Lettera aperta ai Forestali dall'ex Capo del Corpo dr. Giuseppe Di Croce

Cari Forestali,

il Governo ha deciso di sopprimere con inaudita avventatezza e irresponsabilità l’amato e glorioso Corpo Forestale dello Stato che ha segnato la storia del nostro Paese: quanta amarezza e quanti rimpianti! Duecento anni di onorato servizio azzerati da una classe dirigente incolta e vile e dalla pochezza di politici pressappochisti, ad eccezione del “Movimento 5 Stelle” cui va la mia riconoscenza, incapaci di comprendere la gravità delle loro inappellabili decisioni.

Qualche anno fa si pose il problema della regionalizzazione del Corpo. La gente capì che si trattava di una operazione politica di bassa lega e ci aiutò nell’ardua impresa di preservarne la statualità grazie anche al sostegno determinante di molti parlamentari illuminati e della stampa più accreditata.

Ora la liquidazione del Corpo è avvenuta nel giubilo addirittura di quanti erano preposti alla sua salvaguardia, in assenza di ogni riflessione politica in ambito parlamentare e soprattutto nella indifferenza totale della opinione pubblica e dei mass-media.
Gli autori di cotanto misfatto non sanno che hanno infranto il sogno di intere generazioni che vedevano nel CFS un formidabile baluardo per la salvaguardia dell’ambiente e uno sprone possente per una nuova ecosofia per lo sviluppo sostenibile.

Cari Forestali, riflettete su quanto è avvenuto in questo ultimo decennio di cui restano solo miserie e macerie e avrete la risposta del perché la nostra Amministrazione, fra le più considerate e amate del Paese, sia caduta ora nell’oblio e nell’indifferenza generale.

Dr. Giuseppe Di Croce ()già Capo del CFS

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