NUOVO CODICE DELLA STRADA IN RETTA DI ARRIVO

Nel Consiglio dei Ministri previsto per settimana prossima, sarà presentata la stesura definitiva del disegno di legge sulla sicurezza stradale, con un nuovo codice della strada, che prevede prevenzione, educazione, controlli, ma anche sanzioni per mettere un freno alle 3000 morti annuali sulle strade italiane. Il valore della prevenzione e dell'educazione stradale emerge anche dall'attività di  “On the Road” presentata oggi al Consiglio della Regione Lombardia. "Esperienze che devono diventare un modello nazionale di prevenzione dei rischi della strada e di educazione alla legalità" - queste le parole del Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini oggi alla conferenza stampa di bilancio dell'anno 2023 dell'Associazione Ragazzi On the Road a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia.

Da 15 anni l'Associazione On the Road è attiva in oltre 40 Comuni della Lombardia e coinvolge giovani dai 16 e i 20 per i weekend #ontheroad, attività sul campo di consapevolezza dei rischi sulla strada e di educazione alla legalità insieme a Polizie Locali, Forze dell’Ordine, realtà impegnate nell’Emergenza Sanitaria e le Istituzioni.

In allegato il comunicato stampa e a questo link https://we.tl/t-JfHREpI7PJ le foto della conferenza di oggi

Nella speranza che la notizia possa trovare spazio per un vostro approfondimento, rimaniamo a disposizione per qualsiasi altra informazione.

ASSOCIAZIONE RAGAZZI ON THE ROAD Claudia Rota e Cristina Chiaravallotti: claudia@studiobelive.com

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE MATTEO SALVINI:           

“IL MODELLO DI PREVENZIONE ON THE ROAD A SERVIZIO DEL PAESE”

L’impegno del Vicepremier espresso a Milano
alla presentazione a Palazzo Pirelli del Consiglio regionale
dei risultati raggiunti dall’Associazione “Ragazzi On the Road” in Lombardia

“Ragazzi On the Road”
Milano, 11 settembre 2023 – «Le attività “On the Road” che hanno per protagonisti i giovani vanno estese ben oltre i confini della Lombardia, perché diventino un vero modello nazionale di prevenzione sui rischi della strada e di educazione alla legalità». Così il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto a Milano alla conferenza stampa di bilancio delle attività "On the Road" 2023 che si è svolta oggi a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia. Solo nel 2023 sono oltre 100 i giovani dai 16 e i 20 anni, di oltre 40 Comuni della Lombardia, coinvolti per attività sul campo di consapevolezza dei rischi sulla strada e di educazione alla legalità insieme a Polizie Locali, Forze dell’Ordine, realtà impegnate nell’Emergenza Sanitaria e le Istituzioni.

A partire dal Protocollo operativo promosso, messo appunto e applicato negli scorsi mesi dalla Prefettura di Varese, Matteo Salvini ha sottolineato l’importanza del modello – illustrato nei mesi al Ministero dei Trasporti nell’ambito del percorso di ascolto in vista delle nuove norme legate al Codice della Strada e della sua estensione a livello nazione: «Ho incontrato di persona l’associazione “Ragazzi On The Road” tempo fa al Ministero dei Trasporti – ha detto Salvini –, ed è una delle realtà che più mi ha colpito per la concretezza dimostrata. L’attenzione del governo sul tema della sicurezza stradale e della prevenzione è molto alta: stiamo chiudendo l'iter per il disegno legge sul nuovo Codice della Strada, che dopo un percorso di ascolto porteremo nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri. Poi arriverà in Parlamento, con l’obiettivo che entro l’autunno sia legge. Mi piacerebbe che il lavoro fatto a Varese possa essere esteso a tutta Italia. Il mio impegno è quello di portare questa esperienza all’attenzione dei Comuni, delle Regioni, della Croce Rossa, della Rai per quanto riguarda l’aspetto della comunicazione, del Ministero dell’Istruzione, gli enti che possono essere coinvolti ancora di più rispetto a quanto già accade oggi».

Accanto a lui il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello: «A Varese abbiamo sottoscritto un protocollo tra sindaci, questura, associazioni socio sanitarie, 112, Aci, e tante altre Istituzioni del territorio, oltre alle Forze dell'Ordine. Con un obiettivo: promuovere la consapevolezza nelle nuove generazioni attraverso attività che portano a fare esperienza della realtà, come ho potuto osservare in alcune occasioni in cui ho avuto l’onore di accompagnare qualche ragazzo On The Road. Un vero e proprio "incubatore di legalità", anche per avvicinare i ragazzi che tendono a porsi in contrasto con le Istituzioni».

Durante l'incontro sono stati gli stessi “Ragazzi On the Road” a restituire le esperienze vissute sul campo nel corso dell’ultimo anno, e membri dello staff dell’Associazione – di cui fanno parte anche ragazzi che hanno deciso di dare il proprio contributo dopo aver partecipato al progetto – hanno presentato l’ulteriore fase di espansione del progetto educativo, a partire dalla Lombardia. «Regione Lombardia ha sempre dato il proprio contributo al progetto On The Road, ma credo che dal 2024 possa esserci un ulteriore spinta al progetto, anche dal punto di vista finanziario, e il suo allargamento ad almeno un altro paio di province. È importante proseguire su questa strada, che vede puntare sulla prevenzione fin dalla giovane età e sul contributo attivo dei ragazzi nel far conoscere quanto appreso sul campo ai loro coetanei».

«Ho visto l'entusiasmo negli occhi dei ragazzi che partecipano a questo progetto – ha aggiunto il Presidente del Consiglio Regionale lombardo Federico Romani – Di fronte alle notizie delle tragedie degli ultimi giorni, li invito a proseguire il loro impegno nel far capire ai loro coetanei – con la loro capacità, con il passaparola, con il linguaggio dei social – cosa vuol dire rispettare il codice della strada, interessarsi alle istituzioni. Istituzioni che certo devono essere capaci di ascoltare la cittadinanza per migliorare le regole. La vita è troppo bella e importante per sprecarla sulla strada: grazie ai ragazzi On The Road per aiutarci a comprenderlo concretamente, ogni giorno».

Presenti anche l’Assessore all’Housing Sociale Paolo Franco, secondo cui “questi ragazzi hanno spazzato via il gap che spesso si crea con le Istituzioni su questi temi, e dato valore a valori come volontariato, associazionismo, educazione», e il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Casati, che ha auspicato che «già dal 2024 Regione Lombardia incrementi il supporto a queste attività, con un impegno e un lavoro bipartisan in Consiglio Regionale».

A ricostruire l’impegno e gli obiettivi dell’Associazione, nata oltre 15 anni fa nella bergamasca e presto diffusasi nelle province limitrofe, il fondatore e vicepresidente Alessandro Invernici: “Oggi non siamo qui per autocelebrarci, ma per affrontare una realtà cruda e urgente che deve tutti interrogarci e non può lasciarci inermi. I terribili incidenti stradali degli ultimi giorni, delle ultime ore - penso e siamo vicini alle famiglie delle quattro giovanissime vittime (proprio tra i 18 e i 20 anni) dello schianto di Cagliari – così come agli incidenti di Milano e Roma, ci gettano nell’angoscia. 420 morti quest’estate, nei soli fine settimana, sulle strade d’Italia! 1257 vittime solo a Milano dal 2001, un trend in costante aumento dell’anno scorso, siamo chiamati a rispondere a questa emergenza sociale e nazionale con determinazione. Il prossimo passo è un Protocollo d’Intesa basato su “pattuglie miste di giovani e agenti di Polizia”, che possa mettere a regime, in pratica e in modo sistemico, quanto l’Associazione fa da 15 anni. Desideriamo esportare l’esperienza “On the Road” attraverso opportuni Protocolli d’intesa, consentirebbe infatti di moltiplicare il coinvolgimento dei giovani  “nei panni di” e, così, sensibilizzare e salvare più vite».

Spiega il Presidente dell’Associazione Egidio Provenzi: “Il nostro obiettivo è sempre stato chiaro, e oggi lo ripetiamo con grande orgoglio: portare giovani dalle scuole e Università in strada insieme alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine per mostrare loro le reali conseguenze delle scelte - delle distrazioni sempre più spesso all’origine di incidenti e purtroppo di continue tragedie. Questa è una sfida che accettiamo con responsabilità.
Vorremmo estendere il nostro modello a livello nazionale, in modo unitario, in collaborazione con le Forze dell’Ordine: non ancora tutte coinvolte nel nostro progetto, ma confidiamo oggi sia solo l’inizio di un percorso aggregativo e partecipativo” conclude.

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