Il 14 gennaio l'addio di Napolitano. Indichiamo il successore. E l'elezione dei Dogi

Mercoledì 14 gennaio l'undicesimo Presidente della Repubblica italiana rassegnerà il suo,  secondo, mandato. Scatterà quindi la procedura per la nomina del successore. Primo adempimento, a parte le formalità, la nomina da parte dei Consigli Regionali dei 58 consiglieri che parteciperanno all'elezione. Sono tre per Regione (assurdo che siano sullo stesso piano la Lombardia e la miniregione del Molise!). Con loro i 630 deputati e i 315 senatori con l'aggiunta dei cinque a vita. Tutti 1008 alla Camera per cercare di raggiungere il quorum che nelle prime tre votazioni è di due terzi e che nelle successive si riduce alla semplice maggioranza assoluta. L'eletto si trasferisce al Quirinale e lì ci sta per sette anni, salvo che non si dimetta prima.

Chi sarà l'eletto?
Nessuno ne parla. Nessuno, se se ne parlasse, non punterebbe un soldo sulla sua elezione. Due cose che sono un bel viatico. Ci sono poi un po' di cose da superare ma sono cose superabili. Il curriculum:
Classe 1966, docente universitario, dirigente d'azienda, incarichi politici e istituzionali di alto livello, anche in campo internazionale. Quattro mandati in Parlamento. Sposato con tre figli. PD ma ben visto anche da altri Partiti.
Ma chi è?
Non lo diciamo perchè si sa che chi entra Papa esce cardinale. Si fanno nomi anche per bruciarli. Ci sono comunque sufficienti elementi per identificarlo.
Riporre in qualche cassetto questa previsione. Appuntamento a gennaio.

Elezione dei Dogi docet
E se ci sono problemi perchè non applicare il sistema di elezione del Doge della Serenissima Repubblica di San Marco?
1a Convocazione del Maggior Consiglio (l'organo politico più importante)
1b Nell'urna tante “ballotte”, di stoffa, quanti erano i consiglieri di età oltre i 30 anni; il
1c in Piazza  San Marco si prelevava un ragazzo al quale si faceva estrarre dall’urna una ballotta per ciascun consigliere
1d Fra tutti restavano 30 in sala.

2a Le 30 ballotte venivano messe nell’urna estraendone 9.
2b I nove sceglievano 40 consiglieri ma bisognava che ci fossero almeno 7 voti su 9

3a Sempre estraendo dai 40 ne restavano 12
3b I 12 ne sceglievano 25 ma bisognava che ci fossero almeno 9 voti su 12

4a I 25 con l'estrazione si riducevano a 9
4b I 9 ne sceglievano con almeno 7 voti ben 45

5a Dai 45, sempre estraendo, si scendeva a 11
5b Gli 11 con almeno 9 voti ne sceglievano 41

6 I 41 eleggevano finalmente il Doge scegliendo dall'urna dove tutti avevano messo un loro candidato. Si apriva la discussione su di lui, lo si sentiva, si decideva e così via finchè qualcuno otteneva 25 voti ossia più del 60%.
Il Doge andava ad abitare nel Palazzo Ducale da dove poteva uscire solo con una certa procedura, e così per la di lui consorte, la dogaressa. Il Doge non aveva benefici economici, anzi spesso era lui che doveva metterci del suo

 

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