La staffetta alpina del 150° in Valle

Ricevuto il testimone ieri a Morbegno dalla “Taurinense”, che aveva dato inizio alla corsa il 6 giugno a Ventimiglia, la staffetta della Julia è passata a Morbegno, esattamente nel luogo dove fu costituito l’omonimo battaglione, in piazza S. Antonio, per un momento di raccoglimento ed una foto ricordo. La fiaccola della tradizione alpina in viaggio dalle Alpi Marittime a quelle Giulie è una copia di quella realizzata in occasione dell’Adunata Nazionale di Trento del 2018, che fu accesa dal reduce di Russia Guido Vettorazzo davanti alla “Maria dolens”, la Campana della pace di Rovereto, realizzata con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale.

La tappa di oggi è partita da Sondrio, che fu sede della 12ª compagnia alpina, costituita nel 1873 da giovani reclutati a Ponte in Valtellina, Tirano, Grosotto e Bormio (oltre che a Sondrio), i quali avrebbero avuto come zona di operazione la Valtellina. Dopo un breve passaggio nello splendido parco Bartesaghi e il superamento del ponte sul fiume Mallero di Piazza Garibaldi – dal quale si poteva ammirare il castello Masegra, antica sede del distretto militare di Sondrio – i corridori sono partiti dopo l’alzabandiera e gli onori ai Caduti presso il monumento-sacrario del parco della Rimembranza, in centro a Sondrio, con la partecipazione di un picchetto del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento e il Trombettiere della Fanfara della “Julia”. Presenti alla cerimonia il Comandante della “Julia”, Generale di Brigata Fabio Majoli e il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini, insieme al Presidente della Sezione Valtellinese, presente col suo vessillo e i gagliardetti dei suoi gruppi. La staffetta si è diretta verso Edolo, entrando in provincia di Brescia. Città della Val Camonica, anche Edolo ha dato il nome a un battaglione, che ha avuto sede a Merano ed è stato inquadrato nei ranghi della Brigata “Orobica”, fino al 27 luglio 1991. Anche Edolo va ricordata perché è stata sede della 13ª tra le prime quindici Compagnie alpine, ricordate da un monumento che le ricorda tutte, davanti al quale si sono soffermati i corridori. Poco prima del centro abitato di Edolo, una squadra di calcio locale, la Nuova Camunia 2015, composta da ragazzi, esordienti del 2009 e del 2010, si è affiancata alla staffetta ed ha fatto ingresso in centro città, accolti dalle decine di persone incuriosite, ed anche da qualche mamma commossa nel vedere i propri figli correre assieme alle penne nere!

La sede del Gruppo Alpini di Edolo è collocata sopra un grande museo, interrato, dedicato al Battaglione, ideato, sistemato e illustrato dall’alpino Riccardo Giudici. Il memoriale dell’Edolo ne descrive tutta la storia, dalla nascita allo scioglimento, parla delle battaglie storiche nelle quali il battaglione si è distinto; sono custoditi numerosi cimeli preziosi di alpini illustri. In particolare è in bella mostra la prima foto della 13ª compagnia, creata ad Edolo, insieme al documento, conservato in maniera perfetta, della nascita del Battaglione “Edolo”, (attualmente l’ossatura del 2° Reggimento Genio Guastatori), firmato da Cesare Battisti nel 1886.

Da Edolo la tappa si è spostata verso Brescia, passando per il Lago d’Iseo, paesaggio mozzafiato ed esclusiva meta vacanziera da parte di turisti internazionali.

La Sezione di Brescia, che nel 2020 ha celebrato i suoi 100 anni di storia, è una delle più consistenti dell’ANA. Con i suoi 160 Gruppi infatti conta migliaia e migliaia di soci iscritti che quando sfilano alle adunate nazionali, riempiono le strade con le loro camicie colorate ed i cappelli alpini. I corridori sono stati ospitati nella loro sede, prima di ripartire dalla vicina Scuola Nikolajewka, intitolata all’eroica battaglia avvenuta durante la campagna di Russia, che vide gli Alpini della Tridentina spezzare l’accerchiamento nemico e portare in salvo migliaia di uomini. “Tridentina avanti!” fu il celebre grido del generale Luigi Reverberi, che in piedi su un carro armato tedesco guidò l’assalto della sua divisione e di tutti gli alpini. Oggi il nome di quella lontana località è lo stesso della associazione nata a Brescia nel 1978 grazie all’Associazione Nazionale Alpini, una onlus che assiste bambini e persone con disabilità motoria e fa parte della rete dei servizi socio-sanitari della Regione Lombardia. Poi la Staffetta ha raggiunto Piazza della Loggia, dove si è svolta una cerimonia di accoglienza con la resa degli onori ai Caduti. Presenti tantissimi gagliardetti della Sezione di Brescia. Il Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, il Colonnello Massimiliano Cigolini, Comandante del 5° Reggimento Alpini hanno portato il saluto di tutti i Bresciani e delle penne nere in servizio nella “Julia”, in questa grande celebrazione del 150° anniversario di costituzione delle Truppe Alpine.

Massimo Blasizza

 

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