Donazioni di sangue in calo. Appello

Per la prima volta da decenni situazione critica in Lombardia

Incontro stampa stamani 21 luglio presso la sede di AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) in via Campanini 6 a Milano.

“Si tratta di un'emergenza” - sottolineano - “che i cittadini di tutta la Lombardia devono conoscere: per la prima volta da decenni, quest'anno la Lombardia ha registrato un calo per quanto riguarda la raccolta di sangue destinato alle donazioni. E con agosto alle porte la situazione diventerà ancora più critica”. Presenti il Direttore Sanitario di AREU Marco Salmoiraghi, il responsabile  della Struttura regionale di Coordinamento delle attività trasfusionali Davide  Rossi, 
il presidente dell'AVIS regionale  Domenico Giupponi (e la dr.ssa Cristina Corbetta Responsabile Ufficio Comunicazione AREU che regolarmente tiene il rapporto con i mass-media)

Il punto della situazione è stato fatto numeri alla mano, con i dati aggiornati sulla raccolta e le donazioni di sangue in Lombardia.
Anche nel 2015 appare confermato, riguardo alla donazione di sangue, un trend tendenzialmente negativo già anticipato nel 2014

   1) Ogni giorno cittadini che necessitano di interventi chirurgici o che sono stati coinvolti in incidenti e in traumi possono aver bisogno di una trasfusione di sangue.  Le unità di emocomponenti devono essere già pronte, preparate e disponibili, nella misura adeguata, e prive di rischi di infezioni emergenti come quella da West Nile Virus (come è noto, le unità devono essere testate oppure il donatore deve essere temporaneamente sospeso se ha soggiornato in zone a rischio per la circolazione di tale virus).
   2) Per avere un sistema di pronta disponibilità costante e di cure sempre più efficaci è necessario avere sempre a disposizione donatori di sangue periodici. La scelta di donare è particolarmente preziosa, soprattutto nel periodo estivo, dove le donazioni tendono a diminuire, mentre la necessità di trasfusioni si mantiene molto alta e costante.
   3) La trasfusione di sangue rappresenta un Livello Essenziale di Assistenza (LEA); ciò dimostra che Regione Lombardia considera l’offerta della terapia trasfusionale un momento fondamentale della cura dei pazienti. Ne è dimostrazione anche la recente riorganizzazione del sistema trasfusionale lombardo che, lasciando in periferia le strutture di raccolta e di assegnazione degli emocomponenti, ha centralizzato in 9 sole strutture le attività di lavorazione e validazione del sangue.

I dati forniti dalla Struttura Regionale di Coordinamento (SRC)
La raccolta di sangue intero nel 2014 è stata di 470.991 vs. 479.397 unità del 2013 (-1.75%). Il trend negativo riguarda le raccolte presso i Centri ospedalieri, mentre la raccolta di sangue intero presso le sedi associative è stata di 164.531 vs. 159.881, e ha portato la percentuale regionale di raccolta associativa al 35%.

Il numero dei donatori, 265.889 nel 2014, è in lieve riduzione a livello regionale, rispetto ai dati del 2013

Su una disponibilità totale plasma di circa 174.632 Kg, in riduzione rispetto al 2013 (177.492 Kg), ne sono stati destinati al frazionamento industriale per la produzione di emoderivati 145.538 Kg, in riduzione rispetto al 2013 (150.152 Kg).

Il bilancio dei nuovi donatori rispetto a coloro che sono stati sospesi definitivamente è positivo registrando un valore in entrata di 36.727 vs. 28.480 donatori sospesi definitivamente.

La raccolta di sangue continua, nonostante il calo della raccolta in particolare nei primi mesi del 2015 (mesi in cui l’ospedalizzazione dei pazienti è stata particolarmente elevata), a consentire l’autosufficienza regionale.

IL DA FARSI
In questo quadro, tre sono le strategie percorribili a livello regionale:
   1) Rafforzamento della programmazione della raccolta di unità di sangue a livello di singolo Centro di raccolta (che avrà un valore di riferimento cui attenersi)
   2) Maggior sicurezza e flessibilità organizzativa nell’effettuazione dei controlli virali (West Nile virus) per evitare la sospensione dei donatori che soggiornano anche per brevi periodi in aree endemiche
   3) Attività di sensibilizzazione e promozione dell’attività di donazione anche nei periodi estivi

Nonostante il calo del 2014 e quello del 2015 non ci sono state ripercussioni sulle attività chirurgiche e anche sulle quote destinate ad altre regioni. C'è anche una adeguata scorta cautelativa per eventuali emergenze ma se non si inverte la tendenza arrestando questo trend negativo è evidente che problemi e difficoltà si creano.

Donazioni prima di ...
In sostanza l'appello, sia ai vari centri ma soprattutto ai donatori con un appello efficace: “prima di caricare le valigie sull'auto dando al navigatore l'istruzione 'direzione vacanze' la donazione!
GdS

Società