, si laurea a pieni voti in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pavia, acquisisce varie specializzazioni (cardiologia, reumatologia, medicina dello sport, medicina preventiva) presso altre prestigiose sedi universitarie. 

Fa parte della Società Italiana di Medicina Psicosomatica, è membro delI'Istituto Italiano Studi di Ipnosi Clinica e Psicoterapia "H. Bernheim" di Verona (Scuola di ricerca, formazione e terapia) associata all'International Society for Clinical and Experimental Hypnosis e all'American Association for the Advancement of Seience di New York). Svolge la libera professione in Sondrio.



 

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