Pandini (x) e l'Ospedale di Chiavenna

Caro Frizziero, ancora una volta Gianfranco Cucchi arriva puntuale  a rivelarci una  situazione intollerabile: secondo i dati del 2015, fra le province italiane occupiamo gli ultimi posti nella classifica della salute pubblica. Da noi, come ben dice il titolo, "La speranza di vita è bassa e troppe morti potevano esser evitate". Sulle 110 province italiane, siamo al 101esimo posto per i maschi e al 48esimo per le femmine. Lecco è al 12esimo posto, Como al 13esimo, Bergamo al 35 esimo. Il Trentino-Alto Adige è al primo posto, smentendo gli eventuali tentativi di attribuire al "fattore montagna" le cause della nostra arretratezza. Già tre anni or sono, nel 2015, il tuo giornale denunciava la grave crisi degli ospedali della provincia. I risultati statistici dello stesso anno, ora resi noti e commentati da GF Cucchi, ne rivelano i devastanti effetti.
I Sindaci della Valchiavenna stanno preparando un documento per impedire che l'ospedale del capoluogo sia ridotto a un pronto soccorso senza più servizi specialistici. Il che significa, per chi può, ricorrere alle cliniche private; mentre gli altri dovranno attendere, quando arriva, l'elicottero richiesto da Chiavenna al centro organizzativo di Como, il quale comanderà a Bergamo di mandarcelo, e quando sarà sul posto, magari a Campodolcino o a Stuetta, dovrà imbarcare il paziente e trasportarlo a Sondrio. Con tanti saluti alla chirurgia d'urgenza, in molti casi decisiva, ealtrettanti auguri  per la meteorologia, spesso avversa. Sono stato di recente a Chiavenna e la gente è esasperata dai disservizi causati dal continuo indebolimento delle strutture portanti dell'ospedale: il reparto medicina a passo ridotto, il reparto ortopedico cancellato (proprio alla vigilia della stagione turistica invernale), il cardiologo e l'oculista presenti soltanto un giorno alla settimana, l'eccellente chirurgo-capo costretto a dividersi fra Chiavenna e Menaggio.  Ho l'impressione che la pazienza dei miei convalligiani stia per esaurirsi. Ma, come al solito, i burocrati saranno gli ultimi ad accorgersene. magari, come dvrebbe capitare, a loro spese.
Molti cordiali saluti e complimenti vivissimi per la "Gazzetta " dal tuo Attilio Pandini (x)

(x) Attilio Pandini é una perla del giornalismo valtellinese, Premio 'Ciavenasc 2004'. Giovanissimo diresse, lanciandolo con modernità, L'Eco delle Valli. Poi in RAI, fra l'altro corrispondente dalla Svizzera. Fu anche redattore capo de L'Avanti e autore di numerose pubblicazioni.

Nota personale: La ruota del tempo è girata parecchio per noi ma vedo con piacere che la mente è rimasta lucida...  

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