AUMENTO PAZIENTI AL MORELLI, 65

Le sedi dei centri vaccinali sono diventate sette: due a Sondrio, due a Morbegno, una a Chiavenna, Villa di Tirano e Sondalo

La situazione si sta aggravando di giorno in giorno all'Ospedale Morelli dove nei tre reparti dedicati sono ricoverati 65 pazienti, perlopiù in condizioni serie. Erano 50 alla fine del 2021 e 63 lunedì scorso. Nei giorni scorsi, per accogliere i nuovi malati, era stato necessario aprire un nuovo reparto. La pressione è ulteriormente aumentata sul sistema sanitario chiamato a soddisfare le richieste per la cura dei malati covid-19, per l'effettuazione dei tamponi e per la somministrazione dei vaccini che impegnano ogni giorno oltre cento dipendenti dell'Azienda tra medici, infermieri, tecnici di laboratorio, amministrativi e addetti alla logistica. Ai sanitari che lavorano negli ospedali, nei centri vaccinali e nei drive through si aggiungono i tecnici del Laboratorio dell'Ospedale di Sondrio che analizzano ogni giorno oltre 800 tamponi per garantire i risultati entro la mattinata del giorno successivo. Oltre al personale impegnato nel ritiro degli stessi tamponi dagli ambulatori mobili per il trasporto al laboratorio e nella consegna delle dosi di vaccino nei diversi centri. Uno sforzo notevole anche a livello organizzativo per garantire tutti i servizi agli utenti, particolarmente in queste giornate caotiche segnate dal progressivo aumento dei contagi.

Sul fronte della campagna vaccinale, i centri di Chiavenna, Morbegno, Sondrio, Villa di Tirano e Sondalo sono aperti tutti i giorni, con poche eccezioni, e lavorano a pieno ritmo. Come annunciato, il centro vaccinale di Morbegno è stato trasferito dal Presidio ospedaliero al Polo fieristico che garantisce spazi molto più ampi e un comodo accesso. Da cinque i centri vaccinali sono diventati sette: a Chiavenna, nella palestra comunale di viale Maloggia; a Morbegno, al Pot per i bambini e al Polo fieristico per tutti gli altri utenti; a Sondrio, nella palestra dell'Istituto Quadrio-De Simoni e con il Policampus riservato ai bambini; a Villa di Tirano, al Centro polifunzionale; a Sondalo, presso il sesto padiglione dell'Ospedale Morelli. Negli ultimi giorni, a seguito dei nuovi provvedimenti del Governo, è notevolmente cresciuta la richiesta per la somministrazione della prima dose del vaccino, e non soltanto da parte di chi è soggetto all'obbligo vaccinale ma anche da chi ha meno di cinquant'anni.
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Nota di redazione
Il virus ha disperato bisogno di sopravvivere e quindi ha disperato bisogno di trovare un rifugio per sè e per gli altri, di trovare uomini e donne in grado di riceverlo. 
Il virus ha quindi disperato bisogno di trovare persone, uomini e donne, che non gli offrano resistenza, che lo accolgano, che non siano vaccinati.

I NO VAX fanno al caso suo visto che nella "denegata ipotesi" che si arrivasse al 100 % di vaccinati si avrebbe una sorta di 'genocidio' di Govid 19 e l'umanità potrebbe respirare e tornare ad una quasi normalità. Non vaccinati alleati quindi di questi pestilenziali virus::: Red 

 

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