Aspettativa di vita:le femmine ne hanno quasi 5 anni più dei maschi

80,281 anni per i maschi e di 84,985 per le femmine. Gli altri dati ufficiali

L’Osservatorio Salute dell’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato in questi giorni i dati sull’aspettativa di vita in Italia .
Ricordo che la speranza di vita si definisce come  il numero di anni alla nascita che una persona si aspetta di vivere quando nasce in un certo contesto geografico, sociale ed  economico.
Viene calcolata  dividendo la somma dell’età dei deceduti per il numero.
In Italia il valore è preciso in quanto alla morte vi è l’obbligo della compilazione della scheda di decesso che viene inviata all’ISTAT che periodicamente calcola i dati sulla speranza di vita.
Questi numeri sono divisi per sesso,  area geografica, regioni fino alle province.
I dati dell’Osservatorio sulla salute evidenziano un divario fra Nord e Sud nell’aspettativa di vita con punti fino a 4 anni di differenza  tra regioni come il Trentino, le Marche e la Campania e la Sicilia.
Questi dati sono in linea con quelli rappresentati dalla mortalità evitabile che è più alta al Sud rispetto al Nord.
Sono indicatori che riflettono molteplici aspetti che riguardano la qualità dell’ambiente, le abitudini di vita, l’organizzazione sanitaria, l’efficienza dei sistemi sanitari , l’organizzazione  e la qualità della spesa per la salute.
Sono disponibili i dati della speranza di vita relativi al 2014 .
In Italia  il valore è di 80,281 anni per i maschi e di 84,985 per le femmine. L’Italia ricordo si colloca, nello stesso anno, al terzo posto  nel mondo dopo Monaco ed il Giappone.
In Lombardia la speranza di vita è di 85,528 per le femmine e di 80,839 per i maschi.
La Provincia di Sondrio ha un’aspettativa di vita maschile di 78,712 anni, di circa due anni inferiore a quella lombarda, mentre quella femminile è di 85,032.
Si può fare un confronto con un area alpina a noi vicina come la provincia di Bolzano dove si registra una speranza di vita di 81,182 anni per i maschi e di 85,498 per le donne.
Questa diseguaglianza per i dati della nostra provincia era già nota da tempo, in modo particolare per il sesso maschile. Non è semplice da interpretare ma se si relazionano i  dati con la mortalità evitabile si nota che la  provincia di Sondrio si colloca ai primi posti nei maschi per  i tumori dell’apparato respiratorio, gli incidenti ed i suicidi.

 

Gianfranco Cucchi, cardiologo
Società