Unioni Civili, interviene il sen. Crosio

La nota nostra
Il sen. Crosio ha diffuso alla stampa la nota sulle Unioni civili che pubblichiamo. Ci è tecnicamente impossibile riportare la posizione degli altri parlamentari valtellinesi per il semplice motivo che da loro non è arrivato niente, a noi così come agli altri giornali locali..(ndr).
La nota del sen. Crosio:
“Unioni civili, il senatore Crosio: «Un tema delicato affrontato dal Governo con la solita superficialità» Si avvicina la votazione del Senato sui disegni di legge sulle unioni civili che torneranno in discussione a partire da martedì pomeriggio. Il senatore Jonny Crosio, come tutta la Lega Nord, annuncia il suo voto contrario. «In una società in continua evoluzione era necessario in qualche modo disciplinare e normare i cambiamenti in atto, peccato che questo non è lo scopo del Governo che ha affrontato temi molto delicati con superficialità e senza aver avviato un percorso per preparare i cittadini. Ha dato spazio alle ali più estreme del partito, forse anche per limitare la loro influenza in questioni di carattere economico, lasciando ampia libertà d’azione e suscitando i malumori di molti dei suoi stessi parlamentari. Nessun nobile fine ma presumibilmente uno scambio di cui faranno le spese i cittadini». «Personalmente ritengo che nel terzo millennio ciascuno debba essere libero di amare chi crede e che meriti il nostro rispetto al di là delle sue scelte, ma la questione deve essere affrontata per gradi perché se è sacrosanto il diritto di una persona di assistere il proprio compagno o la propria compagna in ospedale in assenza del vincolo del matrimonio, è vero anche che la spettacolarizzazione dei sentimenti e le manifestazioni eccessive suscitano reazioni contrastanti in una società in larga parte ancora impreparata a vivere con naturalezza certe situazioni». «Nessun problema per quanto mi riguarda quando la questione tocca gli adulti, ben diverso è il coinvolgimento dei bambini, innocenti e indifesi, che abbiamo il dovere di tutelare. Purtroppo in Senato la discussione è degenerata e si è perso di vista proprio questo punto: essere buoni genitori non dipende dal sesso e nemmeno dalla natura, nel senso che spesso vi sono padri e madri biologici che non fanno il bene dei loro figli, ma ciascuna situazione è diversa dalle altre. Per me non esistono genitore 1 e genitore 2 ma una mamma e un papà e la cosa più bella quando ritorno da Roma è sentirmi chiamare papà dalle mie bambine». «In tutte le questioni, ancora di più in quelle che attengono le persone, serve il buon senso, purtroppo il Governo non l’ha usato scegliendo i parlamentari ai quali affidare il tema delle unioni civili. Servivano persone, e sottolineo persone perché dietro a ogni parlamentare c’è una persona con una propria storia, più equidistanti, probabilmente anche più libere intellettualmente capaci di affrontare il tema cercando la condivisione invece di alzare le barricate. Di tutto la nostra società aveva bisogno tranne che di questo e il decreto Cirinnà rappresenta un’altra occasione sprecata dal Governo di fare una riforma seria".

 

 

 

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