Donazione sangue e giovani

IL PROGETTO DI AVIS NAZIONALE CHE UNISCE SENSIBILIZZAZIONE AL DONO E REALTÀ AUMENTATA PER GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI. 33 Scuole lombarde (fra cui il Liceo "P. L. Nervi - G. Ferrari" di Morbegno)

Sono 13 le scuole lombarde che prenderanno parte al progetto di Avis Nazionale, che vede in prima linea Avis Regionale Lombardia, per sensibilizzare i giovani al tema del volontariato e della donazione di sangue.

Milano, 21 ottobre - Nuovo touchpoint per Avis Regionale Lombardia, l’associazione torna nelle scuole con “R.I.S.E. - Realtà virtuale, Innovazione, Salute ed Educazione”, un nuovo progetto di Avis Nazionale dedicato agli studenti di classe terza superiore. Lo scopo è quello di diffondere e sensibilizzare i giovani riguardo i temi del volontariato, della donazione del sangue, oltre che promuovere l’impegno sociale a favore di cittadinanza attiva, solidarietà, salute e benessere. Questo nuovo progetto vede la collaborazione attiva anche di Avis Regionale Lombardia, coordinatore d’area insieme a Avis Marche e Avis Umbria, oltre che ente principale attivo nella formazione degli educatori degli istituti aderenti.

Tra i 60 istituti superiori coinvolti, 13 scuole lombarde hanno già aderito al progetto innovativo: a Bergamo il Liceo Scientifico Statale Lorenzo Mascheroni, a Brescia l’IISS L. Bazoli-M. Polo, a Como l’ITES Caio Plinio Secondo, a Lecco l’IIS "G. Bertacchi", a Lodi il Liceo Artistico Callisto Piazza e l’IIS di Sant'Angelo Lodigiano Pandini, a Mantova l’Istituto Superiore Enrico Fermi, a Milano l’Istituto Tecnico Industriale Statale "E. Mattei", per il territorio di Monza e Brianza il Liceo Porta, a Sondrio il Liceo "P. L. Nervi - G. Ferrari" di Morbegno, a Varese il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, il Liceo Classico “Giovanni Pascoli” e il Liceo delle Scienze Umane opz. Economico Sociale.

L’iniziativa vede la partnership tra la sede nazionale e le Regionali di Lombardia, Veneto e Calabria e il coinvolgimento dei volontari di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria. Avis Regionale Lombardia gioca un ruolo cruciale nella buona riuscita del progetto, occupandosi anche della formazione degli educatori dallo scorso 6 ottobre.

Il progetto si struttura in due fasi: nella prima fase, gli studenti avranno l’opportunità di sperimentare un’attività ludico-formativa non convenzionale: “Another Lock” è il titolo del gioco investigativo. Utilizzando il proprio smartphone e indossando degli appositi visori per la realtà virtuale, diventeranno protagonisti di un coinvolgente videogame con la mission di veicolare i valori che da sempre AVIS porta avanti grazie alle sue attività e al suo impegno sociale. In contemporanea, un gruppo di ragazzi compilerà questionari anonimi di valutazione dell’intero progetto - sono infatti previste 2 classi sperimentali e 2 classi di controllo. Durante la seconda fase, invece, verrà chiesto agli studenti che hanno partecipato al progetto di ideare una social challenge per Instagram e/o TikTok che veicoli i valori trasmessi dal videogioco in realtà aumentata; le proposte verranno vagliate al 50% da una giuria definita previo consulto delle Avis Regionali, e al 50% dai restanti studenti. La social challenge selezionata come vincitrice verrà quindi estesa su scala nazionale da AVIS.

“Il grande successo di questo progetto consta nel ritorno nelle scuole dopo anni di lontananza e distacco, veicolando la mission e i valori della nostra associazione in una forma più vicina alle nuove generazioni – afferma  Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia – Siamo al passo con la tecnologia e con i cambiamenti dettati dal contemporaneo e, per questo motivo, sempre più vicini ai giovani. È importante sensibilizzare i ragazzi riguardo i temi della cittadinanza attiva, della donazione del sangue e del volontariato poiché essi rappresentano il nostro futuro. Avis Regionale Lombardia è caratterizzata da una presenza capillare e, grazie ai nostri volontari, riusciamo a coprire il 24% del fabbisogno nazionale di sangue. Grazie a questo progetto seminiamo consapevolezza, dettando le basi per un futuro comune che ci permetterà di raccogliere senso civico e impegno sociale”.

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