18 luglio, Aquilone. Cronaca di una giornata eccezionale, ma...

...ma con una increspatura perchè nei riconoscimenti...

18 luglio, Aquilone. 2017Cronaca di una giornata eccezionale con una sola increspatura
Alle 9, quindi con molto anticipo, l'area a parcheggio alquanto distante dal luogo della cerimonia ad Aquilone, comincia già a riempirsi. C'è anche chi viene da lontano; al nostro fianco Gruppo Alpini - Protezione Civile di Asti. Via via in particolare i Sindaci che indossano la fascia tricolore e così chi è destinato negli altri settori, in primis ovviamente quello dei parenti delle vittime della montagna assassina. La scena colpisce e commuove. Ci saranno momenti in cui la gente, oltre a chi è fuori del recinto, sosterà nella strada su fino in cima.
Da lontano arriva il ronzio dell'elicottero bianco che porta il Presidente Mattarella. Il Prefetto Scalia lo scorta sino alla tribuna dove lo salutano il Presidente della Regione Maroni, il Sindaco di Valdisotto Pedrini e quello di Tartano Barbetta, il Presidente della Provincia Della Bitta. Il primo atto è l'omaggio alle vittime davanti alla lapide nella quale vi sono le foto di tutte le vittime dell'alluvione. il Presidente accarezza un cuscino di fiori, portato a braccio da un Corazziere e rende loro omaggio in un impressionante, commovente silenzio.
Quindi il Silenzio d'ordinanza, dalla storia e dalle parole ( Il giorno è terminato, il sole è calato - Dai laghi, dalle colline e dal cielo...) che quasi mai si usano lasciando che sia la musica a far scorrere brividi e un groppo in gola ogni volta.
Tante personalità, nazionali, in tribuna. Dei 'nostri'  oltre i due Sindaci e il Presidente della Provincia citati il sottosegretario Della Vedova e i senatori Crosio e Del Barba. Presente pure il sottosegretario Parolo. Conduce, bene, la giornalista Rai, Daniela Cuzzolin Oberosler.
Dopo l'Inno di Mameli suonato dalla Banda Insieme di Sondalo prende la parola il Sindaco di Valdisotto il cui discorso andrebbe pubblicato – e lo chiederemo -. Segue Maroni e poi altro momento struggente quando la Corale della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cepina intona "Il Signore delle cime". Lettura da parte di Carolina Dei Cas della poesia di Remi Bracchi "I bambini di Aquilone".
Il discorso, ampio e vissuto, del Capo dello Stato che pure andrebbe pubblicato.

Chiude la fase 'laica' la consegna di riconoscimenti a quanti allora concorsero ad affrontare una gigantesca calamità, Consegna il Prefetto. Undici, il dodicesimo, Zamberletti è assente anche se lo sentono presente i valtellinesi. Manca nell'elenco Gaspari, alla memoria. Peccato.
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L'increspatura, che spinto a questa cronaca
11 riconoscimenti. Manca la Valtellina. I valtellinesi non ne hanno bisogno perchè sanno di averne meritati, in quelle circostanze, a iosa ma almeno una cosa poteva, forse avrebbe dovuto, essere fatta. Se ne parlava lassù a cerimonia conclusa con l'ex Presidente della Provincia in primissimo piano nel 1987 e con qualche altro, tutti allora in prima fila, testimoni in diretta. Non avremmo quindi voluto riconoscimenti anche perchè allora si lottava e si operava per la nostra gente ma almeno una citazione per tanti, giovani in primis, che non lo sanno: “La riconoscenza del Paese alla Valtellina e ai ai Valtellinesi è venuta con la medaglia d'argento al Valor Civile conferita alla Provincia di Sondrio”

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La Messa
E' seguita la S. Messa celebrata dal Vescovo Mons. Oscar Cantoni con una toccante omelia.

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