La ricca economia occidentale e orientale si incontrano (Trump e Arabia saudita).

di Maria de falco Marotta

Li abbiamo visti tutti, no? All’aeroporto di Riad dell’Arabia Saudita i magnati del luogo incontrarsi tanto amichevolmente con Trump e seguito di burattini cui dirà come comportarsi, tranne però a Melania, pettoruta, truccatissima ma- finalmente- senza velo sui capelli come hanno sempre fatto le compagne di presidenti occidentali! Il guaio grosso è che i sauditi con la potenza del soldo vogliono regnare e vivere dominando tutti i sunniti sparsi nei molti Stati dell’Oriente, mentre il neo eletto presidente dell’Iran Hassan Rohani fermissimamente sciita, terrà fede a quanti- specie giovani- l’hanno eletto per sostenere la loro fede che risale a Fatima e ad Ali, figlia e nipote del beneamato Maometto.  Ognuno sa che il governo degli Stati Uniti, Israele e il regime dei Sauditi sono stati i più grandi perpetratori del terrorismo e del genocidio nel mondo. Questo serve solo per un interesse e un interesse che si chiama: denaro. Solo per sottolineare questo, l'industria americana degli armamenti (posseduta in gran parte dai sionisti) otterrà 110 miliardi di contratti dai Sauditi. Kouchner (il genero di Trump) è molto felice come lo sono tutti i ricchi profitti intorno a Donald Trump. I neoconservatori di Washington, anche se vi sono alcune differenze tra di loro (da qui la frenesia dei Media di creare i “pasticci” intorno alle connessioni Russia-Trump). Ma attenzione a non commettere errori. Su di esso, vi è una differenza come tra i gangster rivali. Nel frattempo il prezzo di diventare il ricco più ricco pesa troppo sulle vite umane. Migliaia di civili sono uccisi in luoghi come Yemen, Gaza e Siria, L'Iran ei suoi sostenitori come la Russia e la Cina resistono da anni di assalto. La missione di Trump è di guerra e gli occidentali lo ironizzano. Poi l’'Iran per Israele non funzionerà meglio della guerra di Bush contro l'Iraq.
I tempi cambiano anche se la mentalità imperialista persiste.
 

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