VALORI UMANI SECONDO LA LEGGE MORALE NON IN FORZA DEL “PRINCIPIO DI REALTA’”

Dopo il suicidio dell’adolescente torinese che si è tolto la vita perché sbeffeggiato dai compagni che l’accusavano di essere gay, alcuni intellettuali hanno auspicato che nelle scuola si affronti il tema dell’omosessualità. Si può facilmente supporre che tale richiesta non sia del tutto neutra, bensì finalizzata a “sdoganare” l’idea che l’omosessualità sia una condizione assolutamente “normale”. Ma a questo punto, giacché nella società non sussiste unicamente questa nuova “costumanza”, perché non estendere il dibattito anche ad altre forme “alternative” di esistenza? Per esempio, ci sono persone che non riescono fare a meno di “farsi” l’amante o di avere relazioni multiple, altre ancora prediligono “l’amore” per i bambini, i più arditi addirittura preferiscono la bestialità all’amor cortese. Se i valori umani si stabiliscono non più in virtù della legge morale naturale inscritta nella natura stessa dell'uomo, ma in forza del "principio di realtà", non stupiamoci poi se l’intera società stia scivolando lentamente in un baratro senza fine.

Gianni Toffali

Gianni Toffali
Società