A scuola l'Educazione Civica: "si ma..." dice il CNDDU con sue proposte

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, pur apprezzando il provvedimento con il quale dovrebbe essere istituita la disciplina di Educazione civica, nutre una serie di gravi perplessità in merito all’attuazione dello stesso.

1) Se, da quanto si evince allo stato attuale, la disciplina Educazione civica, per quanto autonoma e da sviluppare in 33 ore annuali, rimane d’appannaggio “trasversale”, si rischia di veder decurtato il tempo necessario per lo svolgimento dei programmi in funzione di altre esigenze didattiche non collegate alla materia di nuova istituzione.
2) In considerazione della famigerata “trasversalità”, si corre il rischio di ricadere negli errori di un passato recente, in cui “chiunque” poteva ritenersi abilitato alla disciplina. Senza nulla togliere alle competenze trasversali e specifiche dei colleghi appartenenti a tutte le classi di concorso, se si vuole davvero imprimere una svolta radicale alla propugnazione sistemica e pervasiva dell’Educazione civica, è necessario assegnarne l’insegnamento esclusivamente (e non solo preferibilmente) alle figure professionali più qualificate: i professori appartenenti alla classe di concorso A046.
3) D’altra parte, la possibilità di attingere dal cospicuo corpo docente della A046 già inserito all’interno del comparto scuola (anche come organico di potenziamento), sul piano economico ed organizzativo, rappresenta la via più idonea e funzionale per la buona riuscita della riforma. Diversamente tutta l’operazione rischia di venire vanificata.

A tal proposito, il Coordinamento aveva depositato giorno 04 aprile, presso la VII Commissione Cultura, Istruzione, la propria memoria incentrata sul tema in questione (https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/up...).    
Ci auguriamo che quanto sostenuto in una sua nota dall’on.le Elisabetta Barbuto, Movimento 5 Stelle, in merito all’approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di legge sull’inserimento dell’Educazione civica possa trovare attuazione: “Per il momento questo obiettivo è stato raggiunto per le scuole del secondo ciclo in cui sia presente nell’organico dell’autonomia un docente della classe di concorso A046, ma confidiamo che, in occasione della prima relazione che il ministro dell’Istruzione renderà al Parlamento in attuazione della nuova norma, sarà riconosciuta l’esigenza che tutte le scuole possano e debbano dotarsi di tale figura specializzata”.

In vista dell’approvazione definitiva del testo di legge, il Coordinamento invierà una comunicazione ai dirigenti scolastici, agli USP, e agli USR di ogni regione, per sollecitare l’inserimento nel proprio PTOF di almeno un’unità della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche ovvero un docente dell’area di potenziamento per la legalità, al fine di arricchire il proprio organico di docenti competenti per sviluppare i percorsi disciplinari previsti dalla normativa.

Prof. Romano Pesavento Presidente CNDDU
Prof. Alessio Parente  Segretario generale CNDDU
 

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